La Villa dove visse il Patriota Ciro Menotti versa in un desolante stato di degrado. Situata a Spezzano, frazione del Comune di Fiorano Modenese, sta letteralmente cadendo a pezzi e risulta di proprietà di una Società privata. E' stata vincolata dalla Soprintendenza in quanto bene storico-culturale di interesse particolarmente importante per il suo riferimento con la storia politica e la vita del Patriota. La Legge (art. 29 comma 1 del Codice dei Beni Culturali) obbliga la proprietà della Villa a garantirne la conservazione attraverso una coerente, coordinata e programmata attività di studio, prevenzione, manutenzione e restauro. Un bene storico così importante viene invece lasciato in uno stato di avvilente degrado: porte e finestre sono sempre aperte, chiunque può entrare, mentre pietre e calcinacci cadono un po’ ovunque. La Villa sta divenendo un luogo per il ritrovo per marginalità sociali, ingrato destino per un edificio che ha ospitato un eroe della Patria, figura di riferimento importantissima per chi come me lavora per salvaguardare l’onore e la virtù nello Stato. Quanto appare ipocrita celebrare l’Eroe con una statua in Piazza Roma a Modena, davanti all’Accademia Militare, se poi non si rispettano i luoghi dove ha vissuto, la sua casa, le sue terre. Secondo quanto previsto dal Comune di Fiorano, Villa Menotti dovrebbe essere recuperata dalla proprietà in cambio della cessione da parte del Comune del terreno gratuito per la realizzazione di un Hospice e di una certa cubatura di villette nell’area adiacente. La Soprintendenza ha recentemente apposto a Villa Menotti anche il vincolo indiretto ai sensi degli art. 45-46 del Codice dei Beni Culturali consentendo però, in via del tutto eccezionale, l’edificazione di non ben precisate “nuove costruzioni” nell’area oggetto di vincolo, dove, come noto, dovrebbe piuttosto sussistere l’inedificabilità assoluta. Vien da pensare che le "nuove costruzioni" autorizzate in via del tutto eccezionale dalla Soprintendenza possano essere le solite villette che andrebbero ad offendere il paesaggio agricolo circostante la Villa, l’unico in grado di rendere, con la sua bellezza, onore al ricordo di Ciro Menotti.