Il villino fu realizzato nel 1905 su committenza di Brusa Caterina ( per cui andrebbe chiamata Casa Brusa e non Villa Bossi) dall’imprenditore edile Giovanni Bossi, della cui manodopera spesso si avvale lo studio ing.Tenconi che lo progetta, si trova nell’allora campagna alle pendici della collina di Crenna. La pianta è animata da parti
aggettanti sia nella facciata verso tramontana che in quella verso mezzogiorno, in cui sono inoltre
dislocati l’ingresso secondario e quello principale; il prospetto sud è animato dall’introduzione di una
torretta scalare sviluppata su tre piani (assente però nel progetto iniziale e realizzata successivamente), aperta da una bifora per i primi due livelli e da una trifora sulla
sommità con capitelli elaborati; la parete del piano rialzato è decorata da fasce di mattoni a vista e una
fascia marcapiano la separa da quella del secondo ad intonaco giallo ottocento; nel sottogronda è presente
una fascia decorativa sormontata dalla cornice esterna del terrazzino posto sulla sommità della torretta,
cinto da una balaustra a colonne ai cui angoli sono posti dei pennoni. L’ingresso dell’edificio è preceduto
da un vestibolo a tre fornici con arco ribassato, ripreso anche al piano superiore, mentre le finestre
hanno vetri colorati e ferri battuti floreali; sicuramente i cancelli in ferro battuto sono molto belli, così
come gli inserti sulle finestre. L’edificio si caratterizza per l’alternanza del mattone paramano con
l’intonaco liscio, il cui colore giallo crea un vivace contrasto con il rosso del cotto.
Il villino Bossi diviene un modello di riferimento per altri progetti edilizi.