Costruita a partire dal 1557 per volere di Nicolò Malipiero, villa Rigoni Savioli, all’epoca conosciuta come Moro Malpiero, costituisce un classico esempio di architettura in stile palladiano. La scalinata, decorata con statue, porta all’accesso della villa, dominata dallo stemma araldico. Quattro colonne di ordine ionico abbracciano i due piani del corpo centrale. Il grande timpano, poggiato sulla spessa trabeazione, completa l’imponente facciata. Le due ali della villa si sviluppano affianco il corpo centrale ad un’altezza inferiore, regalando così maestosità all’edificio. Tra i vari ospiti che soggiornarono nella villa, una targa all’esterno del cancello ricorda la permanenza del generale dell’esercito italiano Armando Diaz nei giorni della battaglia di Vittorio Veneto (24 ottobre - 4 novembre 1918), che sancisce la fine del primo conflitto mondiale per il Regno d’Italia.