2023: un anno di restauri nei Beni FAI e uno sguardo al 2024

2023: un anno di restauri nei Beni FAI e uno sguardo al 2024

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2023: un anno di restauri nei Beni FAI e uno sguardo al 2024
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10 gennaio 2024

Nel 2023 sono stati eseguiti nei Beni del FAI più di cento interventi di restauro, adeguamento funzionale, conservazione e manutenzione. Lavori molto differenti per tipologia e dimensione, che ci hanno visto impegnati direttamente su molti fronti e in diverse parti del Paese.

Nuove aperture e ampliamento dell’offerta di visita

Un grande impegno della Fondazione è stato dedicato al restauro e all’apertura di nuovi ambienti per ampliare l’offerta di visita e rendere ancora più accoglienti i Beni. A Palazzo Moroni a Bergamo Alta, grazie al finanziamento di Regione Lombardia e al contributo di numerosi privati, sono ora visitabili in sicurezza l’intero piano nobile e il piano mezzanino, a seguito di una complessa campagna di restauri durata due anni che ha permesso di trasformare l’abitazione dei conti Moroni in un museo aperto al pubblico. Nello scorso anno, mentre i visitatori percorrevano le sale seicentesche del piano nobile, aperte nel 2021, più di trenta imprese, artigiani e professionisti, si sono affiancati e alternati nell’esecuzione degli interventi nelle restanti sale ottocentesche e negli ambienti al piano terra e al piano mezzanino. Oggi il Palazzo è visitabile nella sua interezza ed è dotato di tutti i servizi necessari e di un ampio ambiente di racconto e valorizzazione.

2023
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A Villa Fogazzaro Roi, splendida dimora affacciata sul Lago di Lugano, sono state recuperati le antiche cantine e il deposito a piano terreno, adeguati per accogliere la nuova biglietteria, il negozio con gli annessi servizi igienici e uno spazio in cui soffermarsi dopo la visita della Villa dedicato alla proiezione del film Piccolo mondo antico di Mario Soldati.

Messa in sicurezza

Fondamentali sono stati gli interventi destinati alla messa in sicurezza di impianti, coperture, serramenti e intere aree esterne, come all’Abbazia di S.Maria di Cerrate a Lecce, dove si sono conclusi i lavori di consolidamento del muro di cinta in pietra che costeggia l’agrumeto, o presso le Case Montana, al Giardino della Kolymbethra nella Valle dei Templi di Agrigento, dove a novembre sono stati avviati i lavori di consolidamento della parete rocciosa sottostante gli edifici rurali delle Case e dove a breve partirà il “cantiere della conoscenza”, dedicato alle attività propedeutiche dedicate all’approfondimento, allo studio e alle indagini diagnostiche e conoscitive dell’area. Entrambi questi lavori sono stati realizzati grazie ai contributi raccolti tramite l’Artbonus.

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Restauri di pregio

Altri cantieri sono stati dedicati al restauro di superfici decorate ed elementi architettonici di particolare pregio, come al Castello della Manta in provincia di Cuneo, dove grazie al contributo di CRT abbiamo proseguito i lavori sull’ala cinquecentesca, in quello che era l’appartamento di rappresentanza di Michele Antonio da Saluzzo, consignore della Manta. Durante i lavori realizzati negli ultimi anni, prima nella Galleria e a seguire nel Salone delle Grottesche, è stato riscoperto un elemento che dona grande originalità a tutti gli ambienti dell’appartamento: la pavimentazione policroma a finte tarsie marmoree, dipinta ad affresco con una tecnica molto raffinata e rara, della quale si sono conservati pochissimi esempi nell’area del saluzzese. Nella Stanza di Michele Antonio abbiamo ritrovato un disegno particolare, non presente nelle altre sale, con dei grandi gigli color giallo-ocra su fondo rosso scuro.

Interventi straordinari

Lo scorso anno alcuni Beni del FAI hanno subito gravi danni imprevisti provocati da violenti fenomeni meteorologici, che si verificano sempre più frequentemente e inaspettatamente: a Villa Necchi Campiglio e al Bosco di San Francesco siamo dovuti intervenire con urgenti operazioni di manutenzione straordinaria per poter ristabilire l’integrità dei luoghi e renderli di nuovo accessibili al pubblico nel più breve tempo possibile.

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I grandi cantieri del 2024

Parallelamente al lavoro sul campo, le attività di restauro prevedono anche un grosso e costante impegno progettuale e tecnico, soprattutto per le grandi opere finanziate con i fondi pubblici, che in parte sono già iniziate nel 2023 e che ci vedranno molto impegnati per tutto il 2024. I fondi del PNRR permetteranno di affrontare tre grandi cantieri: a Villa Rezzola è in corso il restauro e il recupero paesaggistico-ambientale del giardino; al Casino Mollo è iniziato il recupero di quattro ambienti al piano terra dell’edificio; a Monte Fontana Secca la scorsa estate sono cominciati i lavori di restauro della casera di valle, contestualmente al grande cantiere di recupero dell’intera malga finanziato dal Fondo Comuni Confinanti e da privati.

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Infine grandi interventi si prospettano prossimamente anche al Castello di Avio (TN), grazie al contributo della Provincia Autonoma di Trento, e a Parco Villa Gregoriana a Tivoli, con il finanziamento della Regione Lazio.

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