A Masino si lavora con ago e filo

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A Masino si lavora con ago e filo
Cantieri

24 novembre 2016

Il Castello di Masino (TO) è interessato da un cantiere triennale di restauro degli apparati tessili: nel 2016 le restauratrici hanno lavorato nella Camera Ambasciatori d'Austria, nella Camera del Viceré e nella Sala delle Tre finestre. A Podere Case Lovara (GE) la Casa Bianca è stata interessata da importanti lavori di consolidamento strutturale mentre alla Baia di Ieranto (NA) si sono conclusi i restauri degli intonaci e delle coperture dell'edificio della Sala dei compressori.

Nel 2015 è stata attivata una collaborazione triennale con il Centro Conservazione e Restauro "La Venaria Reale" di Torino per il restauro degli apparati tessili del Castello di Masino.In questi mesi i restauratori si stanno concentrando sulla Camera degli Ambasciatori d'Austria, la Camera del Viceré e la Sala delle Tre finestre. Taffetà, lampasso e raso di seta delle sedie, delle poltroncine e del divano della prima sala, di un originale colore verde salvia intenso, a causa dell'azione foto-ossidante della luce avevano cambiato completamente tonalità ed erano particolarmente indebolite. Nella Camera del Viceré e della Sala delle Tre finestre il continuo passaggio dei visitatori aveva seriamente danneggiato i tendaggi e le mantovane delle porte d'ingresso.

Le operazioni di restauro si sono svolte direttamente nelle sale del castello anche durante gli orari di apertura al pubblico: i visitatori hanno quindi avuto la possibilità di osservare le restauratrici all'opera con ago e filo sui delicati tessuti del XVIII secolo.

Le fodere, le sete e i rasi sono stati prima delicatamente puliti, con particolare attenzione alla resistenza delle trame tessili, dopodichè le lacerazioni sono state riparate e le zone più rovinate protette con un tulle, nel rispetto dei principi di minimo intervento e completa reversibilità.

Grazie a …

Beniamino Belluz, che ha adottato la Camera degli Ambasciatori d'Austria.

Podere Case Lovara

Dopo una prima fase di lavori sulle coperture, gli esterni, la messa in sicurezza e il consolidamento delle pareti in pietra a rischio di crollo, è in corso l'ultimo capitolo delle opere strutturali sulla Casa Bianca, l'edificio più antico del complesso di Podere Case Lovara a Punta Mesco.

L'area su cui sorge Podere Case Lovara è soggetta a dissesto idrogeologico: nonostante gli edifici siano fondati sulla roccia, le piogge frequenti degli ultimi anni ne mettono a rischio la stabilità, come nel caso della Casa Bianca, le cui antiche murature danno poche garanzie di stabilità per la scarsa qualità costruttiva e la forte disomogeneità che le caratterizza. Si è quindi deciso di inserire otto catene in ferro su due livelli, posti ortogonali tra loro, per legare e stabilizzare i muri.

Sono stati posizionati dall'interno in modo da evitare di bucare la facciata e gli intonaci storici: le parti terminali sono appositamente disegnate a forma di elica e presentano apposite estensioni in tondino di ferro per creare una più ampia solidarizzazione con il muro, al quale sono state fissate con idonee malte consolidanti.

Un invisibile reticolo di ferro lega ora le deboli murature nel nostro piccolo edificio rafforzandone la struttura

Baia di Ieranto

Si è concluso l'intervento sull'edificio della Sala compressori della Baia di Ieranto iniziato lo scorso maggio che ha interessato le coperture, gli intonaci esterni ed interni, i serramenti oltre che la struttura dell'edificio.

Durante i lavori si è resp necessario intervenire sulla struttura dell'edifico: per distribuire uniformemente il carico dei solai sono state innestate nelle murature perimetrali delle travi in acciaio inossidabile, e sono inoltre state rifatte le piattabande in laterizio poste al di sopra dei serramenti attraverso un raffinato intervento scuci – cuci.

L'intervento sugli intonaci esterni è iniziato con la rimozione delle porzioni rovinate, successivamente sono stati tolti con grande cura i depositi di sali marini, principali responsabili del degrado, infine è stato ripristinato l'intonaco mancante con malte del tutto simili a quelle esistenti. Le porzioni di intonaco originale sono state consolidate e tutta la superficie è stata trattata con uno strato finale di malta per uniformarla e proteggerla dai sali. Per evitare lo scorrimento delle acque piovane sulle facciate e sugli intonaci appena rinnovati, sono state impermeabilizzate alcune porzioni dei cornicioni e delle testate dei muri ed è stato creato un piccolo strato di pendenza per incanalare le acque.

Anche gli intonaci interni sono stati consolidati e tinteggiati con intonaco di calce. Infine si è intervenuti restaurando i serramenti esterni.

I prossimi edifici oggetto di intervento saranno la Cabina elettrica, l'Ufficio paghe e la Cucina e dispensa.

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