Al via il progetto “Suasa cantiere aperto”

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Al via il progetto “Suasa cantiere aperto”
Campagne

11 luglio 2016

Grazie al sostegno del FAI – Fondo Ambiente Italiano e di Intesa Sanpaolo sarà ripristinata una vasta area della Domus dei Coiedii, luogo di maggiore interesse del Parco Archeologico Regionale della Città romana di Suasa.

In provincia di Ancona parte un nuovo grande progetto di restauro firmato “I Luoghi del Cuore”: grazie al contributo di 10.000 euro messo a disposizione da Intesa Sanpaolo nell'ambito della ormai decennale collaborazione con il FAI sono partiti i lavori per il ripristino di una vasta area della Domus dei Coiedii, abitazione aristocratica di epoca imperiale che occupa un intero isolato dell'antica città romana di Suasa. Con le sue straordinarie dimensioni (3.300 mq, con un'estensione di 105 metri in lunghezza e 34 in larghezza) e i suoi preziosi pavimenti a mosaico, che coprono circa 350 mq della vasta area edificata, la domus rappresenta oggi l'attrattiva principale del Parco Archeologico Regionale della Città romana di Suasa, aperto al pubblico dal 2000.

A causa di alcune calamità naturali – una forte nevicata nel 2012 e l'alluvione del 2014 - l'area archeologica di Suasa era stata gravemente danneggiata. In particolare l'alluvione del 2014 aveva nuovamente occultato, sotto uno strato di fango, gli splendidi mosaici che caratterizzano la villa. Un'emergenza per rispondere alla quale nel 2014, in occasione della settima edizione del censimento “I Luoghi del Cuore”, è nato il “Comitato Suasa” che anche grazie al supporto del Gruppo FAI di Senigallia, ha raccolto 3.340 voti.

Un risultato importante che ha permesso a questo luogo, particolarmente caro ai cittadini, di accedere alle Linee Guida per la Definizione degli Interventi 2015, lanciate dal Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con il MiBACT, con una richiesta, poi accolta, di un contributo di 10.400 euro per il ripristino delle strutture della Domus dei Coiedii. A questa somma si sono aggiunti i fondi raccolti dal Consorzio Città Romana di Suasa, ente gestore del Parco, dal Dipartimento Storia Culture e Civiltà dell'Università di Bologna, dai Comuni di Castelleone di Suasa, Senigallia, Serra dè Conti e dal Presidente di Boxmarche, Tonino Dominici.

L'intervento denominato “Suasa cantiere aperto”, ora al via, è stato progettato e verrà realizzato dal Consorzio Città Romana di Suasa, dal Dipartimento di Storia Culture e Civiltà dell'Università di Bologna e dalla Soprintendenza Unica Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche e avrà come oggetto principale il complesso di strutture della Domus dei Coiedii, in particolare il settore termale e i servizi, a cui si aggiunge un edificio ad aula su podio che si inserisce sul fronte della domus. Il cantiere - che vedrà la partecipazione attiva di diverse istituzioni, tra cui gli istituti scolastici locali - è stato concepito come un “laboratorio aperto”: il pubblico potrà infatti effettuare visite guidate del sito anche durante le fasi di cantiere e osservare gli specialisti al lavoro.

“Il gruppo FAI di Senigallia è sempre vicino al territorio di competenza e ai valori culturali che in esso vi sono rappresentati.” – ha dichiarato Enrico Giorgi, Presidente del Consorzio Città Romana di Suasa - “È positivo che il Parco Archeologico di Suasa abbia ottenuto il sostegno della Fondazione, non solo per la partecipazione attiva e l'affetto che ci hanno dimostrato le comunità locali, ma perché questo piccolo tesoro nel cuore delle Marche è patrimonio di tutti”.

La Presidente Regionale FAI Marche, Alessandra Stipa Alesiani, ha commentato l'intervento esprimendo "la profonda convinzione che il FAI possa essere lo strumento adatto per convogliare le migliori energie per la salvaguardia e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale. I risultati ottenuti nelle Marche non sono che l'inizio di una serie di iniziative che continueranno a tenere viva l'attenzione sul patrimonio regionale e italiano."

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