20 dicembre 2016
Ridare un futuro alle montagne: questo è stato sin dall'inizio l'obiettivo del progetto del FAI per il recupero delle Alpi Pedroria e Madrera, un'area naturalistica di 200 ettari nel cuore del Parco delle Orobie Valtellinesi, in provincia di Sondrio.Dopo i primi interventi principalmente di messa in sicurezza, si sta entrando sempre più nel vivo dei lavori: lunedì 19 dicembre la Casa della Cultura di Talamona ha, infatti, ospitato l'incontro di presentazione del progetto “Alpe Pedroria e Alpe Madrera. Recuperare i pascoli per ripristinare la filiera del Bitto e il suo paesaggio identitario”, promosso dal FAI insieme al Comune di Talamona e alla Fondazione Fojanini e approvato da Fondazione Cariplo nell'ambito del bando Comunità resilienti.
L'intervento mira a un recupero complessivo di quest'area simbolo del paesaggio alpino italiano: non solo dal punto di vista ambientale, restituendo alla montagna la sua storica funzione di verde e florido pascolo, ma con un'attenzione anche all'aspetto produttivo e, soprattutto, al coinvolgimento attivo del territorio. Si intende, infatti, proseguire rilanciando le attività casearie tradizionali - attraverso interventi di ripristino del pascolo, adeguamento strutturale di alcune baite e acquisto dei primi capi di bestiame per la futura produzione del formaggio bitto – e proponendo alla comunità locale e alle scuole attività informative e formative sui temi della biodiversità e della conservazione del patrimonio culturale e identitario.
Le Alpi Pedroria e Madrera diventeranno, così, un modello per il recupero di tutto il territorio, un esempio concreto di valorizzazione della cultura pastorale locale al servizio di tutti.