Baia di Ieranto, un mare sempre pulito

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Baia di Ieranto, un mare sempre pulito
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25 luglio 2013

Luogo di mitica bellezza dietro ai faraglioni di Capri, circondato dal canto delle cicale, dal profumo di mirto, capperi e rosmarino e da un mare pulito e trasparente, la Baia di Ieranto è stata erroneamente dichiarata non balneabile. Per chiarire la vicenda il Presidente Regionale FAI Campania ha scritto una lettera al direttore del Corriere del Mezzogiorno e il Comune di Massa Lubrense e l'Area Marina Protetta di Punta Campanella hanno indetto una conferenza stampa oggi, giovedì 25 luglio, alle ore 12.

“Gentile direttore, per chiarezza vorrei raccontare i fatti della Baia di Ieranto, perché da ieri leggo versioni contrastanti e non rispondenti al vero circa la balneabilità del suo mare.

Il 16 luglio l'Arpac effettua il controllo mensile delle acque della Baia. I risultati che emergono sono sballati: escherichia coli 831 MPN/100ml, un dato ben 83 volte più elevato rispetto al dato storico (quasi il doppio dei valori riscontrati alla foce del Sarno!). L'Arpac stessa che intanto ha postato sul suo sito la tanto strombazzata bandiera rossa, dispone con urgenza un secondo prelievo il 18 luglio, 48 ore dopo. I valori tornano quelli di sempre 10MPN/100ml. Forse si è verificato uno scambio di provette? Non lo sapremo mai. Quel che è certo però è che l'Arpac ha aggiornato il suo sito solo stamattina (24 luglio alle ore 12) e finalmente, dopo 8 giorni, la bandiera blu torna a sventolare su Ieranto. Ma il risultato positivo era già noto anche a tutti gli enti interessati fin dal 19 luglio.

Mi chiedo allora perché, di fronte a un dato così anomalo e inattendibile per una Baia disabitata, da anni rigorosamente tutelata dal FAI, inaccessibile a qualunque mezzo a motore, sul Corriere si sia creato il caso senza approfondire la questione? Mentre oltre all' Arpac da giorni erano informati l'Area Marina Protetta Punta Campanella, il Comune di Massalubrense e noi del FAI. Perché screditare una delle baie più belle e sicuramente la più incontaminata del Tirreno che il FAI cerca di vitalizzare accogliendo esperienze creative e ricreative di giovani per momenti educativi nell' assoluto rispetto dei luoghi? Insomma…continuiamo a farci male.

Questa mia lettera vuole essere allora un invito ancor più forte di sempre a visitare la Baia di Ieranto: per godere di un luogo di mitica bellezza, di struggenti tramonti dietro ai faraglioni di Capri, un luogo che ti stordisce per la pace che ti regalano l'assenza totale di barche a motore, rumori, musica e quanto si deve sopportare in quasi tutte le spiagge. Mentre qui ti prende la voglia di restare,ascoltare il canto delle cicale e ti avvolge il profumo del mirto, dei capperi e del rosmarino che sale dal mare. E puoi provare a fare yoga sulla spiaggia, un giro in canoa, un tuffo tra i fondali ricchi di pesci che trovano un sicuro habitat nella Baia protetta dal FAI dove è ricomparso il corallo. Vi suggerisco di scoprire di più sulla Baia di Ieranto per essere orgogliosi ed esaltare quel che abbiamo di bello e prezioso.”

Maria Rosaria de Divitiis Presidente regionale FAI Campania

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