Carandini e la ratifica della Convenzione di Faro

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Carandini e la ratifica della Convenzione di Faro
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27 luglio 2017

Lo scorso giugno il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge (Ddl S.2795) di ratifica della Convenzione Quadro del Consiglio d'Europa sul valore del patrimonio culturale per la società, meglio nota come Convenzione di Faro. Leggi la lettera del FAI al Presidente della Commissione Esteri del Senato a cui è stato assegnato il disegno di legge di ratifica di questo testo rivoluzionario che ora sta compiendo il suo iter parlamentare perché trovi un'attuazione il prima possibile.

Egregio Presidente,

l'Italia si accinge a ratificare la Convenzione di Faro sul patrimonio culturale, siglata nell'ottobre 2005 ed entrata in vigore il 1 giugno 2011.

La Convenzione ha il merito di delineare un concetto innovativo e rivoluzionario di cultural heritage, ascrivibile non solo al patrimonio culturale materiale, ma all'idea di cultura in generale.

Essa fa infatti riferimento all'eredità culturale, intesa come l'insieme di risorse provenienti dal passato, che le popolazioni identificano come riflesso ed espressione dei loro valori, credenze, conoscenze e tradizioni, in continua evoluzione.

Il patrimonio culturale diviene dunque un diritto inalienabile dell'uomo, perché la sua conoscenza e la possibilità di goderne rientrano nel diritto di ciascun cittadino di partecipare attivamente alla vita culturale, come già sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948.

Al patrimonio culturale è quindi riconosciuta la capacità di poter contribuire a creare un ambiente pacifico in cui gli ideali democratici e i diritti dell'uomo possano prosperare. Il riconoscimento del diritto a trarre beneficio dall'eredità culturale, contemperato dalla responsabilità, individuale e collettiva, al suo rispetto, rappresentano principi cardine che, lungi dal rimanere confinati alla sfera dottrinale, tracciano un percorso fecondo in termini di protezione, tutela, valorizzazione, gestione e partecipazione.

Nondimeno, la Convenzione trae origine dai conflitti del passato, riconoscendo all'eredità culturale la capacità di rilanciare il dialogo tra le culture e di promuovere la nascita di un ambiente sociale, politico ed economico sostenibile e multiculturale.

Il FAI, da sempre impegnato nel promuovere concretamente una cultura di tutela e promozione della natura, del paesaggio, della storia e dell'arte e del patrimonio nazionale ha accolto con entusiasmo la trasmissione alla Commissione da Lei presieduta del disegno di legge di ratifica, che segna l'avvio dell'iter parlamentare che porterà al pieno inserimento dell'Italia nel novero dei Paesi del Consiglio d'Europa che hanno già dato effettività alla Convenzione.

Nell'auspicio che il Parlamento lavori attentamente e risolutamente nel raggiungere questo traguardo, desidero dunque manifestare a Lei e alla Commissione il sostegno del FAI e della sua comunità, porgendo a voi tutti i migliori auguri di buon lavoro.

Con i miei più cordiali saluti,

Andrea Carandini Presidente del FAI

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