Carandini: urge una legge sul consumo di suolo

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Carandini: urge una legge sul consumo di suolo
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22 giugno 2017

“La legge sul consumo di suolo, colpevolmente ferma al Senato da mesi, diviene quindi impellente”: così Andrea Carandini, Presidente del FAI, commenta il Rapporto ISPRA sul consumo di suolo, che presenta un quadro sempre più preoccupante per il nostro Paese.

I dati di ISPRA anno dopo anno ci mostrano un quadro preoccupante che evidenzia un problema gravissimo e finora inascoltato in questo Paese e sul quale la politica è chiamata a portare la massima attenzione. Il consumo di suolo in Italia non demorde, i deboli rallentamenti sono legati alla recessione economica che investe il settore e non a una strategia di tutela di questa risorsa vitale o a una pianificazione attenta e consapevole dei territori, come dimostrato chiaramente dal fatto che il consumo di suolo avanza nelle aree a rischio sismico, idraulico, soggette a frane e nelle aree protette come sulle coste.

“Percepiamo negli italiani segnali di maggiore sensibilità e coscienza soprattutto tra i sindaci di nuova generazione, ma è evidente che se non vengono supportati da una legge nazionale, queste fiammelle sono inevitabilmente destinate a spegnersi - dice Andrea Carandini, Presidente del FAI - La legge sul consumo di suolo, colpevolmente ferma al Senato da mesi, diviene quindi impellente. Tra i suoi obiettivi, il consumo di suolo zero al 2050 sembra irraggiungibile alla luce delle previsioni affatto rosee di ISPRA”.

“Una legge nazionale è necessaria – continua il Presidente Carandini - anche per dare un comune e giusto indirizzo alle Regioni che stanno normando autonomamente seguendo visioni diverse, talvolta preoccupanti, anche in contraddizione con le finalità della legge. Mentre la legge sul consumo di suolo è ferma, i lavori parlamentari procedono su testi di legge discutibili, come il ddl Falanga sugli abusi edilizi che riconosce l'abusivismo di necessità”.

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