Casa dal Prà. Un nuovo Bene FAI in Veneto

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Casa dal Prà. Un nuovo Bene FAI in Veneto
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19 dicembre 2018

Nel primo anniversario della morte di Maria Pia dal Prà il FAI rende noto il suo gesto di generosità: il lascito di Casa dal Prà, della sua collezione opere d'arte, arredi e di gioielli di una dote dedicata al suo mantenimento.

La donazione

"Lascio al FAI ogni mia proprietà", confidando nel fatto che la Fondazione sappia mantenere intatto "lo spirito collezionistico della casa di via Belludi". Queste le parole che si leggono nel testamento di Maria Pia dal Prà, con cui la collezionista d'arte padovana nomina il FAI - Fondo Ambiente Italiano erede universale dei suoi beni. Con la firma dell'accettazione dell'eredità, la Fondazione è divenuta proprietaria della Casa di via Luca Belludi 20 a Padova, della sua ricca collezione di opere d'arte e gioielli di famiglia, accompagnata da una "dote" necessaria al suo mantenimento.

Sviluppata per 680 metri quadri su tre piani con un piano interrato e un grazioso giardino sul retro, Casa dal Prà si trova esattamente nel cuore della città, lungo l'arteria che collega la Basilica di Sant'Antonio al Prato della Valle. Comprata nel 1959 dal padre di Maria Pia, Bernardo dal Pra' e ristrutturata nel 1960, custodisce una raccolta di opere di arte antica e contemporanea che danno vita a una collezione eterogenea, frutto del gusto antiquario dei genitori - che si riflette nello stile borghese della dimora, in cui spicca un gruppo di arredi lignei di manifattura veneta e un significativo nucleo di dipinti, sculture e stampe di antichi maestri databili tra il XV e il XIX secolo - unito all'amore per l'arte contemporanea dell'ultima proprietaria.

Un palazzo "della solida borghesia padovana" - l'ha definita Marco Magnifico - che oltre a ospitare gli uffici e la sede regionale del FAI, sarà in parte aperta al pubblico. Continua il Vicepresidente Esecutivo del FAI:

Maria Pia dal Prà è mancata il 18 dicembre dello scorso anno e, siccome abbiamo da poco perfezionato l'accettazione della sua eredità, ci sembrava bello rendere noto il suo meraviglioso gesto a un anno dalla sua scomparsa. Tuttavia la Fondazione è costituita dai Beni che possiede, questa è la sua identità: oggi avere un Bene a Padova, significa che il FAI è anche un po' padovano.

Maria Pia dal Prà

Laureata in Lettere all'Università di Venezia, stilista e viaggiatrice, Maria Pia dal Prà è stata un'appassionata collezionista d'arte, molto attiva sulla scena culturale padovana, in contatto con gli artisti delle principali gallerie di Padova e Venezia, di cui ha conservato locandine di mostre, manifesti con dediche personali, lettere e cataloghi che riempiono gli spazi della casa di via Belludi. La collezione è ricca di di opere di artisti contemporanei come Alberto Biasi ed Edoardo Landi, esponenti del Gruppo N protagonista, negli anni Sessanta, dell'arte cinetica e programmata. Una vita per l'arte quella di Maria Pia dal Prà, che esprimeva estro e attitudini artistiche in varie forme: collage, accumuli seriali, manipolazioni di oggetti d'uso quotidiano e quadri distribuiti tra i locali in un apparente ordine casuale ma non privo di armonia estetica.

Il progetto

Dopo i necessari lavori di restauro e rifunzionalizzazione, Casa dal Prà sarà in parte aperta al pubblico: un'area ospiterà uffici e la sede regionale del FAI, oltre ad ambienti di rappresentanza - che manterranno il carattere della casa grazie al riallestimento di parte di alcuni degli arredi e delle opere d'arte originali - mentre un'ala del Palazzo sarà dedicato al racconto della figura di Maria Pia dal Prà e del suo rapporto con l'arte e con la scena culturale e artistica padovana attraverso la valorizzazione delle sue collezioni.

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