Colle dell’Infinito: al via il primo lotto di lavori

Colle dell’Infinito: al via il primo lotto di lavori

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Colle dell’Infinito: al via il primo lotto di lavori
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27 novembre 2017

Dopo la firma dell’accordo in luglio – che prevede l’affido al FAI della valorizzazione culturale e, in seguito, della concessione per la gestione di una parte degli spazi del Centro Nazionale di Studi Leopardiani e dell’Orto delle monache – sono iniziati i lavori del primo lotto di interventi riguardante la sistemazione e riqualificazione botanica dell’Orto.

Il progetto, affidato all’architetto paesaggista Paolo Pejrone, già collaboratore del FAI, intende restituire il più possibile l’Orto, cuore del complesso paesaggistico del Colle dell’Infinito, ai tempi di Giacomo Leopardi. Si procederà con interventi puntuali che tengano conto delle trasformazioni avvenute nel corso del tempo: sarà conservato il disegno complessivo degli spazi dell’orto-giardino, frutto di trasformazioni novecentesche ormai storicizzate e, al tempo stesso, si elimineranno gli elementi maggiormente incoerenti con il contesto e dannosi per gli edifici. L’intervento prevede, inoltre, la riqualificazione delle parti a orto, la valorizzazione complessiva della vegetazione e delle fioriture coerenti con lo spirito dei giardini di campagna dell’Ottocento, la ricostruzione di alcuni pergolati in ferro e l’adeguamento e la sistemazione dei percorsi per consentire l’apertura al pubblico.

Interventi non invasivi che intendono ripristinare l’originaria semplicità campestre che caratterizza questo orto-giardino, rispettandone il genius loci e valorizzandone il tono di leggero e romantico abbandono, coerentemente con il progetto di valorizzazione che mira a tutelare, conservare e promuovere il patrimonio immateriale costituito dal pensiero e dalla sensibilità del poeta.

Contestualmente a questi lavori si sta procedendo con la progettazione del secondo lotto di intervento, che si concentrerà sui rustici e alcune parti di completamento dell’Orto e che inizierà la prossima primavera.

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