Conclusa la prima fase di restauro della Velarca, la casa-barca sul Lago di Como

Conclusa la prima fase di restauro della Velarca, la casa-barca sul Lago di Como

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Conclusa la prima fase di restauro della Velarca, la casa-barca sul Lago di Como
Cantieri

24 settembre 2018

Sabato 22 settembre il FAI ha celebrato un nuovo traguardo nell’impegnativa quanto entusiasmante avventura che approderà al pieno recupero funzionale della Velarca, la casa-barca donata alla Fondazione nel 2011 da Aldo e Maria Luisa Norsa.

Dopo un’approfondita campagna di indagini preliminari effettuata tra il 2012 e il 2013 finalizzata a verificare lo stato di conservazione e la resistenza delle strutture portanti, nel 2013 la Velarca è stata trainata da Ossuccio a Como, quindi trasportata a Maslianico presso il noto Cantiere Ernesto Riva, specializzato nella costruzione di barche in legno, sia d’epoca che moderne, dove si è recentemente conclusa la prima, importante fase del restauro. Lo scafo in legno di castagno è stato infatti accuratamente ricostruito grazie alla generosità degli stessi donatori con un progetto che il FAI ha affidato al professor Carlo Bertorello, project manager e structural designer del sindacato di Azzurra all’America’s Cup del 1987-1991 e docente di Strutture Navali all’Università Federico II di Napoli.

L’intervento di ricostruzione della gondola lariana è stato realizzato abbinando la più rigorosa continuità filologica a modalità costruttive moderne: le stesse essenze di legno di castagno, assemblate con tecniche aggiornate, soddisfano i requisiti di sicurezza e al tempo stesso garantiscono una resa ottimale. Tutte le parti dello scafo della Velarca sono state rilevate, ridisegnate in tre dimensioni e la loro forma riprodotta su sagome usate per ricostruire gli elementi strutturali: questo approccio è stato efficace, pratico ed economico.

La prossima fase dei lavori – per la quale la Fondazione è alla ricerca di sostenitori - riguarda l’allestimento abitativo originale realizzato negli anni Sessanta del Novecento su progetto del celebre studio milanese BBPR (Belgiojoso, Banfi, Perassutti e Rogers). Dal vecchio scafo ormai deteriorato verranno rimosse le strutture e gli arredi integri o recuperabili. Questi verranno estratti e ricomposti al coperto, in piano, in modo da quantificare le porzioni ammalorate che andranno sostituite e poter quindi stimare i materiali e le ore necessarie al restauro vero e proprio, che avverrà nel 2019.

Per ricostruire il più fedelmente possibile gli ambienti interni si utilizzeranno le foto d’epoca di Giorgio Casali, conservate nell’archivio storico dell’Università IUAV di Venezia.

Voluta dai coniugi Norsa alla fine degli anni Cinquanta, questa house-boat nasce dall’insolita “unione” di una tradizionale imbarcazione del Lago di Como - la gondola lariana - con un piccolo lembo di terreno che si specchia sulle acque a ridosso dell’Isola Comacina, a Ossuccio. Dai ristretti spazi di un’imbarcazione è nata una dimora funzionale e di classe, la Velarca - che nel nome rimanda alla realizzazione milanese dei BBPR della Torre Velasca, grattacielo simbolo del capoluogo lombardo - e che ben presto divenne un salotto culturale e luogo di incontro per gli intellettuali dell’epoca.

Dopo cinquant’anni di piacevoli villeggiature, nel 2011 i Norsa hanno voluto donare la Velarca al FAI per garantirne la tutela e la valorizzazione anche grazie alla vicina presenza di Villa del Balbianello e della Torre del Soccorso, altri due Beni FAI affacciati sullo stesso specchio di lago, con i quali andrà a formare un sistema integrato.

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