Conclusi i restauri al parco archeologico di Suasa

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Conclusi i restauri al parco archeologico di Suasa
Campagne

26 giugno 2017

Venerdì 30 giugno verranno presentati al pubblico i lavori di restauro dei pavimenti musivi della Domus dei Coiedii del Parco archeologico di Suasa, realizzati grazie al contributo economico "I Luoghi del Cuore".

Con la conclusione del restauro dei pavimenti musivi della Domus dei Coiedii, dopo quattro anni di chiusura riapre al pubblico il Parco Archeologico Regionale della Città Romana di Suasa, in provincia di Ancona. Durante la giornata di venerdì 30 giugno, verranno presentati i lavori e sarà possibile visitare il Parco con l'eccezionale guida degli archeologi che seguono gli scavi.

Il Parco Archeologico Regionale della Città Romana di Suasa, vero e proprio museo a cielo aperto, era stato gravemente danneggiato da un'eccezionale nevicata nel 2012 e dalla violenta alluvione che colpì l'area di Senigallia nel 2014 e che lo sommerse parzialmente di fango. Oggi, grazie all'intervento de I Luoghi del Cuore e, soprattutto, alla mobilitazione dei cittadini, alla collaborazione tra gli Enti del territorio uniti nel Comitato Suasa e al Gruppo FAI di Senigallia, questa splendida testimonianza della storia e della cultura delle Marche torna ad essere fruibile dal pubblico.

La partecipazione nel 2014 alla settima edizione del censimento promosso dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo aveva infatti permesso a Suasa di ottenere oltre 3.300 voti raccolti in meno di due mesi: un risultato significativo, grazie al quale il parco aveva potuto accedere alle Linee Guida per la richiesta di intervento e ottenere un contributo di 10.400 euro.

Il Parco Archeologico, inaugurato nel 2000, era stato oggetto di importanti lavori nel decennio successivo, arrivando nel 2011, grazie a un importante finanziamento europeo gestito dalla regione Marche, a un significativo ampliamento. Una positiva collaborazione tra le istituzioni e gli enti incaricati della tutela e valorizzazione del sito nel decennio 2000-2011, aveva permesso a Suasa di diventare uno dei principali parchi archeologici delle Marche e di raggiungere traguardi significativi sia sul lato della conservazione e della ricerca, sia nell'ambito della valorizzazione del sito e della promozione turistica. Un circolo virtuoso che si era drammaticamente interrotto dopo i disastri ambientali del 2012 e del 2014.

La partecipazione a I Luoghi del Cuore ha rappresentato per Suasa una preziosa opportunità di rilancio: i restauri realizzati con il contributo del FAI e di Intesa Sanpaolo e avviati nel 2016 con l'intervento denominato “Suasa cantiere aperto” concludono infatti un più ampio progetto volto a ripristinare e riaprire completamente l'area. Un risultato che conferma, nello spirito de I Luoghi del Cuore, come la creazione di reti e collaborazioni virtuose permetta il raggiungimento di risultati concreti, che vanno a beneficio dei territori di cui i beni culturali rappresentano un valore identitario.

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