Dai cantieri: lavori all'Alpe Pedroria e Madrera

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Dai cantieri: lavori all'Alpe Pedroria e Madrera
Cantieri

29 luglio 2015

Sono iniziati i lavori per la messa in sicurezza della Baita e del Baitello dell'Alpe Pedroria, che insieme all'Alpe Madrera costituisce l'area naturalistica di 200 ettari lasciata al FAI in legato testamentario da Stefano Tirinzoni, architetto e delegato della Fondazione.

Alpe Pedroria e Madrera

Sono iniziati i lavori per la messa in sicurezza della Baita e del Baitello dell'Alpe Pedroria, che insieme all'Alpe Madrera costituisce l'area naturalistica di 200 ettari lasciata al FAI in legato testamentario da Stefano Tirinzoni, architetto e delegato della Fondazione.

L'intervento, reso possibile grazie al contributo di Fondazione Cariplo, prevede il restauro delle coperture tradizionali in pietra dei due edifici, il consolidamento delle murature, la posa dei canali drenanti interrati per allontanare l'acqua e l'umidità dalle strutture e il rifacimento del solaio ligneo della baita a due piani.

Data l'alta quota i lavori possono essere svolti solo durante il periodo estivo e l'elicottero è fondamentale per portare al cantiere tutti i materiali e i mezzi necessari. Oltre ai lavori sulle baite, si prevede di intervenire anche con il ripristino dei tratti più impervi del sentiero che da Pedroria scende a valle verso l'Alpe Madrera e di iniziare a recuperare le superfici a prato dei pascoli, interventi che saranno eseguiti dagli operatori dell'ERSAF - Ente Regionale per i Servizi all'Agricoltura e alle Foreste con cui il FAI ha firmato una convenzione. L'intervento intende, infatti, riqualificare l'intera area valorizzandone la biodiversità e l'agricoltura tradizionale e riportando la pastorizia in quota.

GLI ALTRI CANTIERI

Monte Fontana Secca e Col de Spadarot (Quero, Belluno) – Sopralluogo e programmazione prossimi interventi

I 150 ettari di bosco e pascolo d'alta quota compresi tra la cima del Monte Solarol e quella del Monte Fontana Secca, in provincia di Belluno, sono l'ultimo bene affidato al FAI grazie alla generosa donazione dei fratelli Bruno e Liliana Collavo in memoria dei genitori. Qui si trovano tre fabbricati rurali, una vecchia stalla e dei resti di antiche malghe e di trincee risalenti alla prima guerra mondiale. Dopo il primo sopralluogo del Vicepresidente del FAI Marco Magnifico con un gruppo di collaboratori si stanno ora programmando le attività propedeutiche allo sviluppo di un progetto complessivo di recupero degli edifici, quali il rilievo topografico dell'area e il rilievo architettonico di tutti gli edifici, con l'obiettivo di ripristinare una zona ad alpeggio dismessa da parecchi decenni riportando, qui come all'Alpe Pedroria e Madrera, le mucche sui pascoli.

Villa Della Porta Bozzolo (Casalzuigno, Varese) - Nuovo roseto sui parterre dello scalone

A Villa Della Porta Bozzolo per impreziosire le balze del parco e i parterre ai lati dello scalone monumentale, il cui restauro è stato completato l'anno scorso, sono iniziati i lavori per la realizzazione di un nuovo roseto, a cura di Anna Peyron, che sarà composto da 1.000 varietà antiche di rose, messe a dimora secondo i disegni del 1723 conservati nell'archivio storico della famiglia Della Porta e relativi al progetto del parco. In questi giorni si stanno tracciando i contorni delle aiuole, che seguiranno le composizioni geometriche del progetto.

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