Come poter continuare a parlare di cultura e a descrivere i nostri luoghi attraverso le nuove tecnologie a disposizione? È la domanda che si sono posti i Gruppi Fai Giovani delle Marche durante i ripetuti lockdown dell’ultimo anno, convinti che si possono raccontare i luoghi che ci circondano anche stando seduti comodamente sul divano di casa.

È nato così il progetto FAI podcast: “Alla scoperta di cammini e percorsi delle Marche”, racconti che si possono ascoltare autonomamente da casa o direttamente sul luogo oggetto del podcast, inquadrando un QRcode che rimanda alla pagina web dove è possibile selezionare il podcast di interesse: https://fondoambiente.it/il-fai/rete-fai/alla-scoperta-delle-marche-con-il-fai-giovani/

In particolare, la possibilità di ascoltare il racconto visitando il bene ci permette di creare un rapporto ancora più stretto tra fruitore, cultura e perché no, suggerire nuovi temi di approfondimento e passioni a coloro che lo ascoltano. Si costituisce pertanto un rapporto ancora più intimo tra persona e territorio, dando la possibilità a ciascuno di sentirsi parte di esso.

I luoghi descritti in questa prima pubblicazione di podcast sono i seguenti:

- Storia dell’acquedotto Pontificio di Loreto, a cura del Gruppo FAI Giovani di Ancona;

- La Torre sul Porto nella Riserva Naturale Sentina, a cura del Gruppo FAI Giovani di Ascoli Piceno/San Benedetto del Tronto;

- Mito e leggende della Sibilla appenninica a cura del Gruppo FAI Giovani di Fermo;

- Storie e leggende di una Rocca inattaccabile del centro Italia: Rocca Varano, a cura del Gruppo FAI Giovani di Macerata;

- Abbazia Benedettina di San Michele Arcangelo di Lamoli, a cura del Gruppo FAI Giovani di Pesaro Urbino.

Tutti i podcast sono stati realizzati con l’obiettivo di raccontare un territorio attraverso aneddoti, descrivendo l’evoluzione di un luogo con racconti e curiosità uniche che solo chi vive e conosce la realtà oggetto del podcast può regalarci. In ogni registrazione infatti intervengono volontari, appassionati locali o professionisti che da anni si occupano di tutela del territorio, lavorando nel bene in questione. Questi podcast non vogliono essere audioguide, ma racconti che parlano di un territorio che è stato e che potrà rinnovarsi con la partecipazione di ogni cittadino. Certi che la sensibilizzazione verso un territorio avviene attraverso il coinvolgimento di ciascuno di noi, ed un operare costante che possa appassionare ogni persona ai temi culturali nuovi o magari del passato, che solo attraverso i racconti possiamo tramandare.

Questo progetto è un importante esempio di collaborazione e condivisione, come evidenzia Melissa Moscatelli, Capogruppo Giovani FAI di Pesaro-Urbino: «Aver condiviso questo progetto insieme agli altri gruppi FAI Giovani delle Marche, è stato un percorso che ci ha permesso di conoscerci e conoscere meglio i nostri territori, creando sinergia e un legame che sicuramente ci porterà ad altri momenti da vivere e creare insieme. Il nostro territorio è un piccolo specchio di quello che è l’Italia, vasto, con culture, tradizioni diverse che ci arricchiscono conoscendole e cercando di farle conoscere. Ed è questa gran passione che ci ha unito e ci unisce, e speriamo di essere riusciti a trasmetterla attraverso i podcast».

Ed inoltre, aggiunge Nicola Fenni, Capogruppo FAI Giovani Fermo: «Per la prima volta abbiamo lanciato un progetto regionale come Gruppi FAI Giovani Marche. Un progetto digitale, innovativo, con un format mai utilizzato e soprattutto corale. Ecco, mi piace sottolineare questo aspetto: nonostante il periodo è nato un bel progetto insieme! Entrando nello specifico della scelta del tema del podcast, come Gruppo FAI Giovani Fermo, abbiamo voluto dare risalto alla zona interna della nostra provincia seguendo il concetto dietro al Progetto Alpe del FAI, coinvolgendo Rosangela Censori – guida del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e responsabile del Museo della Sibilla di Montemonaco».

L’emergenza sanitaria vissuta nell’ultimo anno ha rivoluzionato il nostro stile di vita e le nostre abitudini. Cambiamenti importanti sotto ogni punto di vista, ma come sappiamo nessuno di noi si è arreso e anche il FAI, nonostante le diverse difficoltà, ha continuato a lavorare in modo assiduo ai propri progetti. È proprio in questa occasione che i giovani delle Marche hanno voluto dare un loro importante contributo per continuare la missione della Fondazione: raccontare la cultura in maniera diversa, digitale e corale!

Ilario Di Luca, Coordinatore regionale FAI Giovani Marche