Il cielo di San Nicola torna a splendere

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Il cielo di San Nicola torna a splendere
Dal territorio

25 ottobre 2023

Sono più di 1.500 le formelle in cotto antico che decorano il soffitto dell’imponente Chiesa di San Nicola ad Almenno San Salvatore (BG), il cui restauro è stato presentato il 21 ottobre scorso, grazie a I Luoghi del Cuore.

È stato presentato il 21 ottobre alla Chiesa di Santa Maria della Consolazione – meglio nota come San Nicola – il risultato del restauro che ha interessato le formelle in cotto dipinte a fresco che ne adornano il soffitto. Un intervento fondamentale per preservare questo suggestivo “cielo dipinto” rinascimentale, avviato grazie al contributo del FAI e di Intesa Sanpaolo nell’ambito della campagna “I Luoghi del Cuore”.

I Luoghi del Cuore 2016

Nel 2016 infatti, grazie al voto di 29.735 persone, il Complesso di San Nicola ottenne il secondo posto in Lombardia e il sesto nella classifica nazionale dell’ottavo censimento “I Luoghi del Cuore”. Questo importante risultato aveva permesso alla Parrocchia di San Salvatore di presentare una richiesta di contributo al bando che il FAI lancia dopo ogni edizione del censimento, per sostenere progetti candidati dai territori.

FAI e di Intesa Sanpaolo hanno messo a disposizione un contributo di 30.000 euro, a cui si sono uniti il sostegno di diverse associazioni del territorio e donazioni di privati, grazie all’appassionata attività del Comitato San Nicola, permettendo in tal modo di avviare il restauro delle formelle. L’intervento appena concluso, che si è concentrato sulle due campate più vicine all’altare, è stato selezionato anche per la sua forte valenza simbolica: il contributo "I Luoghi del Cuore", assegnato anche con l'intento di incentivare il reperimento di altri fondi, ha innescato un circuito virtuoso che sta, un passo alla volta, portando al recupero di tutto il soffitto. I restauri sono stati condotti da Tiziano Villa e dalla sua bottega, con un’equipe di quattro collaboratrici (Daniela Lepori, Roberta Finazzi, Clara Andreini, Michela Ravasio), che ha portato a termine i lavori in 11 mesi. Attualmente si sta intervenendo sul soffitto delle due campate successive, ma mancano ancora i fondi per completare i lavori ed estenderli all’ultima campata, la più vicina alla controfacciata della chiesa. L’evento del 21 ottobre ha infatti voluto essere anche un modo per fare appello alla generosità di altri possibili sostenitori: mancano infatti circa 130.000 euro per completare l’intervento, che ha un costo complessivo di circa 350.000 euro.

San Nicola
San Nicola
San Nicola

Il Complesso di San Nicola ad Almenno San Salvatore (BG)

La Basilica di San Nicola sorge in un contesto paesaggistico ben conservato, circondato dai vitigni della collina di Umbriana. Fu fondato alla fine del Quattrocento e si concretizzò nel giro di pochi anni con la realizzazione di una chiesa monumentale e di un convento dedicati a Santa Maria della Consolazione, edificati tra 1488 e 1518. Il complesso visse il suo periodo aureo alla fine del Cinquecento, quando fu completato il campanile e venne costruito dai celebri maestri Antegnati il monumentale organo con raffinate ante dipinte. Nel secolo successivo, in seguito alla grande diffusione del culto di San Nicola, venne affiancata la seconda intitolazione. L’imponente chiesa, in pietra locale, è a navata unica, con sei cappelle che si aprono su ciascun lato, riccamente decorate con stucchi, affreschi e quadri, tra i quali spicca una Trinità realizzata nel 1517 da Andrea Previtali, importante pittore bergamasco formatosi a Venezia a contatto con Giovanni Bellini.

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Le 1500 formelle del soffitto

Elemento di notevole valore storico-artistico è il soffitto, ornato da oltre millecinquecento formelle in cotto intonacato e dipinto con rosoni geometrici o floreali, figure antropomorfe, festoni di frutta, fiori, animali e persino piccoli ritratti di profilo. La superficie dipinta delle formelle si era altamente degradata nel tempo e se ne rischiava la perdita: in molti casi, infatti, gli strati di intonaco distaccati erano due: la preparazione al suo supporto, cioè alla formella di cotto e lo strato dipinto vero e proprio. Il restauro si è dunque rivelato particolarmente complesso e si è articolato in più fasi: la riadesione al supporto, tramite prodotti stesi con pennelli e iniezioni di materiali, seguita dal consolidamento della pellicola pittorica, per finire con stuccature e riduzioni di interferenza visiva. In parallelo, anche l’apparato portante costituito da travi, travetti e terzere è stato oggetto di restauro. «È stato mappato l’edificio in modo quasi maniacale con la tecnologia laser-scanner», ha precisato il direttore dei lavori di restauro, Luca Scaburri. «Una mappatura con più di 200.000 punti e 11.500 immagini, per ricostruire i prospetti interni, ma anche ogni singolo travetto, che a seconda delle sue condizioni e del suo degrado ha ricevuto un trattamento diverso, alcuni solo una pulitura, altri un vero e proprio consolidamento. Non c’è conservazione senza uso: il restauro vive sotto diverse forme».

Insieme al soffitto, si è intervenuti anche sugli arconi in muratura che lo sorreggono e che da bianchi sono tornati a mostrare i colori originali, coperti forse nel Settecento da un intonaco bianco. Insieme a fasce alternate di tre colori, sono riemersi dettagli in precedenza ignoti, come il nome “Fra Isidorus”, forse il progettista o l’autore delle decorazioni, la data 1502 e gli strumenti di lavoro dei capimastri del tempo, il compasso e la squadra, dipinti su un angolo.

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I commenti

«Conosco da molti anni la Basilica di San Nicola e non ho mai smesso di meravigliarmi per la grande qualità storico-artistica dell’edificio e dell’organo Antegnati, tanto più visto il contesto ancora oggi quasi rurale in cui si trova: sembra piuttosto la chiesa di una grande città», ha commentato Marco Magnifico, Presidente FAI. «Tenevo quindi in modo particolare a legare il nome del FAI a un restauro che la vedesse protagonista e sono particolarmente soddisfatto che il contributo dei Luoghi del Cuore abbia dato una spinta fondamentale alla raccolta fondi che sta portando al recupero dell’intero soffitto e delle sue formelle, certamente uno degli elementi più distintivi di tutto il complesso».

«Una chiesa con grandi qualità artistiche, che nel 2016 è stata inserita nella campagna “I Luoghi del cuore”, promossa dal FAI: quasi 30.000 persone la votarono la Chiesa come loro Luogo del Cuore, facendole ottenere il secondo posto in Lombardia e il sesto posto assoluto in Italia», ha sottolineato Federica Armiraglio, responsabile FAI del progetto “I Luoghi del Cuore”. «Il progetto iniziale era relativo alla parte illuminotecnica e alla sistemazione del campanile, ma il problema vero erano le formelle per il cui recupero è partita una raccolta fondi grazie alla passione contagiosa che il Comitato San Nicola ci ha messo in ogni sua attività a sostegno dell’antico complesso. Il legame con la comunità è molto forte, come testimonia il successo della tradizionale Festa di San Nicola. Il nostro appello è di continuare a essere generosi per salvare un luogo incredibile, un patrimonio nazionale che merita di essere conosciuto fuori dalla scala locale».

Claudio Cecchinelli, in rappresentanza della Delegazione FAI di Bergamo ha dichiarato: «La chiesa di San Nicola è un doppio luogo del cuore per la Delegazione FAI di Bergamo: non solo è stata una delle prime aperture in occasione delle Giornate FAI con lunghe code di amanti della bellezza, ma anche un esempio di passione che le persone del Comitato San Nicola hanno saputo trasmettere alle migliaia di sostenitori della candidatura a Luogo del Cuore. Quanto sta accadendo a San Nicola conferma che tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa: siamo felici di essere fra questi sprovveduti e continueremo a esserlo insieme agli amici del Comitato e a tanti che ne hanno seguito l'esempio».

«Un progetto ambizioso avviato nel lontano 2015 con i preparativi per la partecipazione alla campagna I Luoghi del Cuore del 2016», ha ricordato Antonio Rota del Comitato di San Nicola. «Il Comitato opera da più di trent'anni per valorizzare la chiesa mantenendola viva con le sue tradizioni centenarie che la legano alla Contrada della Porta, della Comunità di Almenno e dei paesi limitrofi. Un legame non solo storico-culturale ma soprattutto di devozione religiosa. Grazie ai numerosi contributi, sono stati effettuati molti interventi che hanno interessato l'organo Antegnati, i vari dipinti, gli affreschi, la torre campanaria e ora, grazie anche al contributo di FAI e Intesa Sanpaolo il recupero del prezioso Cielo di San Nicola».

Ha commentato infine Lorenzo Colombo, in rappresentanza della famiglia Lurani: «La volontà di donare la chiesa a chi potesse continuare ad averne cura e a valorizzarne la bellezza era già forte in mio zio Giampiero, che per tanto tempo si è occupato dei beni della famiglia qui ad Almenno. Non è stato facile trovare qualcuno disposto ad accettare in dono un bene come questo. L’operazione ha richiesto tanti anni, tanto impegno e tanta fatica. Sono quindi particolarmente felice di questo risultato».

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