Il cuore di Finale Emilia tornerà a battere

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Il cuore di Finale Emilia tornerà a battere
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17 aprile 2014

Finale Emilia è stata colpita nel 2012 da un grande terremoto. Il FAI si è impegnato a dare un aiuto concreto a questa città devastata: far rivivere il cuore della città, il Municipio. Al Salone del Restauro di Ferrara abbiamo presentato il progetto di recupero.

Alle 4 del mattino del 20 maggio 2012 in Emilia la terra trema. Uno dei luoghi più colpiti è il Comune di Finale Emilia: qui il terremoto abbatte case, palazzi, aziende, mette in ginocchio la vita delle persone. Pochi giorni dopo, un'altra scossa provoca nuovi crolli e disastri. Dopo questa tragedia, il FAI interviene con un aiuto concreto: si impegna a salvare il Municipio di Finale Emilia, il cuore della città.

Negli scorsi giorni al Salone del Restauro di Ferrara è stato presentato il progetto di recupero e restauro del FAI, donato dalla fondazione a Finale Emilia, assieme a un contributo di 400mila euro ottenuti grazie alla campagna di raccolta  fondi a cui hanno aderito numerose aziende e privati cittadini.

Il Sindaco di Finale Emilia Fernando Ferioli ha ricordato: “Ancora oggi migliaia di persone non hanno potuto rientrare a casa loro dopo quel terribile 20 maggio. E questo è devastante. È devastante costatare come un evento di questo tipo abbia il potere di sradicare tutte le certezze che avevi fino a un minuto prima che avvenisse. Oggi, però, il nostro compito è di restituire la speranza, che nasce anche da progetti come questo. Il progetto di restauro del Municipio è importante per mille motivi: perché ci è stato donato - il FAI ci ha preso per mano - e perché ci fa riavere il cuore della nostra città, un centro storico nato 800 anni fa, e perché mostra che qui c'è ancora vita”.

Per Roberto Segattini, responsabile dell'Ufficio tecnico FAI, “l'intento del FAI è stato quello di prendere per mano una città ferita e smuoverla dalla paralisi iniziale inflitta dalla catastrofe. Abbiamo scelto di intervenire sul Municipio per far rinascere Finale Emilia. Non è la prima volta che il FAI interviene dopo un terremoto: abbiamo infatti restaurato la Fontana delle 99 Cannelle all'Aquila. Sicuramente è la prima volta che affrontiamo un intervento così complesso, operando su una 'macchina funzionante' come è il Municipio, che ha una grande importanza sociale, storica e artistica”.

IL PROGETTO DI RESTAURO

L'architetto Vincenzo Vandelli (Progettisti Associati) racconta che il restauro non coinvolgerà soltanto il palazzo del Municipio ma una realtà più grande,l'intero storico isolato (denominato Unità Minima di Intervento – UMI), e comprenderà quindi anche gli adiacenti Palazzo Bortolazzi e Casa Galei, in modo da rispettare le normative regionali antisismiche.

L'obiettivo è riportare il Municipio al centro della vita cittadina. La corte di Palazzo Bortolazzi sarà il nuovo punto di accesso e di informazione del Municipio e Casa Galei sarà lo snodo tecnologico e distributivo di tutta la UMI. La facciata del Municipio su via Verdi tornerà ad avere la finitura originale in mattoni rossi;  verrà recuperata la meridiana nascosta dall'attuale intonaco arancione e ritornerà a funzionare il meccanismo dell'antico orologio da torre della seconda metà del XIX secolo.

Il Torrino, crollato definitivamente con la seconda scossa del 29 maggio, verrà ricostruito utilizzando sia alcune porzioni di muratura di recupero che porzioni costruite ex novo che coopereranno tra loro con coerenza materica e concettuale. È inoltre prevista la riapertura dell'antico Caffè Commercio, da sempre un punto di incontro per Finale Emilia.

L' ingegnere Giorgio Serafini di Modena ha infine spiegato nel dettaglio tecnico, le ragioni per cui i danni del Palazzo Municipale sono stati così rilevanti e quali accorgimenti sono stati previsti per assicurare la rispondenza del nuovo progetto alla sicurezza strutturale antisismica richiesta dalle normative.

A CHE PUNTO SIAMO

Una volta messo in sicurezza  l'edificio si è proceduto con una fase dedicata ai rilievi, per avere una conoscenza dettagliata dell'immobile (rilievi laser scanner, indagini stratigrafiche, osservazioni ravvicinate, analisi chimico-fisiche dei materiali e del loro comportamento…).   Nella fase di progettazione inoltre, particolare importanza è stata data alla "sostenibilità" dell'intervento attraverso la realizzazione di interventi volti al raggiungimento di un sensibile efficientamento energetico.

Ora è necessario attendere l'autorizzazione delle autorità competenti ed il rilascio dei finanziamenti dei fondi regionali per dare avvio ai lavori, che verranno eseguiti per stralci esecutivi: il primo stralcio prevede la realizzazione delle opere sul Palazzo Comunale e su Casa Galei.

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