Il Parco del Monviso e il Castello della Manta insieme per il territorio

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Il Parco del Monviso e il Castello della Manta insieme per il territorio
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16 luglio 2021

Nella prima Riserva della biosfera transfrontaliera italiana, il FAI e il Parco del Monviso hanno siglato un protocollo d’intesa per promuovere iniziative volte a incentivare la tutela del patrimonio ambientale, paesaggistico e monumentale di questo grande territorio, uno dei gioielli naturalistici nel cuore delle Alpi.

Nelle Alpi Cozie la prima Riserva della Biosfera Transfrontaliera italiana

Nel maggio del 2013, i Parchi del Monviso e del Queyras hanno ottenuto il riconoscimento MAB (Man and Biosphere) con l'intento di ottenere l'approvazione ad una unica riserva MAB transfrontaliera per promuovere su base scientifica un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente attraverso la tutela della biodiversità e le buone pratiche dello sviluppo sostenibile. Le Riserve sono costituite in organismi che promuovono attività di cooperazione scientifica, ricerca interdisciplinare e sostenibilità ambientale.

Così, nel giugno 2014 l'UNESCO ha approvato la prima Riserva transfrontaliera italiana, estesa ben al di là del territorio dei due parchi naturali, con una superficie di circa 400.000 ettari, coinvolge oltre 300.000 abitanti distribuiti tra 86 Comuni italiani e 20 francesi e interessa ambienti che vanno dall'alta montagna fino alla pianura torinese e cuneese, arrivando a lambire le prime colline delle Langhe. All'interno della Riserva MAB Monviso sono presenti inoltre 4 siti Patrimonio dell'Umanità (Castello di Racconigi, Castello di Pollenzo, città di Briançon e Fort Mont-Dauphin).

La presenza del massiccio del Monviso, del fiume Po, di una pluralità di laghi alpini, di molteplici paesaggi caratterizzati dalla relazione equilibrata tra uomo e ambiente e da una elevata ricchezza ecologica e biologica fanno di questo territorio uno dei gioielli naturalistici nel cuore delle Alpi.

In questo contesto si erge il Castello della Manta, donato al FAI da Elisabetta De Rege Provana nel 1985. Sorse nel XIII secolo come fortificazione a difesa del vasto territorio del Marchesato di Saluzzo, un antico Stato italiano, al confine con il Ducato di Savoia, che seppe ritagliarsi un ruolo chiave nel sistema geopolitico regionale, mantenendo l’autonomia per quasi quattro secoli, grazie ai legami politici e culturali con la vicina Francia.

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Il Castello della Manta e le sinergie con il territorio

Il Castello, il paesaggio che lo accoglie e il suo territorio sono connessi da una stessa energia radicata nei secoli, da quando il Castello della Manta era uno dei centri nevralgici dell’area. Un’anima che è rimasta intatta, perché ancora oggi è il fulcro di progetti virtuosi, guidati dal Bene del FAI insieme alle Delegazioni di Cuneo e di Saluzzo, ai Gruppi e ai Gruppi Giovani, che agiscono in modo capillare per valorizzare le località di pianura e le valli montane. Sono nate nuove sinergie e nuovi accordi per tutelare e promuovere l’area, che coinvolgono anche aziende, enti locali, nazionali e persino organismi internazionali. A cominciare dal Comune di Manta che negli anni Novanta ha affidato al FAI la Chiesa Castellana affinché la restaurasse e la includesse, insieme al Castello, in un unico progetto di gestione e valorizzazione culturale, fino all’Unione Europea che, attraverso il programma Interreg ALCOTRA, ha sostenuto ulteriori interventi di recupero e valorizzazione. Un modello virtuoso che mette in rete il Castello della Manta, il Castello di Racconigi e l’Abbazia di Hautecombe, e crea un itinerario che si snoda tra i luoghi emblematici di Piemonte e Savoia.

Il Parco del Monviso e il Castello della Manta

Oggi è la Riserva della Biosfera transfrontaliera del Monviso a raccogliere il testimone di questo legame, che ha il suo cuore nell’area protetta del Parco del Monviso e include anche il territorio comunale di Manta. Il Parco e il FAI hanno recentemente siglato un protocollo d’intesa nel quale si impegnano per i prossimi due anni a promuovere iniziative per incentivare la tutela del patrimonio ambientale, paesaggistico e monumentale del territorio con il MaB attraverso quattro direzioni:

1) promuovere iniziative didattiche ed educative che incentivino la tutela del patrimonio ambientale, paesaggistico e monumentale del territorio alle nuove generazioni;

2) favorire la promozione e la fruizione dei sentieri del Parco del Monviso e i percorsi di collegamento con il Castello della Manta;

3) valorizzare l’attività realizzata dall’Ente Parco con incontri pubblici e seminari scientifici da tenersi all’interno degli spazi del Castello;

4) promuovere lo sviluppo di progettualità condivise su sostenibilità ambientale, sviluppo territoriale, conservazione, valorizzazione e gestione del patrimonio naturalistico e culturale nel territorio del Parco.

Dalle proposte turistiche agli itinerari da valorizzare, il 2021 vede dunque l’avvio del progetto “Vie di Natura e Cultura nella Riserva della biosfera del Monviso MaB Unesco” per favorire la conoscenza e la percorrenza dei sentieri collinari intorno al Castello e raggiungere a piedi i castelli vicini (a Saluzzo e a Verzuolo), all’interno del territorio MaB Monviso, un progetto che al FAI sta particolarmente a cuore come dimostra il successo della prima Festa dei Circondari del 19 e 20 giugno scorso, una festa dei Beni FAI, ma soprattutto dei territori che li circondano.

L’attenzione all’ambiente e al patrimonio è ulteriormente rafforzata dall’accordo biennale, siglato dal FAI con il Consorzio S.E.A. Servizi Ecologia e Ambiente e con gli enti pubblici (capofila il Comune di Saluzzo, all’interno del progetto Terres Monviso) per mettere in rete sinergie di vicinanza che favoriscano la reciproca promozione turistica e l’ampliamento della fruizione locale.

MaB UNESCO

Le vie di natura e cultura nella riserva della biosfera del Monviso

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