Il Parco Nazionale della Sila si candida a sito UNESCO

Il Parco Nazionale della Sila si candida a sito UNESCO

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Il Parco Nazionale della Sila si candida a sito UNESCO
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13 dicembre 2017

Il Parco Nazionale della Sila, all’interno del quale si trova il bosco ultracentenario de I Giganti della Sila, affidato in concessione al FAI dal Parco nel 2016, ha rilanciato la sua candidatura a ‘Sito Patrimonio dell’Umanità’ dell’UNESCO, con la stima e il supporto del mondo politico, accademico, imprenditoriale, delle istituzioni e dei tanti cittadini che hanno partecipato all’evento di presentazione tenutosi nei giorni scorsi presso l’Università della Calabria.

Un volano per lo sviluppo sostenibile

Così come ha ricordato il Commissario Straordinario del Parco, la professoressa Sonia Ferrari, la candidatura UNESCO rappresenta l’esito di un lavoro complesso portato avanti per lungo tempo da tutto il personale dell’Ente Parco. Un lavoro grazie al quale il Parco oggi non è più visto come un freno allo sviluppo, ma semmai come un volano per lo sviluppo sostenibile, come dimostrano i tanti progetti in corso: dal monitoraggio delle specie selvatiche a un piano di marketing unico per tutte le aree protette regionali, e poi la ciclovia e la sentieristica.

Appoggio condiviso

La Regione ha appoggiato il progetto di candidatura sin dall’inizio, con il Presidente Mario Oliverio che ha tenuto ad esprimere pubblicamente la sua posizione favorevole, sostenuta anche dal Consigliere Regionale Domenico Bevacqua che ha sottolineato come la Regione sarà al fianco del Parco in questa battaglia per il riconoscimento UNESCO. Un forte appoggio al processo di candidatura giunge da più voci, dal Direttore del Parco, il dott. Giuseppe Luzzi, alla dott.ssa Rossella Guadagno, esperta di forestazione del CURSA (Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e per l'Ambiente), secondo la quale “la revisione della candidatura verterà anche sull’essere la Sila un rifugio di biodiversità e un serbatoio di diversità genetica per le specie forestali di interesse europeo; basti pensare appunto anche solo al pino laricio”. Una candidatura sostenuta anche dalla comunità locale in prospettiva della grande opportunità di crescita che il titolo di Patrimonio dell’Umanità comporterebbe per le aree interne.

Sostieni la candidatura

Entro il mese di gennaio il processo di candidatura verrà completato, dopodiché si attenderà l’esito. Per riuscire nell’impresa serve il supporto di tutti. Enti o istituzioni possono inviare la propria lettera di supporto direttamente alla Commissione Italiana per l’UNESCO o possono, insieme ai privati cittadini, firmare la petizione dal sito del Parco Nazionale della Sila.

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