Insieme per San Fruttuoso

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Cantieri

23 aprile 2018

Sinergia tra pubblico e privato per la difesa del paesaggio: l'intervista al Sindaco di Camogli

Prosegue in modo sempre più concreto la sinergia tra enti pubblici e privati per la realizzazione degli interventi di mitigazione e gestione del rischio idrogeologico nella frazione di San Fruttuoso a Camogli (Genova), dove si trova l'Abbazia di San Fruttuoso, Bene del FAI.

A breve si procederà con i primi interventi previsti dal FAI e dal Comune di Camogli, frutto dell’accordo firmato a novembre 2015, ed esteso poi nell’ottobre 2017 anche all’Ente Parco di Portofino, per la mitigazione e risoluzione delle problematiche geomorfologiche e idrogeologiche della frazione di San Fruttuoso. Gli interventi si inseriscono nel progetto europeo T.R.I.G ‐ Eau «Transfrontalierità, Resilienza, Innovazione & Governance per la prevenzione del Rischio Idrogeologico» che riunisce Italia e Francia nell’identificazione di adeguate strategie per la prevenzione e mitigazione del rischio idraulico in ambiti urbani e semi urbani.

I prossimi interventi

Il finanziamento è vincolato a interventi sperimentali volti a ridurre l’impatto dei cambiamenti climatici: a breve partiranno i lavori di recupero dei muretti a secco, in parte crollati o ormai in degrado, sui terrazzamenti alle spalle dell'Abbazia, sopra al sentiero pedonale che attraversa il borgo. L’intervento permetterà di mantenere il versante del monte il più sicuro possibile, migliorando il corso dell’acqua, riducendo la dispersione di terreno, nonché garantendo le condizioni di sicurezza per i visitatori.

Successivamente si interverrà per svuotare la vasca naturale che si è formata alla confluenza dei due fiumi: i detriti portati da piogge forti e alluvioni l’hanno, infatti, riempita ostacolandone la funzione di barriera naturale, fondamentale per preservare la sicurezza dell’Abbazia.

Un caso virtuoso

San Fruttuoso rappresenta un caso virtuoso di difesa e tutela del paesaggio, frutto della collaborazione tra FAI, Comune di Camogli e Parco di Portofino, che è stato approfondito al convegno "70 anni di opere pubbliche. Il paesaggio abitato, le sue trasformazioni grazie al lavoro dell'uomo", organizzato il 24 aprile scorso presso il Teatro Sociale di Camogli, con l’obiettivo di individuare, insieme a esperti e professionisti, le priorità per una politica di difesa del paesaggio.

La parola al Sindaco di Camogli

Diamo, quindi, la parola a Francesco Olivari, Sindaco di Camogli, protagonista sin dall’inizio di questa collaborazione fruttuosa.

L’Abbazia di San Fruttuoso è un gioiello di architettura medioevale perfettamente integrato in un contesto di eccezionale valore naturale. Questo scenario unico nasconde però una fragilità inaspettata, legata alla morfologia del territorio in cui sorge il borgo e all’aumento dei fenomeni alluvionali registrati negli ultimi anni. Può raccontarci cos’è stato fatto in questi anni dal Comune di Camogli e dal FAI per impedire il deterioramento del borgo di San Fruttuoso?

"La Baia di San Fruttuoso è un sito di elevato pregio dal punto di vista naturalistico, paesaggistico e architettonico, ma particolarmente fragile dal punto di vista del dissesto geomorfologico. A testimonianza di ciò vale ricordare la disastrosa alluvione del 1915, che nella sua corsa verso il mare ha distrutto la prima campata della chiesa, ha poi danneggiato l’abbazia e ha infine posato tutti i detriti a mare, formando così la spiaggia, fino ad allora assente. Dopo l’evento alluvionale del luglio 2014, il FAI ha chiesto al comune di Camogli di istituire un tavolo tecnico per discutere e affrontare tutte le problematiche connesse ai pericoli di una eventuale futura alluvione. Nel dicembre 2015 è stato così predisposto un protocollo di intesa fra i due soggetti, successivamente sottoscritto anche dal Parco di Portofino, dove venivano individuate le modalità operative, attraverso una progettazione unitaria, che consentisse di avere una panoramica completa sui principali aspetti critici da risolvere. Oggi abbiamo un progetto definitivo che ci consente di prevenire, mitigando il rischio complessivo e intervenendo così su specifici punti critici."

Come valuta la collaborazione pubblico-privata utilizzata per intervenire sul borgo di San Fruttuoso?

"La collaborazione pubblico-privato instaurata per il Borgo di San Fruttuoso è estremamente positiva, perché ha consentito di attivare importanti risorse che altrimenti non sarebbero state accessibili, come ad esempio l’utilizzo di fondi europei. Spesso, nei vari convegni, riportiamo questa proficua intesa come un esempio di buona pratica che può essere esportata per altri casi simili, proprio perché ci troviamo di fronte all’impegno di soggetti pubblici - come il Comune di Camogli e il Parco di Portofino - e privati - come il FAI - per la tutela di un bene comune, aperto alla fruizione della collettività, sia per la parte storico architettonica del borgo, sia per la natura che lo circonda."

A che punto siamo e quali sono i prossimi passi?

"Ad oggi sono stati già realizzati importanti interventi inerenti la mitigazione del rischio idrogeomorfologico nel Borgo di San Fruttuoso. Gli interventi messi in opera, anche a seguito di una delibera di somma urgenza, hanno previsto prevalentemente l’utilizzo di reti metalliche di contenimento, oltre che il fissaggio di singoli blocchi a rischio di distacco. I lavori proseguono, a breve saranno appaltati i lavori di manutenzione dei muretti a secco alle spalle dell’abbazia, migliorando contemporaneamente il deflusso delle acque e il consolidamento del versante, in autunno si procederà con interventi di contenimento del flusso alluvionale direttamente con la creazione di una vasca di laminazione a monte dell’abbazia."

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