Kolymbethra: apre il nuovo percorso sotterraneo

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Kolymbethra: apre il nuovo percorso sotterraneo
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12 aprile 2017

Grazie all'importante sinergia tra FAI e Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento è stato inaugurato mercoledì 12 aprile il nuovo percorso ipogeo che collega il Giardino della Kolymbethra alla Porta V dell'antica cinta muraria di Agrigento. Presenti alla conferenza stampa: Marco Magnifico, Vicepresidente Esecutivo del FAI, Nicola Diomede, Prefetto di Agrigento, Don Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento, Giuseppe Parello, Direttore Parco Archeologico della Valle dei Templi, e Carlo Vermiglio, Assessore dei beni culturali e dell'identità siciliana della Regione Sicilia.L

'apertura al pubblico degli ipogei, strutture cunicolari scavate dall'uomo in diverse epoche al di sotto dell'antico centro di Akragas e dello splendido paesaggio della Valle dei Templi, si inserisce in un progetto di valorizzazione che intende restituirne il significato di grande e originale infrastruttura di servizio alla città, assolutamente all'avanguardia per l'epoca di fondazione, ovvero il V secolo a.C..

Il nuovo percorso - grazie ai valori culturali, archeologici, geologici, speleologici e ingegneristici che esprime - arricchisce la visita al Parco archeologico della Valle dei Templi e al Giardino della Kolymbethra, inserendosi a pieno titolo nel piano strategico del turismo “Italia paese per viaggiatori” avviato dal MiBACT nel 2017, che ridisegna la programmazione in materia di economia del turismo rimettendola al centro delle politiche nazionali.

La storia degli ipogei

Realizzati in calcarenite gialla pleistocenica, la stessa roccia utilizzata per i principali monumenti e per buona parte del centro storico di Akragas, gli ipogei furono realizzati per assolvere al fabbisogno di acqua, per immagazzinare derrate alimentari, e anche come vere e proprie cave di conci di calcarenite. Queste cavità vennero poi sfruttate, in tempi più recenti, come rifugi antiaereo durante le due guerre mondiali.

185 metri nel sottosuolo

Il nuovo percorso ipogeo nel Giardino della Kolymbethra è una cavità molto interessante dal punto di vista archeologico, speleologico e naturalistico. Di facile percorribilità, si sviluppa nel sottosuolo per circa 185 metri e presenta tre ingressi: due all'interno della Kolymbethra – il primo nel vallone e il secondo in corrispondenza della biglietteria FAI – e uno nell'area del Parco Archeologico nella zona di “Porta V”. I lavori di messa in sicurezza dei punti di accesso e degli interni hanno evidenziato la presenza di nicchie scavate nella roccia per far posto alle lucerne a olio, lungo le pareti della galleria, e di “pedalore”, sulle pareti verticali del pozzo, atte a consentire la discesa e la risalita all'interno della cavità.

Nuovi percorsi di visita

Caschi di sicurezza con lampada frontale costituiranno l'equipaggiamento richiesto per i visitatori che esploreranno, su prenotazione, l'ipogeo in gruppi di massimo 8 persone accompagnati da uno speleologo e una guida esperta. Sono previsti due percorsi di visita: il primo - della durata di circa 120 minuti - conduce dal Tempio di Giunone fino al Tempio dei Dioscuri, mentre il secondo – della durata di circa 40 minuti – guida il pubblico alla scoperta dell'antico agrumeto della Kolymbethra e dei suoi molteplici significati storici e culturali, rappresentati anche dagli Acquedotti ipogei Feaci del V secolo a.C.

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