La "Basilica di Teodolinda" diventa laboratorio di cultura e bellezza

La "Basilica di Teodolinda" diventa laboratorio di cultura e bellezza

Condividi
La "Basilica di Teodolinda" diventa laboratorio di cultura e bellezza
Dal territorio

26 maggio 2022

Grazie a “I Luoghi del Cuore” la Basilica di Santa Giulia a Bonate Sotto (BG), gioiello del Romanico lombardo, inaugura una nuova pagina dopo il restauro finanziato da FAI, Intesa Sanpaolo e Regione Lombardia.

La Basilica di Santa Giulia a Bonate Sotto (Bergamo), detta anche “Basilica di Teodolinda”, è un gioiello romanico sconosciuto, rimasta per anni in attesa di essere riscoperta. L’estate 2018 ha visto la Basilica protagonista del IX censimento “I Luoghi del Cuore” classificandosi al 13° posto nella classifica nazionale, seconda in Lombardia.

I traguardi raggiunti

Grazie a un progetto articolato, in cui la cultura si è fatta “motore sociale” coinvolgendo tutta la comunità a supporto della candidatura, è stato costituito il “Comitato Santa Giulia la Basilica”, il quale, insieme al Comune di Bonate Sotto, ha fatto rivivere Santa Giulia con un programma di iniziative speciali tra arte, storia, musica e teatro, trasformandola in un luogo di aggregazione e palcoscenico di cultura. Interventi teatrali, narrazioni, concerti e visite guidate hanno condotto migliaia di visitatori tra le pietre della Basilica.

Nel 2019, FAI e Intesa Sanpaolo hanno premiato Santa Giulia, classificandola al primo posto nella graduatoria tra i 27 luoghi da recuperare che hanno partecipato al bando “I Luoghi del Cuore” per la selezione di interventi a sostegno dei Luoghi votati al precedente censimento.

Il restauro

La condizione di degrado e la precarietà della copertura dell’edificio, dei paramenti lapidei e delle absidi condizionavano le possibilità di conservazione, utilizzo e valorizzazione della Basilica. Il contributo di 30.000 euro destinato da FAI e Intesa Sanpaolo per l’avvio del progetto di restauro e riqualificazione ha consentito di portare a termine la prima parte dei lavori: operazioni d’urgenza di recupero strutturale che saranno completate con la destinazione al recupero della Basilica di 140.000 euro dei 350.000 euro assegnati al Comune di Bonate Sotto da Regione Lombardia, in virtù della Legge Regionale 4 maggio 2020, n. 9 “Interventi per la ripresa economica”.

Loading

Affidati alla direzione dell’architetto Gianluca Gelmini dello Studio CN10 Architetti, i lavori, conclusi nel dicembre 2021, si sono concentrati sul restauro conservativo delle coperture (tetto a due falde e coni absidali); sul restauro conservativo dei paramenti lapidei esterni e interni del corpo alto della Basilica, che rappresenta la fase più delicata e specialistica; sul ridisegno dell’ingresso nord, con la realizzazione di nuove soglie in pietra e una nuova cancellata, che riprende il tema dell’intreccio presente nelle decorazioni dei capitelli romanici.

Gli interventi consentono di inaugurare un nuovo capitolo nella storia dell’edificio che, da oggi, sarà un “laboratorio” di cultura e bellezza, spazio aperto a tutti per vivere storia, arte, musica, poesia e teatro.

Loading

L’inaugurazione

Ad aprire il calendario di iniziative che dureranno tutta l’estate è una tre giorni di scoperta, dal 26 al 28 maggio 2022.

- Giovedì 26 maggio, alle ore 11.00, l’evento di inaugurazione del progetto sostenuto da FAI e Intesa Sanpaolo, con conferenza stampa.

- Venerdì 27 maggio, alle ore 21.00, lo spartito di pietra della Basilica risuonerà nelle note “Dalla classica al musical” eseguite dal Gruppo Archi del Conservatorio “G. Donizzetti” di Bergamo, diretto dal Pierantonio Cazzulani.

- Sabato 28 maggio, dalle 21.00 alle 22.30, “La Basilica del mistero” è lo spettacolo itinerante by night ideato dal Teatro del Buratto, per svelare i tanti misteri custoditi da Santa Giulia.

La proposta di una visita alla Basilica di Santa Giulia all’insegna di natura, misticismo e storia si rivolge a tutti quei moderni pellegrini – adulti e bambini – che sono alla ricerca di destinazioni poco note al turismo di massa e ai classici circuiti delle città d’arte, e che per questo motivo mantengono intatto il loro fascino antico e misterioso.

Guarda il video

Un gioiello del romanico dell’Italia settentrionale

La Basilica di Santa Giulia è uno dei luoghi poco noti ma più ricchi di fascino e mistero del territorio bergamasco e uno dei più significativi siti del Romanico in Lombardia. Tutto è unico intorno a Santa Giulia, dalla storia al paesaggio alla leggenda. C’è quella che vuole che qui, sulle sponde del Brembo, fossero approdate le spoglie della Santa cartaginese, ma quella più amata attribuisce la fondazione della chiesa alla regina Teodolinda, complice la piccola urna cineraria, posta su una colonna, che dichiara di custodire i resti di una fanciulla dodicenne di nome Tiziana. Teodolinda, in visita a Bonate Sotto, morendo la giovane figlia, avrebbe deciso di farla qui tumulare, facendo erigere in suo onore la Basilica. In realtà, la maestosa Basilica romanica fu fondata nel XII secolo ed è oggi l’ultima memoria dell’antico abitato, risalente al Neolitico, citato dalle fonti come “Castrum Lisina”, raso al suolo intorno al 1200. Tra gli aspetti che ancora sono oscuri c’è anche quello del destino della costruzione: il cantiere è stato completato e poi distrutto, oppure non fu mai davvero portato a termine? Certo è che la grande Basilica era già in rovina alla metà del XIV secolo e che nell’abbandono fu lasciata per molti secoli a venire, fino ad essere trasformata nell’Ottocento in area cimiteriale. Tutto intorno, invece, fogliavano le viti dalle quali si produceva la “Vernaccia” di Santa Giulia, un ottimo vino bianco. E dopo l’abbandono anche la sottrazione, dato che certamente i “ceppi” che tessevano i muri di Santa Giulia furono reimpiegati per la costruzione di altri edifici nella zona, come il campanile della parrocchiale.

Ciò che oggi rimane, evoca non solo quella che doveva essere la grandiosa architettura dell’edificio ma anche l’eleganza decorativa. Della grandiosa struttura originaria – a tre navate con absidi semicircolari e cinque campate – rimangono parte del muro perimetrale, le tre absidi e la prima campata. La struttura architettonica ancora oggi esibisce maestosità ed eleganza, con i suoi contrafforti e la decorazione esterna delle absidi, con archetti in mattoni su mensole in pietra e la copertura in lastre d’ardesia, tipicamente romanica. All’interno invece, i capitelli animano una piccola galleria di forme zoomorfe, antropomorfe, geometriche e floreali.

I commenti

«È con orgoglio che l’Amministrazione porta a compimento questo primo passo nel restauro conservativo della Basilica, frutto dell’amore per il “bello” di tanti volontari, tanto da essere premiata come “Luogo del Cuore FAI”. A seconda della stagione, diverse sono le sensazioni che può trasmettere al visitatore, arrivando dal paese. Immersa in primavera nel verde dei campi che la circondano, si erge sopra le coltivazioni di grano nel periodo estivo. Compare all’improvviso nelle prime giornate di nebbia autunnali e si illumina quando una coltre bianca la ricopre d’inverno. Qualunque sia il periodo, si rimane affascinati dal luogo e dalle pietre. Un gioiello del romanico dell’Italia settentrionale che attende di essere visitato».

Carlo Previtali, Sindaco di Bonate Sotto

«L’inaugurazione della Basilica di Santa Giulia a seguito dei lavori di restauro è sicuramente una tappa significativa in questo processo di valorizzazione di una delle testimonianze del Romanico più importanti in Lombardia. Il Censimento FAI del 2018 che ha consacrato la Basilica come “Luogo del cuore” è stato il volano per arrivare fin qui, insieme alla tenacia di molti volontari. Questa tappa non vuole essere un traguardo ma il punto di partenza per proseguire questo percorso di promozione e valorizzazione della Basilica».

Francesca Monzani, Assessore Cultura e Istruzione Comune Bonate Sotto

«La partecipazione della Basilica di Santa Giulia al Censimento de “I Luoghi del Cuore” ha rappresentato per la Delegazione FAI di Bergamo un momento di riflessione e crescita su come un territorio possa essere coinvolto e diventare protagonista, un modello da condividere con chi ama la bellezza e ne riconosce il valore. I cittadini bonatesi hanno raccontato Santa Giulia col cuore in mano in ogni possibile occasione, hanno reso questo luogo emblematico di una comunità accogliente e aperta, ne hanno fatto un centro di attrazione attorno al quale costruire un calendario di proposte culturali diversificate. La differenza la fanno le persone: i volontari che hanno contribuito al progetto per Santa Giulia hanno dimostrato che certe sfide sono impossibili solo per chi teme di affrontarle».

Delegazione FAI di Bergamo

I Luoghi del Cuore

L’11° Censimento è aperto, fino al 15 dicembre puoi votare i tuoi Luoghi del Cuore!

News correlate

Registrati alla newsletter
Accedi alle informazioni per te più interessanti, a quelle inerenti i luoghi più vicini e gli eventi organizzati
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te