La manutenzione costante è la miglior prevenzione

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La manutenzione costante è la miglior prevenzione
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17 luglio 2017

Il FAI e il CAI – Club Alpino Italiano si rivolgono insieme al Ministro Galletti mentre infuriano gli incendi nelle aree naturalistiche della Penisola sottolineando l'importanza della manutenzione e della cura costanti come migliori strumenti per la prevenzione.

Gli incendi ripetuti che stanno danneggiando in questi giorni ampie porzioni di territorio italiano da Nord a Sud pongono all'attenzione del Governo e della società civile, con una forza e una gravità ineludibili, il tema della gestione e della manutenzione delle aree verdi della Penisola, e in particolare delle aree naturalistiche e dei parchi. Al di là delle responsabilità dirette, che è doveroso individuare, e delle problematiche legate agli interventi in emergenza, FAI e CAI si rivolgono al Ministro Galletti per evidenziare ancora una volta l'assenza di presidi adeguati e di piani di manutenzione preventiva contro il rischio incendi, unici strumenti per evitare e ridurre il rischio di queste drammatiche calamità.

La ricorrenza annuale di questi eventi evidenzia la mancanza da parte delle autorità e della società civile di una reale consapevolezza del problema e di adeguate politiche di intervento ordinario. L'incendio che ha compromesso ampie porzioni del Parco del Vesuvio, e che ancora oggi infuria, dimostra, ad esempio, che al di là della mano che ha appiccato il fuoco, che è solo la scintilla, questo sarebbe stato ben più facilmente e rapidamente contenuto se i boschi vesuviani fossero stati nel corso dell'anno adeguatamente curati, correttamente manutenuti nel sottobosco e puliti dall'immondizia, dotati di vie spartifuoco e sentieri, oltre che naturalmente di servizi antincendio.

Ogni anno la nostra Penisola perde a causa degli incendi amplissime aree verdi di paesaggi unici al mondo tra cui parchi naturali nazionali e regionali. Queste drammatiche occasioni devono almeno servire a ribadire che la tutela non è chiusura e immobilismo, ma al contrario è operosa e costante attività di cura e presidio da parte degli enti responsabili e con il contributo della società civile: senza manutenzione ordinaria e programmata, dei monumenti come dei paesaggi, non esiste tutela.

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