Lo stato di salute degli insetti impollinatori indica la qualità degli habitat

Lo stato di salute degli insetti impollinatori indica la qualità degli habitat

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Lo stato di salute degli insetti impollinatori indica la qualità degli habitat
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09 maggio 2024

«Nei giardini dei Beni FAI vi è un’elevata attenzione alla biodiversità: piante, cespugli e alberi vengono scelti e piantumati per creare un ambiente favorevole agli impollinatori, per il loro benessere». Riccardo Mancini, apicoltore a Villa Della Porta Bozzolo (VA).

Forse non ce ne accorgiamo, lo diamo per scontato, ma anche in questo preciso momento gli insetti impollinatori nel volare di fiore in fiore ci stanno regalando la bellezza di un prato fiorito, il raccolto dell’ortofrutta che poi troviamo al supermercato, l’erba medica per cibare gli animali degli allevamenti, il caffè che beviamo al bar.

Il meccanismo naturale dell’impollinazione ogni anno consente infatti la riproduzione di quasi il 90% delle piante selvatiche che fioriscono ed oltre il 75% delle principali colture agrarie.

Gli impollinatori sono indispensabili per la natura, perché aiutano a rigenerare gli ecosistemi nel grande ciclo delle stagioni, e sono indispensabili per noi, per i nostri consumi e il nostro benessere.

La Giornata Mondiale delle Api

La Giornata Mondiale del 20 maggio celebra ogni anno questi operosi insetti, per ricordarci al contempo quanto siano indispensabili e quanto invece li stiamo mettendo in pericolo.

Gli habitat sono sempre più frammentati dall’espansione delle nostre città oppure impoveriti da una agricoltura produttiva che cancella siepi, fiori di campo, piccoli stagni.

Per dare il suo contributo, da ormai nove anni il FAI promuove accordi con apicoltori locali per ospitare nelle sue proprietà degli apiari e offrire così luoghi idonei per l’impollinazione: siamo arrivati a 14 beni presenti in tutta Italia, dal Castello di Avio a Trento fino al Giardino della Kolymbethra ad Agrigento, per un totale di 185 arnie. Siamo consapevoli che le api allevate nei nostri Beni rappresentino solo una minima parte degli insetti impollinatori presenti in loco, ad esempio solo per le api selvatiche si contano più di 20.000 specie, ma pensiamo che Apis mellifera possa essere anche un utile bioindicatore per capire, attraverso il suo stato di salute, se il territorio del Bene è in salute e con esso anche gli altri impollinatori.

Questo è un tema complesso, perché i nostri Beni, come tutto il territorio italiano, sono esposti a tanti fattori climatici, ad esempio abbiamo perso l’apiario al Bosco di San Francesco perché la drammatica furiosa esondazione del torrente Tescio ha devastato la piana e si è portato con sé le nostre arnie; alla Kolymbethra invece la vespa velutina, un grosso calabrone predatore, ha attaccato la colonia di ape nera siciliana e abbiamo dovuto temporaneamente rimuovere le arnie.

Gli insetti impollinatori

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Le api del FAI | Guarda l'intervista a Riccardo Mancini

Riccardo Mancini, apicoltore a Villa Della Porta Bozzolo

Per fortuna ci sono anche tante situazioni dove invece le api possono prosperare come nel caso di Villa Della Porta Bozzolo in provincia di Varese, dove è quindi possibile provare a fare un bilancio. Abbiamo dunque chiesto a Riccardo Mancini, nostro storico apicoltore presente anche in altri Beni, di raccontarci la sua esperienza. Mancini ci risponde che ha trovato un’elevata attenzione alla biodiversità nei nostri giardini, dove tutto (pianta, cespuglio, albero) viene scelto e piantumato per creare un ambiente favorevole agli impollinatori, per il loro benessere. Aggiunge anche che tra le tante difficoltà, a volte estreme, generate dai cambiamenti climatici, come piogge intense e periodi siccitosi, l’ultima annata è stata comunque positiva: in questo periodo le api stanno bottinando dai fiori di ciliegio e si attende un ottimo miele di ciliegio, profumato e fruttato, a cui seguirà la fioritura delle robinie con il miele di acacia per poi passare al miele di castagno conseguente alla raccolta dai castagni in fiore.

Un giudizio dunque positivo da parte del nostro apicoltore, una sorta di indicatore di qualità che ci racconta di un territorio florido per le api allevate, ma anche a disposizione per i nostri amici impollinatori.

Purtroppo, questa non è la regola, dato che secondo ISPRA

«Numerose specie impollinatrici sono a rischio di estinzione. Una specie su dieci di api e farfalle europee è minacciata di estinzione e una specie su tre vede la propria popolazione in declino».

Non solo miele…

Grazie al Progetto Api in numerosi Beni del FAI viene prodotto miele di diverse varietà: dal ciliegio al tiglio, dall’acacia al castagno. In occasione della Giornata Mondiale delle Api alcuni Beni offrono ai loro visitatori una degustazione di miele FAI: Villa Necchi Campiglio (Milano), Villa Panza (Varese), Villa Della Porta Bozzolo (Casalzuigno VA), Villa del Balbianello (Tremezzina CO), Castello di Masino (Caravino TO), l’Abbazia di Cerrate (Lecce) e il Castello della Manta (Manta CN) ti aspettano per un assaggio!

Nei nostri negozi non solo potete trovare il miele prodotto nei Beni, ma anche confezioni di semi per fiori amici degli impollinatori.

Crediamo infatti che il modo migliore per celebrare la Giornata Mondiale degli impollinatori sia quello di piantare nel vostro giardino o anche sul vostro balcone un fiore, un semplice gesto di bellezza, ma utile anche per la natura.

Grazie a Edison azienda energetica che affianca il FAI nel suo percorso di sostenibilità, anche attraverso il progetto Road 2 Zero volto alla riduzione dell’impronta carbonica della Fondazione.

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