Parola d'ordine: accessibilità

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Parola d'ordine: accessibilità
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26 luglio 2017

Da novembre 2016 Villa Necchi Campiglio a Milano e Villa e Collezione Panza a Varese sono pienamente accessibili ai visitatori con disabilità intellettiva, grazie al progetto FAI “Bene FAI per tutti”, ideato e realizzato dall'Associazione L'abilità Onlus con la Fondazione De Agostini, grazie al sostegno di JTI.

Ogni individuo ha diritto a prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità” Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, 1948.

Un bene culturale è vivo solo quando è in grado di dialogare e accogliere le persone che lo visitano, senza barriere di accesso o di comprensione. Da sempre consapevole del valore educativo e inclusivo della cultura, il FAI si adopera per rendere i propri beni sempre più vivi e accoglienti, come testimoniato nel punto 3 della propria vision: "La Fondazione intende curare con crescente impegno il rapporto tra i propri luoghi, le persone e le famiglie, delle quali desidera soddisfare bisogni e desideri, molteplici e diversi". Dare una risposta a questa molteplicità di esigenze significa una parola sola: accessibilità. Accessibilità vuol dire abbattere tutte le barriere che limitano o impediscono l'accesso alla cultura, barriere che possono essere fisiche, ma soprattutto sensoriali e cognitive

Da questa esigenza nasce il progetto FAI “Bene FAI per tutti, ideato e realizzato dall'Associazione L'Abilità Onlus con la Fondazione De Agostini, con il prezioso sostegno di JTI, per promuovere l'inclusione sociale e il pieno accesso alla cultura per le persone con disabilità intellettiva attraverso percorsi e materiali specifici.

Villa Necchi Campiglio e Villa e Collezione Panza accessibili

Da novembre 2016 la casa-museo milanese e la villa settecentesca di Varese con la sua collezione di arte contemporanea saranno accessibili ai visitatori con disabilità intellettiva attraverso specifici percorsi di visita delle collezioni permanenti, sviluppati in un'ottica inclusiva. Obiettivo del progetto “Bene FAI per tutti” è fornire strumenti che soddisfino le esigenze dei visitatori con bisogni speciali, permettendo a tutti di vivere Villa Necchi Campiglio e Villa e Collezione Panza in modo piacevole e soddisfacente.

Per entrambe le ville sono stati predisposti percorsi educativi permanenti e dedicati a persone con disabilità cognitiva. Sui siti di entrambi i beni sono scaricabili i materiali realizzati per le visite accessibili. I materiali aiuteranno a preparare e organizzare la visita delle collezioni permanenti e possono anche essere ritirati nelle rispettive biglietterie. In questo modo il visitatore potrà familiarizzare con i diversi luoghi, diminuendo lo stress, la difficoltà di comprensione e aumentando il coinvolgimento emotivo e cognitivo dell'esperienza di visita. I percorsi di visita sono pensati in ottica inclusiva, affinché persone con disabilità e senza possano partecipare insieme alla visita, nell'idea che ciascuno sia portatore di abilità diverse che possono essere valorizzate in un contesto di apprendimento cooperativo. Per Villa e Collezione Panza è stato inoltre realizzato un percorso per le scuole, per gli studenti in visita con la propria classe. I percorsi accessibili faranno parte permanente della proposta di visita di Villa Necchi Campiglio e di Villa e Collezione Panza e nei prossimi anni il progetto “Bene FAI per tutti” sarà esteso anche ad altri beni FAI.

La disabilità intellettiva

Sono oltre 2 milioni in Italia le persone con disabilità intellettive che con le loro famiglie necessitano di sostegno e progetti inclusivi. La persona con disabilità intellettiva presenta un deficit nelle funzioni intellettive come il ragionamento, la soluzione dei problemi, il pensiero astratto e quindi apprende con fatica. Inoltre spesso non raggiunge gli standard di sviluppo socio-culturali per avere una vita indipendente con limitazione nella partecipazione sociale nella scuola, nel lavoro, nella comunità. La disabilità intellettiva e relazionale è una condizione di salute irreversibile e comprende la sindrome di Down, i disturbi dello spettro autistico e le encefalopatie infantili. La disabilità intellettiva si associa frequentemente a malattie psichiatriche, la cui incidenza è superiore di tre-quattro volte rispetto al resto della popolazione.

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