Per una cultura sostenibile

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28 luglio 2016

I lavori presso la Cavallerizza di Milano, ex maneggio militare degli inizi del XX secolo e sede operativa del FAI, si stanno avviano alla conclusione e rappresentano un ulteriore passo in avanti per una migliore gestione dei luoghi di cui la Fondazione si prende cura.

Diminuire drasticamente le emissioni di anidride carbonica non è più un'opzione da valutare ma una necessità: se non si invertirà la rotta le conseguenze saranno sempre più drammatiche, con ripercussioni negative anche sul dissesto idrogeologico oltre che sui fenomeni legati all'innalzamento della temperatura.

Il FAI vuole fare la sua parte nei luoghi di cui si prende cura in tutta Italia attraverso un progetto di sostenibilità ambientale che mira a una riduzione del fabbisogno energetico del 15% entro il 2023 attraverso l'attuazione di modalità di risparmio e di efficientamento degli impianti esistenti e la produzione di energia da fonti rinnovabili, compatibilmente con i vincoli paesaggistici attivi nei beni.

L'intervento di rifacimento dell'impianto di illuminazione dello spazio eventi della Cavallerizza di Milano, reso possibile grazie al contributo di Artemide, si inserisce in questa visione rispondendo contemporaneamente a più obiettivi:

  • garanzia di un'adeguata illuminazione dell'ambiente, sede di eventi, mostre e conferenze, andando incontro all'accordo di valorizzazione congiunta firmato dal FAI e dalla Biblioteca Nazionale Braidense;
  • ottimizzazione dei consumi energetici grazie all'impiego di lampadine al LED che consumano il 90% in meno e durano 30 volte in più rispetto a quelle tradizionali.

Oltre al LED, già sostituito in tutti i beni - nei bookshop, negli uffici e nei locali di servizio - rispettando la qualità dell'illuminazione nelle parti museali, si stanno sperimentando altre soluzioni per diminuire l'impatto ambientale anche degli edifici storici, come la sostituzione delle centrali termiche più datate con impianti di classe energetica superiore: Villa Necchi Campiglio è, infatti, riscaldata tramite una pompa di calore che utilizza l'acqua della falda milanese, mentre a Villa Panza si sta installando una caldaia a condensazione ad alta efficienza. Per una gestione quotidiana più oculata, efficiente e virtuosa il FAI sta, inoltre, mettendo a punto un Protocollo di Sostenibilità Ambientale che condizionerà tutti i prossimi interventi di restauro.

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