01 marzo 2018
Nello specifico sono le api selvatiche (bombi e api solitarie) e mellifere a essere minacciate dalle sostanze neonicotinoidi (clothianidin, imidacloprid, thiamethoxam).
Queste conclusioni sono frutto di un accurato lavoro di analisi e ricerca che, come per le precedenti valutazioni, hanno valutato l’esposizione delle api attraverso tre vie: residui nel polline e nettare di api; deriva della polvere durante la semina / applicazione dei semi trattati; consumo di acqua.
“Nelle conclusioni – ha dichiarato Josè Tarazona, responsabile dell’unità pesticidi dell’EFSA – c’è variabilità dovuta a fattori come le specie di api, l’uso previsto del pesticida e la via di esposizione. Sono stati individuati rischi bassi, ma nel complesso è confermato il rischio per i tre tipi di api oggetto delle nostre valutazioni.”
I risultati sono stati convalidati da esperti di pesticidi degli Stati membri dell’Unione Europea, Paesi che prenderanno in considerazione eventuali modifiche alle attuali restrizioni sull’uso dei neonicotinoidi.