Saline Conti Vecchi: le voci del passato

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Saline Conti Vecchi: le voci del passato
Aziende

31 marzo 2017

Un'industria sostenibile ma anche un'oasi naturale in cui vivono fenicotteri e falchi di mare: le Saline Conti Vecchi a Cagliari sono un luogo di straordinaria bellezza e dal grande valore naturalistico, oggetto di un accordo di valorizzazione firmato a dicembre 2015 tra il FAI e la Ing. Luigi Conti Vecchi, società Syndial Eni.

La partnership con Eni e la Ing. Luigi Conti Vecchi Spa (controllata da Syndial) rappresenta per il FAI la prima esperienza di gestione e valorizzazione sinergica di un bene culturale del tutto speciale. Un sito industriale attualmente produttivo inserito in una cornice naturalistica di grande valore e originale bellezza, rappresentativa del paesaggio e dell'identità storica della Sardegna: una salina.

FAI e Eni-Syndial collaborano per trasformare, a partire dalla prossima primavera, le storiche Saline Conti Vecchi in un bene regolarmente aperto al pubblico, che racconti in maniera coinvolgente e originale la storia e il funzionamento di una delle saline più longeve della Sardegna, oltre ad offrirne la visita guidata, tra vasche di sale e una straordinaria varietà di specie animali e vegetali che variano al susseguirsi delle stagioni.

Il progetto del FAI, di cui i lavori sono attualmente in corso, prevede la riqualificazione degli edifici storici, all'interno dei quali saranno organizzati spazi per l'accoglienza del pubblico, per il racconto, per l'approfondimento - attraverso documenti d'archivio curiosi e inediti - e per la didattica, rivolta in particolare ai bambini e alle scuole. Gli edifici affidati al FAI saranno restaurati e riportati alle originarie funzioni, corredati di macchinari, oggetti e arredi storici - tutti recuperati, ordinati e archiviati -, che permetteranno di toccare con mano come si svolgeva la vita della salina nella prima metà del Novecento, tra uffici, officine e laboratori, in un fervere di attività produttive. La visita degli edifici consentirà al pubblico di conoscere il luogo, che poi visiterà lungo percorsi guidati immersi nella natura, ma con uno sguardo costante alla produzione che spicca nel panorama della salina, dominato dalle candide montagne di sale visibili fin da lontano e sullo sfondo dell'orizzonte e del mare.

Per la definizione del progetto di valorizzazione delle Saline Conti Vecchi e per raccontare al visitatore la storia di questo luogo, il FAI si è avvalso della collaborazione di diverse professionalità, tra cui esperti e studiosi locali che hanno contribuito ad approfondire la conoscenza del luogo. Fondamentale è stato il contributo degli stessi lavoratori della salina, quelli storici e quelli attuali, che ancora oggi detengono una sapienza unica e praticano un mestiere insolito: trarre il frutto dagli elementi della natura - mare, vento e sole - trattati con ingegno e rispetto, coltivare il sale come “contadini di mare”. Per raccontare il lato “umano” delle Saline, che ospitarono come tanti impianti industriali di primo Novecento vere e proprie comunità di uomini, donne e bambini che vivevano nell'attiguo villaggio, sono stati raccolti anche ricordi e documenti privati, di chi ha vissuto in questi stessi luoghi e ancora ne ricorda l'aspetto, l'atmosfera e il sapore: dagli eredi Conti Vecchi agli anziani salinieri, ai loro figli ancora oggi dipendenti della salina, legati a questo luogo di lavoro, ma anche di vita e di affettuosa memoria.

Grazie a tutte queste collaborazioni e a ripetuti sopralluoghi, indagini e studi sulla natura e la storia del sito e del suo contesto, si è giunti così a definire un racconto, che si avvale di un corposo apparato di immagini storiche, un vero e proprio “patrimonio visivo” delle Saline Conti Vecchi, con squarci sulla Sardegna tutta, e che consiste di fotografie e video inediti, raccolti presso biblioteche, archivi storici e presso privati cittadini, che hanno voluto mettere in comune le testimonianze e le memorie personali di un luogo radicato nella storia e nell'identità della città di Cagliari. Si sono aggiunte a questo patrimonio storico riprese video e fotografiche realizzate ex-novo, anche grazie all'impiego di un drone, che ha sorvolato i bacini evaporanti e le vasche salanti, per documentare da un punto di vista nuovo il ciclo produttivo del sale.

Quello del sale è un viaggio entusiasmante, che segue il ritmo delle stagioni da quasi cent'anni: un lavoro che l'uomo e la natura portano avanti dal 1919 in perfetta sinergia, a testimoniare come in questa attività produttiva si realizzi il massimo della sostenibilità ambientale applicata ad un processo industriale tuttora efficiente e sofisticato fondato su fonti ed energie rinnovabili. Il FAI e Eni-Syndial offriranno al pubblico un'esperienza unica, che parte dal racconto del passato, da un'idea industriale illuminata e lungimirante, per approdare alla modernità e al futuro, cercando l'armonia con la natura e con l'ambiente.

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