Dal Patto per l’Acqua verso il Libro Blu

Dal Patto per l’Acqua verso il Libro Blu

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Dal Patto per l’Acqua verso il Libro Blu
#salvalacqua

20 febbraio 2020

Lo scorso 7 febbraio il Tavolo del Patto per l’Acqua si è riunito al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per discutere la prima bozza del Libro Blu con il quale si intende sostenere la redazione di una Strategia Nazionale per l’Acqua.

Il FAI ha avviato da tempo una campagna sull’acqua, denominata #salvalacqua, basata sull’esperienza maturata nei nostri Beni nel cui restauro, recupero e gestione ci siamo posti l’obiettivo di raggiungere un’elevata efficienza nella gestione del ciclo idrico, sia con nuovi impianti di alta tecnologia sia attraverso il recupero di sistemi storici tradizionali, i cosiddetti traditional knowledge.

Nella campagna #salvalacqua il FAI ha posto in evidenza la necessità per il Paese di dotarsi di una Strategia Nazionale per l’Acqua basata sul risparmio, il recupero e il riuso della risorsa. Una strategia innovativa che faccia uscire il Paese da una situazione di ordinaria e crescente emergenza, verso un modello di gestione più resiliente, efficiente e sostenibile. Un modello già oggi possibile nell’ottica di un’economia circolare.

Per dare forza a questa richiesta occorre un nuovo accordo sociale ed economico per l’acqua, un blue deal per il quale il FAI si è fatto promotore, chiamando intorno a uno stesso tavolo i principali attori del sistema: dagli enti di ricerca ai gestori delle reti, dai consorzi di bonifica agli agricoltori, dalle amministrazioni pubbliche alle imprese. Ne è nato un Patto per l’acqua fatto non solo di principi, ma anche di una serie di proposte concrete a vari livelli, il risultato della ricerca dei punti comuni tra i diversi attori e la loro rielaborazione.

Il Patto per l’acqua è stato presentato a Roma il 30 novembre del 2018. Ma il percorso del Tavolo continua con un nuovo obiettivo: la scrittura di un libro bianco che possa essere di supporto alla costruzione della Strategia Nazionale per l’Acqua.

Lo scorso 7 febbraio il Tavolo si è riunito a Roma, ospitato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare nella prestigiosa Sala Santoloci per discutere la prima bozza di questo documento comune, che abbiamo chiamato il Libro Blu.

«Il Patto per l’acqua sottolinea il valore e la necessità di questo Tavolo. Nel Patto ci sono elementi importanti e fondamentali per valorizzare una risorsa preziosa come l’acqua, bene rinnovabile ma non infinito e quindi da tutelare.»

Così ha aperto i lavori del Tavolo Tullio Berlenghi, Capo Segreteria Tecnica del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Il Libro Blu si aprirà con un’analisi delle disponibilità delle risorse idriche in Italia e una mappa dei consumi e dei fabbisogni idrici. Saranno poi discusse le ricadute economiche delle politiche di efficientamento idrico attraverso il risparmio, il riciclo e il riuso - con ampio spazio dedicato alle tecnologie e all’innovazione del water management. Nella seconda parte del Libro Blu verranno tracciate le priorità della Strategia Nazionale dell’Acqua, delineando un quadro degli strumenti di incentivazione necessari e coerenti per sostenerla e realizzarla. Il prodotto finale sarà la sintesi della visione e delle istanze di tutti gli aderenti al Patto. L’educazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica per potenziare un’informazione corretta e trasparente sull’acqua, sulla sua disponibilità, sul consumo corretto ed efficiente della risorsa, sulle attività dei depuratori ecc. è un obiettivo trasversale del Libro Blu.

La prima bozza del Libro Blu, oggetto della discussione del Tavolo del 7 febbraio, è stata curata dai partner scientifici del Patto per l’acqua: Davide Chiaroni del Politecnico di Milano - Energy & Strategy Group; Vito Felice Uricchio del CNR-IRSA e Marco Marcatili di Nomisma.

Al Tavolo sono stati invitati a partecipare oltre ai partner scientifici tutti gli aderenti al Patto per l’acqua: AIAPP, ANBI, ANCI, ANIE, ANIMA Confindustria, ASVIS, Coldiretti, Confcooperative, Federbim, Comuni Virtuosi, CSI-ANIE, Istituto Superiore di Sanità, Kyoto Club, Legambiente, LIPU, Touring Club Italiano, Utilitalia e WWF Italia. La partecipazione è stata estesa anche a Confindustria e a UIL Bonifiche.

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