Martedì 6 ottobre 2020 il filosofo e accademico Salvatore Veca, nato a Roma il 31 ottobre 1943, è stato eletto Presidente del Comitato dei Garanti, succedendo a Giulia Maria Crespi, scomparsa a luglio.

Il Presidente Andrea Carandini saluta con gioia l’elezione di Salvatore Veca a Presidente del Comitato dei Garanti:

«Trovo entusiasmante poter avere al fianco del FAI un uomo di pensiero, un grande pensatore con il quale in passato ho dialogato a distanza sull’opera di Isaiah Berlin. È una nomina di grande spessore ed enorme prestigio per la Fondazione. Mi allieta che una competenza filosofica di prim’ordine possa arricchire la nostra esperienza».

Il Comitato dei Garanti viene istituito nel 2010, in coincidenza con il primo cambio di Presidenza deciso dalla fondatrice Giulia Maria Crespi con la funzione principale di salvaguardare i valori che hanno ispirato la nascita della Fondazione e di vigilare sulla coerenza fra questi valori e l’attività concretamente svolta. Si è ritenuto infatti che, a differenza di altre istituzioni che operano in campi più aperti all’innovazione, per il FAI la fedeltà ai valori di ispirazione originaria sia condizione essenziale da preservare, sia pure ovviamente aggiornando e migliorando le modalità operative di perseguimento degli scopi statutari. In questo senso il Comitato dei Garanti vigila sulla attività degli altri organi istituzionali, sia attraverso pareri sulle nomine dei nuovi Consiglieri e sulle cariche di rappresentanza della Fondazione, sia esprimendo pareri non vincolanti sulle materie e questioni che il Consiglio di Amministrazione gli sottopone. Per assicurare l’indipendenza dell’organo si è previsto che la carica di Garante sia incompatibile con ogni partecipazione ad altri organi statutari.

Il Presidente del Comitato dei Garanti è nominato dal Comitato dei Garanti stesso tra i suoi componenti, a maggioranza assoluta. Oltre all’elezione di Salvatore Veca a Presidente di tale organo, anche Bona Frescobaldi diventa membro del Comitato dei Garanti.

I Garanti sono scelti tra coloro che si siano distinti per competenza ed esperienza nei campi e per le attività della tutela, promozione e valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico e della tutela e valorizzazione della natura e dell’ambiente; e, in generale, promozione della cultura e dell’arte; per competenza ed esperienza nei campi e per le attività della medicina, sanità, ricerca scientifica, studi storici, letterari ed umanistici; per competenza ed esperienza in campo accademico, nonché nelle professioni.

Salvatore Veca, nel commentare la sua nomina, sottolinea:

«Ho sempre considerato il FAI uno degli esempi più luminosi di civismo. Il FAI fin dalla nascita ha posto la questione ambientale al centro della sua agenda. Quando parlo di questione ambientale mi riferisco a un ambientalismo nel senso più ampio del termine: sociale, culturale e naturale. Per questo sono molto onorato, ma allo stesso tempo provo tremore all’idea di succedere a una figura speciale quale quella di Giulia Maria Crespi».