"Sant'Andrea Immersive Experience": la Basilica multimediale

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"Sant'Andrea Immersive Experience": la Basilica multimediale
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01 ottobre 2018

Verrà presentato al pubblico giovedì 4 ottobre “Sant’Andrea Immersive Experience”, l’innovativo sistema integrato volto alla valorizzazione della Basilica di Sant’Andrea a Vercelli: una guida virtuale combinata con un sistema di pannelli didattici e un sito web sviluppato secondo la “tecnologia immersiva”, per accompagnare il visitatore in un percorso conoscitivo interattivo del monumento, uno dei primissimi esempi di gotico in Italia.

La realizzazione di questo progetto è stata resa possibile grazie a I Luoghi del Cuore, il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare promosso dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Nel 2014, infatti, il Bene aveva ricevuto oltre 15.500 voti: una mobilitazione appassionata da parte dei cittadini, guidata dal Comitato Vercelli per il Sant’Andrea e sostenuta dalla Delegazione FAI di Vercelli. Grazie a questo importante risultato FAI e Intesa Sanpaolo hanno stanziato un contributo di 12.400 euro a favore della Basilica per un progetto di valorizzazione del monumento dal punto di vista storico, artistico e culturale, realizzato, con la collaborazione del Comune di Vercelli, dalla Carraro Multimedia SRL sotto la direzione del Segretariato regionale per il Piemonte del MiBACT e della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Biella-Novara-Verbano Cusio Ossola-Vercelli e con il supporto scientifico del prof. Saverio Lomartire del dipartimento di Studi umanistici dell’Università del Piemonte Orientale.

Grazie a “Sant’Andrea Immersive Experience” si è potuto quindi rimediare all’assenza di strumenti finalizzati alla conoscenza e all’approfondimento della storia del complesso architettonico e dei suoi aspetti principali; il nuovo sistema di guida multimediale è dedicato non soltanto ai visitatori quotidiani, ma ha anche l’obiettivo di incentivarne la fruizione puntando a rendere unica e coinvolgente l’esperienza di visita.

“Ci separano ormai pochi mesi dal 2019 - commenta l'Assessore alla cultura Daniela Mortara - quando celebreremo gli 800 anni della presenza dell'abbazia a Vercelli. Uso il termine "presenza" non a caso perché le mura del Sant'Andrea accompagnano la vita della Città, la caratterizzano, la impreziosiscono, al ritorno da un viaggio ci riaccolgono "a casa". Questo progetto, di cui siamo riconoscenti al FAI e a tutte le realtà che l'hanno favorito, costituisce l'abbrivio alla serie di eventi che accompagneranno le celebrazioni e resterà come regalo per i Vercellesi e per tutti coloro che con noi vorranno godere della preziosità architettonica e del fascino dell'abbazia.”

Così Paoletta Picco, Capo Delegazione FAI Vercelli: “E' bello pensare che non sia casuale il fatto che la presentazione del progetto multimediale di comunicazione dell'abbazia di Sant'Andrea sia presentato a pochi mesi dalla data in cui si festeggeranno gli ottocento anni di posa della prima pietra del cantiere. Nel ringraziare chi mi ha preceduto in veste di capo delegazione (l'arch. Maria Bice Sartoris - ndr) e i tanti iscritti FAI di Vercelli e provincia che hanno avviato e curato la raccolta di firme a sostegno della candidatura, auspico che il lavoro della ditta Carraro sia un tramite moderno ed efficace per l'ulteriore valorizzazione di un bene che connota Vercelli sin dal Medioevo”

All’inaugurazione del 4 settembre farà seguito una giornata di presentazione al pubblico, arricchita da speciali visite guidate: sabato 6 ottobre, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18, i volontari della Delegazione FAI di Vercelli introdurranno i visitatori alla scoperta della Basilica, in segno di “riappropriazione” da parte della cittadinanza del patrimonio culturale civico che il monumento rappresenta.

Sant’Andrea Immersive Experience

Il sistema di guida multimediale si avvale di una tecnologia d’avanguardia, in grado di offrire al pubblico un percorso conoscitivo innovativo e appassionante. Attraverso un sistema basato sulla microgeolocalizzazione, il visitatore dotato di smartphone o tablet, muovendosi all’interno della basilica, può visualizzare immagini, video, testi che approfondiscono la storia del monumento: per ricevere le informazioni non si dovrà fare altro se non muoversi nello spazio del bene, secondo un proprio itinerario e scegliendo diverse modalità di fruizione e diversi livelli di approfondimento. A supporto della tecnologia multimediale e per il visitatore più “tradizionale” sono anche a pannelli informativi nei punti più significativi del percorso di visita.

L’intervento di valorizzazione vuole anche rappresentare uno stimolo alla continuazione del programma di restauri di cui la Basilica necessita, anche sotto il profilo strutturale.

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La Basilica di Sant'Andrea

La basilica, costruita tra il 1219 e il 1227 per volere del cardinale Guala Bicchieri, legato pontificio presso la corte inglese e all’epoca figura tra le più importanti di Vercelli, ha grande rilevanza dal punto di vista architettonico, essendo tra i primissimi esempi di gotico in Italia. In essa si fondono in modo esemplare la tradizione romanica ed i nuovi influssi del gotico europeo. La facciata si caratterizza per un delicato equilibrio cromatico - tra pietra verde, il rosso del cotto e il bianco dell’intonaco - mentre la forma mostra il debito stilistico verso l'architettura romanica di area lombardo-emiliana. Si segnalano, sempre in facciata, due gruppi scultorei attribuibili a Benedetto Antelami o più verosimilmente, a maestri seguaci dell'Antelami, provenienti dal cantiere del battistero di Parma. Una schietta impronta gotica caratterizza l'interno della basilica, con le sue tre navate, il transetto, l'alto tiburio ed il coro: il complesso si presenta piuttosto spoglio di elementi decorativi che non siano le sottolineature cromatiche della slanciata tensione gotica degli archi e delle volte. Di particolare interesse sono anche gli stalli lignei del coro, realizzati dall'ebanista cremonese Paolo Sacca a partire dal 1511.

Attualmente la basilica è transennata in alcune sue parti a causa del distacco di materiale dalle facciate e dal campanile, presenta inoltre una vistosa crepa nel tiburio. Gli ultimi interventi di restauro risalgono a metà degli anni Novanta, altri si sono resi necessari in questi anni.

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