Un nuovo dono per Villa Necchi Campiglio

Un nuovo dono per Villa Necchi Campiglio

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Un nuovo dono per Villa Necchi Campiglio
Villa Necchi Campiglio

24 novembre 2017

I due figli dell’architetto Guglielmo Ulrich, Giancorrado e Giacinta Ulrich, hanno donato al FAI dieci disegni e cinque foto storiche di arredi disegnati dal padre tra il 1935 e il 1936 per Villa Necchi Campiglio. La donazione è in ricordo di Luca Scacchetti, allievo di Ulrich e amico di famiglia, che si è lungamente occupato del riordino dell’archivio del maestro, del quale ha curato la monografia uscita nel 2009 per i tipi di Motta.

Curato dall’architetto Piero Castellini, nipote di Portaluppi, l’allestimento dei disegni ha previsto la realizzazione di raffinate cornici in pergamena e la collocazione dei pezzi nella sala centrale del seminterrato della villa, in stretto dialogo con una serie di disegni di Tomaso Buzzi provenienti dalla Collezione Pieri.

Allievo di Portaluppi e amico dei Necchi Campiglio, Guglielmo Ulrich disegna tra il 1935 e il 1936 numerosi arredi per le sale della villa, tra cui tavolini, sedie, poltrone, tavoli da muro e divani, soprattutto per la veranda e il salone. Dell’architetto resta oggi in villa il gruppo di tre tavoli da gioco in mogano e ottone con relative sedie in camoscio verde tuttora esposti in biblioteca e nel seminterrato. Sempre per la Villa di via Mozart, Ulrich progetta inoltre l’intero arredo del seminterrato, destinato in origine a salottino, sala proiezione e palestra.

Villa Necchi Campiglio (MI)
Villa Necchi Campiglio (MI)
Villa Necchi Campiglio (MI)
Villa Necchi Campiglio (MI)

Allievo di Achille Funi a Brera, Ulrich ha realizzato, nel corso della sua carriera, una produzione grafica considerevole, tuttora conservata integralmente presso l’archivio dell’architetto. Da qui provengono anche i dieci disegni all’acquarello della donazione al FAI: risalenti al 1934-1936, erano stati ordinatamente inventariati dall’architetto già in origine, insieme al resto dei pezzi. Realizzati con mano sicura e leggera su cartoncino di 27 x 19 cm, i disegni assolvevano alla funzione oggi assunta dai rendering: illustravano con chiarezza ai clienti intere sale o singoli pezzi, ideati sempre in esemplari unici. Solo un altro nucleo di disegni ha lasciato la sede originale: si tratta di una selezione di venti esemplari che gli eredi hanno donato al Metropolitan Museum of Art di New York nel 1989.

La donazione include anche un gruppo di cinque fotografie d’epoca. Le immagini illustrano non solo l’aspetto di alcuni degli arredi realizzati, ma inquadrano a volte anche brevi scorci dell’ambiente in cui i pezzi erano collocati. Il ruolo di queste foto è pertanto decisivo per documentare alcune sale della casa intorno al 1935 e scoprire così dettagli prima sconosciuti, come l’elegante pavimento in linoleum del seminterrato, successivamente sostituito. Le stampe verranno acquisite, adeguatamente conservate nell’archivio storico della Fondazione e messe a disposizione degli studiosi anche in versione digitale

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