Una libreria non è solo una libreria: il legato di Renata Franceschi

Una libreria non è solo una libreria: il legato di Renata Franceschi

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Una libreria non è solo una libreria: il legato di Renata Franceschi
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14 dicembre 2023

Grazie a un generoso lascito testamentario il FAI è diventato proprietario a Rimini di un immobile che oggi è adibito a libreria. Secondo le disposizioni, quel “luogo di accesso alla cultura” dovrà rimanere tale per i prossimi quindici anni, perché… una libreria non è solo una libreria!

In una piazza di Rimini si affaccia una libreria. Non possiamo dirvi dove e quale per non fare pubblicità, ma quel locale è oggi un luogo di cultura molto frequentato di cui il FAI è diventato proprietario, grazie a un generoso lascito testamentario da parte di Renata Franceschi.

Le parole del suo testamento rivelano quanto la signora Franceschi fosse una persona aperta e generosa (ha parole positive per tutti i parenti) e in particolare quanto ponesse fiducia nella nostra Fondazione perché la missione del FAI incarna proprio i valori nei quali ha creduto per tutta la sua vita:

«In riferimento al mio amore per l’arte antica e per la bellezza dell’ambiente, ho deciso di coadiuvare nel loro lavoro le persone che si adoperano per la conservazione delle opere d’arte e per la salvaguardia dell’ambiente fornendo loro un gettito continuo di denaro. A questo scopo lego in favore del FAI, di cui da tempo sono socia, il mio negozio di Rimini…».

Il testamento continua con le disposizioni: l’immobile per almeno quindici anni dovrà mantenere il carattere culturale che lo contraddistingue oggi, quindi dovrà mantenere la connotazione di libreria o comunque trattare articoli sempre inerenti alla sfera culturale:

«Questo perché il locale rimanga il più possibile aperto al pubblico, illuminato e capace di dare vita alla piazza su cui si affaccia».

Chi era Renata Franceschi

Renata Franceschi è nata a Rimini nel 1927 e nella città affacciata sull’Adriatico ha vissuto una lunga vita, fino alla sua scomparsa avvenuta qualche mese fa.

Sposata con Luigi Dolci, imprenditore e amico di Federico Fellini, ha sempre lavorato con il marito nell’attività di famiglia. Costretta all’immobilità negli ultimi anni di vita, tuttavia non ha mai perso una certa serenità di fondo e l’assoluta lucidità di pensiero.

«Era una bella donna, molto amata», ricorda la nipote, sua esecutrice testamentaria, mentre ci mostra una fotografia incorniciata, «e portata sempre in palmo di mano dal marito, come si vede in questo scatto, vede? Zio Luigi è tre passi indietro a lei!»

«Ha sempre amato la sua città», continua la nipote, «e i suoi interessi culturali l’hanno avvicinata al FAI, era iscritta e partecipava alle attività della Delegazione di Rimini».

Nell’atto testamentario, infatti, usa parole esplicite che raccontano il suo amore per l’arte e la natura e adopera anche espressioni di grande fiducia verso l’opera della Fondazione:

«Il FAI è un Ente con una conduzione a livello nazionale, con notevoli capacità organizzative ed offre continuità di impegno e serietà nella gestione dei redditi e lasciti».


La Fondazione è dunque una realtà molto conosciuta e apprezzata anche in Emilia-Romagna e grazie alla fiducia riposta in noi da Renata Franceschi, anche Rimini potrà continuare ad avere un luogo di accesso alla cultura, perché, come scriveva Isaac Asimov, una libreria non è solo una libreria…

«Una libreria non è solo una libreria. Si tratta di una nave spaziale che ti porterà fino agli estremi confini dell’universo, una macchina del tempo che ti porterà in un lontano passato e in un futuro lontano, un insegnante che ne sa più di ogni essere umano, un amico che ti divertirà e consolerà – e soprattutto, un ponte, per una vita migliore e più felice e più utile».
La generosità è l’eredità più grande

Ricordarsi del FAI nel testamento con un lascito è una scelta d’amore che l’arte e la natura non dimenticheranno mai.

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