VIA: lettera al ministro Galletti

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VIA: lettera al ministro Galletti
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13 aprile 2017

L'Unione Europea spinge gli Stati membri a rendere più trasparente il loro procedimento di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), migliorando la qualità delle informazioni a cui ha accesso il cittadino e facendo diventare quindi effettiva la sua partecipazione, ma la recente procedura - messa in atto dal Governo italiano per recepire le indicazioni - va nella direzione opposta. Il FAI, insieme alle principali associazioni di tutela ambientale, chiede ora al Ministro Galletti una profonda revisione dello schema di Decreto Legislativo che introdurrà nel nostro ordinamento le modifiche.

Lo schema di legge presentato non favorisce, infatti, la partecipazione del pubblico ma anzi la rende più difficile e l'intero procedimento risulta più confuso e approssimativo.

Uno degli aspetti più critici dell'intero dispositivo risiede nella scelta di consentire di effettuare la VIA non sul progetto definitivo - come la normativa in vigore prevede - ma sul progetto di fattibilità, e cioè su un progetto preliminare. Il progetto di fattibilità non ha, infatti, la definizione progettuale e la descrizione degli impatti che ha un progetto definitivo: in questo modo si sottraggono informazioni al pubblico interessato a valutare le ricadute delle opere sul territorio e ai soggetti che devono valutarne la sostenibilità ambientale.

Inoltre l'amministrazione pubblica con la VIA è tenuta ad esprimersi rilasciando un'autorizzazione su un'opera che, essendo definita solo nei termini generali, potrà subire importanti modifiche e quindi comportare impatti diversi: un aspetto fondamentale che può determinare un rilevante incremento dei costi dell'opera, oltre a un problema di adeguamento delle misure di compensazione e mitigazione previste dalla VIA che rischiano di diventare inadeguate.

A fronte di queste forti criticità il FAI, insieme alle principali associazioni di tutela ambientale, chiede al ministro Galletti un ripensamento dello schema di legge più coerente con gli obiettivi indicati dalla Direttiva europea.

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