Villa e Collezione Panza: il 12 settembre di 20 anni fa l’inaugurazione

Villa e Collezione Panza: il 12 settembre di 20 anni fa l’inaugurazione

Condividi
Villa e Collezione Panza: il 12 settembre di 20 anni fa l’inaugurazione
In primo piano

11 settembre 2020

Il 12 settembre 2000 il FAI inaugurava Villa e Collezione Panza, donata alla Fondazione da Giuseppe e Giovanna Panza di Biumo nel 1996.

Villa Menafoglio Litta Panza è la casa di famiglia di Giuseppe Panza di Biumo, uno dei più celebri, geniali e raffinati collezionisti al mondo d’arte contemporanea, in particolare americana, dove la ricca e originalissima raccolta d’arte è allestita in armonioso dialogo con l’architettura della villa e la natura che la circonda.

Il 12 settembre 2000, alla presenza dell’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e dopo un attento restauro, il FAI apriva ufficialmente al pubblico le porte di Villa e Collezione Panza.

Loading
“Nell’ormai lontano 1996, ho firmato con grande emozione l’atto di donazione al FAI della Villa di Varese e della Collezione d’Arte. È stato un momento che ha trasformato la mia vita: la conclusione di una esistenza dedicata all’arte. In queste stanze sono passate le opere scelte durante 44 anni di attività. […] La notorietà internazionale degli artisti, arrivata dopo molto tempo da quando furono acquistati, mi ha reso cosciente di una nuova realtà: quello che avevo fatto non era più mio ma apparteneva, idealmente, anche agli altri. […] Per questo sono grato al FAI che rende possibile questa trasformazione dal privato al pubblico per una funzione permanente”. Giuseppe Panza di Biumo, per l’apertura al pubblico del 2000

Giuseppe Panza di Biumo

Dalla metà degli anni Cinquanta, Giuseppe Panza di Biumo (1923-2010) inizia ad acquistare opere d’arte contemporanea americana, dando vita a una collezione destinata a diventare una delle più importanti del XX secolo e contribuendo a far conoscere e a sostenere artisti, allora ignoti al grande pubblico, che, in seguito, sono diventati protagonisti dell’arte internazionale del Novecento: Marc Rothko, Franz Kline e Robert Rauschenberg, tra i massimi esponenti dell’Espressionismo astratto, e, poi, Dan Flavin per l’arte Minimal, Robert Irwin e James Turrell per l’Arte Ambientale, solo per citarne alcuni.

La storica collezione Panza conta circa duemilacinquecento opere, oggi custodite in alcuni dei maggiori musei del mondo, dal MOCA di Los Angeles al Guggenheim di New York.

Duecento di queste si trovano a Villa e Collezione Panza: sono rimaste nella sua casa privata – luogo di amore e laboratorio di sperimentazione – allestite esattamente come il collezionista aveva pensato, voluto, e stabilito per testamento.

«Considero Villa Panza un luogo che rappresenta il cuore della cultura europea e al tempo stesso, grazie alla collezione Panza, l’unione tra l’Europa e l’America nella sua piena espressione.»
Wim Wenders, America, 2015

Tra gli artisti rappresentati spiccano i nomi dei già citati Dan Flavin, Robert Irwin e James Turrell, cui si aggiungono Maria Nordman, Phil Sims, Max Cole, Ford Beckman, Ruth Ann Fredenthal… alcuni di questi sono chiamati a realizzare opere site-specific cioè appositamente pensate per gli spazi della Villa.

Nella casa e nella raccolta del collezionista, alle opere d’arte americana si affiancano le sculture di arte africana e precolombiana e i preziosi arredi storici: ne risulta una composizione originalissima, frutto della ricerca di Giuseppe Panza, del suo intuito geniale e del suo gusto raffinato.

Loading

Villa Panza - Un'idea Assoluta. Giuseppe Panza di Biumo, la ricerca, la collezione

Nel febbraio 2020 il FAI ha concepito il progetto espositivo “Villa Panza – Un’idea assoluta. Giuseppe Panza di Biumo, la ricerca, la collezione”: la raccolta di Giuseppe Panza è stata riallestita in modo integrale per festeggiare il ventennale dell’apertura al pubblico della Villa e riflettere sulla figura del collezionista che ha lasciato al FAI questa preziosa eredità e di cui, peraltro, nel 2020 ricorrono i dieci anni dalla morte.

«Giuseppe conosceva quello che comprava. La sua passione per l’arte contemporanea era viscerale, perché questo tipo di arte guarda avanti e lui voleva capire il futuro.
La collezione permanente rappresenta in tutto per tutto quello che lui era». Giovanna Panza di Biumo, per l’inaugurazione dell’allestimento “Un’idea assoluta”, 2020

“Villa Panza. Un’idea assoluta” celebra, quindi, la ricerca collezionistica di Giuseppe Panza e l’allestimento da lui stesso concepito per l’apertura della Villa al pubblico nel 2000, che lega le opere d’arte agli ambienti che le ospitano, e ancora oggi mantenuto.
Il progetto “Un’idea assoluta” restituisce infatti all’allestimento originario tutti gli spazi che il collezionista ad esso aveva dedicato e che negli anni sono stati modificati per ospitare le importanti mostre temporanee curate dal FAI.

Villa e Collezione Panza: 2000-2020

Da vent’anni il FAI conserva, valorizza e gestisce Villa Panza, oggi Museo riconosciuto da Regione Lombardia e centro di grande attività e vivacità culturale.

Il FAI ha ereditato da Giuseppe Panza anche lo spirito della sua ricerca, che cerca di proseguire attraverso mostre temporanee e progetti espositivi che negli ultimi vent’anni hanno arricchito la collezione con nuove acquisizioni.

Negli ultimi venti anni, infatti, il FAI ha coinvolto in importanti progetti espositivi artisti internazionali già intercettati da Giuseppe Panza o assimilabili ai suoi interessi per sensibilità, tematiche e visioni, che hanno stabilito con la Villa e la sua collezione un dialogo profondo e che hanno contribuito con le loro opere – acquisite al termine delle mostre – ad arricchirne il patrimonio: da James Turrell e Robert Irwin, protagonisti dell’Arte ambientale, a Christiane Löhr, che realizza raffinate installazioni con materiali organici, a Bob Verschueren a Peter Randall-Page, che riflettono su geometria e natura, a Meg Webster, artista che si rifà sia alla Land Art sia al Minimalismo; dal regista cinematografico Wim Wenders al regista visuale d’avanguardia e performer Robert Wilson, fino a Sean Scully e alla sua ricerca su luce e colore.

«Una collezione non è un semplice assembramento di opere; essa propone esperienze da vivere e condividere. Collezionare per me non significa solo possedere, è un modo d’essere, un’attitudine filosofica che riguarda la mia ricerca di pienezza che desidererei condividere.»

Giuseppe Panza di Biumo, da un’intervista rilasciata a Philippe Ungar insieme alla moglie Giovanna tra il 2007 e il 2009 che costituisce il loro testamento spirituale. L’intervista è stata riversata in un libro edito nel 2011.

Loading

News correlate

Registrati alla newsletter
Accedi alle informazioni per te più interessanti, a quelle inerenti i luoghi più vicini e gli eventi organizzati
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te