XXVIII Convegno Nazionale FAI. La sessione delle Delegazioni

XXVIII Convegno Nazionale FAI. La sessione delle Delegazioni

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XXVIII Convegno Nazionale FAI. La sessione delle Delegazioni
Dal territorio

01 marzo 2024

Domenica 25 febbraio 2024 ha avuto luogo la seconda giornata del Convegno Nazionale “Curiamo il patrimonio, raccontandolo”. La sessione plenaria dedicata alla Rete Territoriale ha rappresentato un momento fondamentale attraverso lo scambio di esperienze delle Delegazioni e dei Gruppi FAI.

Domenica 25 febbraio 2024 ha avuto luogo la seconda giornata del XXVIII Convegno Nazionale dei Delegati e dei Volontari FAI, dal titolo Curiamo il patrimonio, raccontandolo, quest’anno ospitato a Napoli nella suggestiva cornice del Teatro Bellini. Ancora una volta la sessione plenaria dedicata alla Rete Territoriale ha rappresentato un momento fondamentale del Convegno, con lo scambio di esperienze e di contenuti da parte dei Delegati e la possibilità di ascoltare anche i vertici della Fondazione.

Dopo la performance dei giovani della Scuola della canzone classica napoletana – Progetto Tornaccantà, che ha scaldato l’atmosfera, hanno aperto la sessione i saluti e i ringraziamenti dei padroni di casa, Michele Pontecorvo Ricciardi, Presidente FAI Campania e Francesco Carignani di Novoli, Capo Delegazione FAI di Napoli.

A seguire, cinque testimonianze della Rete territoriale legate alle attività principali di Gruppi e Delegazioni: dalla Campania buone pratiche di gestione e formazione dei volontari, dal Trentino Alto Adige uno spunto per le Giornate FAI: archeologia industriale e innovazione protagoniste a Trento e Bolzano; dalla Calabria un racconto dell’importanza della continuità tra il progetto Apprendisti Ciceroni e il FAI Giovani, da Roma l’esperienza FAI Ponte tra culture e dalla Puglia il progetto I Luoghi del Cuore.

Campania

Stessa Delegazione, due esperienze di coordinamento diverse. Da un lato, il Gruppo FAI Giovani di Napoli, che raccoglie al suo interno i volontari provenienti dalla più popolosa area metropolitana del Mezzogiorno; dall’altro, il Gruppo FAI Vesuvio, che estende il suo raggio di azione su un territorio costituito da decine di comuni e caratterizzato da un patrimonio artistico e naturale noto in tutto il mondo.

Il Gruppo FAI Giovani ha definito la propria strategia operativa, concentrandosi su due fronti: quello interno, consolidando i rapporti orizzontali tra i volontari e alimentando una sinergia di gruppo, mediante la suddivisione e condivisione dei compiti tra più persone; e quello esterno, puntando a disegnare un percorso formativo ribattezzato la “Journey del volontario”, dove gli incontri di formazione e gli eventi locali sono considerati al pari di tappe fondamentali per la sensibilizzazione e per il coinvolgimento dei nuovi candidati.

Nondimeno, il giovane Gruppo FAI Vesuvio in pochi anni si è distinto sul proprio territorio per l’accentuata capacità di realizzare eventi, di coinvolgere la cittadinanza e dialogare con le istituzioni, di fidelizzare gli iscritti e i volontari. Grazie agli open day e la creazione di Punti FAI, il Gruppo è riuscito a trovare nei volontari un sostegno preziosissimo per diffondere i valori della Fondazione. Ad oggi conta 173 volontari di diversi comuni, 7 dei quali iscritti al FAI.

Martina Starita, Delegata Coordinamento Volontari FAI Napoli – Sara Perna, Delegata Raccolta Fondi FAI Napoli – Olga Arenga, Volontaria Gruppo FAI Vesuvio

Trentino e Alto Adige

La scelta dell’apertura del complesso dell’ex Manifattura Tabacchi di Rovereto per le Giornate FAI d’Autunno 2023 unisce le due anime del FAI, quella storico-culturale, per il significato che la fabbrica ha avuto per il luogo in cui si trova nei suoi 150 anni di attività, e quella ambientale, per l’attenzione alla sostenibilità posta durante la sua ristrutturazione e motore del suo presente. I due percorsi di visita hanno consentito al pubblico di dipanare il filo della storia dall’apertura della Manifattura nel corso dell’800, sino alla dismissione all’inizio del nuovo millennio, per poi conoscere i progetti di restauro e modernizzazione che l’hanno portata a essere ciò che è oggi.

Ilaria Bionda, Volontaria Gruppo FAI Giovani Trento

Le aperture Luoghi di ieri per progetti di domani. Un percorso tra archeologia industriale e storia sociale, sono state un’assoluta novità nell’ambito delle Giornate FAI. Entrambi i complessi sono di altissimo valore architettonico: l’Ex-GIL, legato agli stilemi del Razionalismo e la fabbrica di alluminio Montecatini ispirata al Bauhaus tedesco. Posti sotto tutela e grazie a un sapiente recupero, si sono sganciati da pericolosi paradigmi identitari in una terra di confine. Abbiamo offerto un percorso di visita alla scoperta della storia sociale e dell’archeologia industriale altoatesina in un contesto architettonico in cui storia e contemporaneità si fondono. Alcune visite su prenotazione ai laboratori hanno permesso di conoscere l’attività di ricerca internazionale svolta in questi luoghi da ricercatori provenienti da tutto il mondo.

Mirko Frainer, Capo Delegazione FAI Bolzano - Bozen

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Calabria

Il rapporto del FAI Calabria coi giovani abbraccia diversi aspetti e parte dalla partecipazione ai concorsi nazionali, dal successo del progetto Apprendisti Ciceroni, fino alle entusiasmanti attività dei Gruppi Giovani. Ripercorrendone la storia spiccano le esperienze con le scuole, tra cui il primo progetto FAI del Liceo Scientifico Siciliani di Catanzaro che ha lavorato sulla potenziale candidatura a sito UNESCO dell’area archeologica di Scolacium, (antico centro magno greco di fondamentale importanza per la sua posizione strategica), a cui sono seguite molte altre attività coinvolgenti per gli Apprendisti Ciceroni.

L’esperienza non si esaurisce con gli anni scolastici: gli studenti, cresciuti e oggi professionisti, mantengono la passione per il patrimonio storico e paesaggistico divenendo giovani volontari. L’attività da volontari diviene cruciale per creare un ponte con le nuove generazioni, protagoniste delle scelte di domani.

In quest’ottica nasce l’originale progetto del Gruppo FAI Giovani Locride e Piana in collaborazione con Radio Ivo, la radio degli studenti del Liceo Classico Ivo Oliveti di Locri, che prevede di coinvolgere tutto l’anno i giovanissimi nel mondo della Fondazione, rendendoli parte attiva delle iniziative sul territorio.

Francesca Ferraro, Delegata Scuola, Delegazione FAI di Catanzaro – Gaia Assunta Bertolino, Capo Gruppo FAI Giovani di Catanzaro – Daria Sansotta, Capo Gruppo FAI Giovani della Locride e della Piana

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Roma

È il 2019 quando nella capitale viene realizzato il primo corso FAI Ponte tra Culture. Sin dall’inizio, l’iniziativa richiama tantissimi partecipanti. Edizione dopo edizione, l’interesse verso il corso per mediatori artistico-culturali cresce fino ad arrivare, in cinque anni, a contare quasi 150 partecipanti dai 5 continenti e di oltre 40 nazionalità diverse.

Ogni anno nei corsi si affrontano filoni tematici diversi - dalla città alla letteratura, dal dialogo interreligioso alla decolonizzazione del patrimonio e ai viaggi – ma costante è il supporto scientifico offertoci dall’Università Roma Tre, i cui docenti partecipano in qualità di relatori.

Inoltre, estremamente fruttuosa si rivela la collaborazione con Parco Villa Gregoriana a Tivoli dove ogni anno viene realizzata la prima uscita dei nuovi aspiranti mediatori con l’obiettivo di fare team-building attraverso la messa a dimora di arbusti a opera degli stessi corsisti. Oltre a rafforzare i legami del gruppo, l’esperienza permette di far conoscere da vicino la mission del FAI.

Nel 2022, dato il forte interesse sul tema del dialogo interreligioso emerso durante il corso, nasce il ciclo di visite “Tempo al Tempio”, che in due anni ha riscosso e continua a riscuotere un grande apprezzamento tra i visitatori. Grazie all’iniziativa dei mediatori che fanno da tramite con le loro comunità religiose di appartenenza, portiamo il pubblico romano alla scoperta dei luoghi di culto poco conosciuti della città, realizzando appieno il “ponte tra culture”.

Elita Viola e Beatrice Bylyku, Capo Gruppo FAI Ponte tra culture Roma

Puglia

Il nostro giovane gruppo di volontari ha iniziato i suoi lavori solo nel 2021 ed è nato già con la voglia di distinguersi per dare il proprio contribuito alla valorizzazione del territorio nel quale viviamo.

Noi viviamo in una bellissima terra, baciata dal sole, dal mare e da tanto verde. Il verde è rappresentato da un parco naturale regionale (“Isola di S. Andrea – Litorale Punta Pizzo), un polmone verde di eccezionale valore per la biodiversità presente, ma che purtroppo, a nostro avviso, non è adeguatamente valorizzato e promosso alla collettività. Ebbene all’interno di questo parco, abbiamo individuato un luogo di culto, risalente al sec. XII, abbandonato, la Chiesetta di San Pietro dei Samari, con una storia bellissima legata alle sue origini. La nostra Chiesetta, attualmente chiusa al pubblico, necessita da tempo di urgenti e non più rimandabili interventi di recupero. Con i miei collaboratori ci siamo detti che la nostra comunità jonico salentina non poteva permettersi di perdere un bene di così grande valore storico e architettonico, e che il recupero del sito ci avrebbe aiutare ad accendere i riflettori sul nostro parco e facilitarne la fruibilità. Durante il Censimento de I Luoghi del Cuore 2022 abbiamo capito la forza esplosiva di questo concorso, la sua capacita di arrivare ovunque per il forte senso di appartenenza che avrebbe potuto generare tra la nostra gente.

Per la causa abbiamo deciso di impiegare tutti i mezzi necessari affinché il nostro messaggio a questo importante progetto raggiungesse l’intera comunica jonico - salentina.

E infatti, al primo posto della classifica nazionale, è salita la nostra Chiesetta, luogo votato da 51.443 persone, più del doppio degli abitanti della cittadina pugliese.

Quindi, è stata una vittoria di tutti, che porterà al recupero di questo bene culturale (quasi stentiamo a crederci!).

Tutti noi volontari riteniamo questa bella vittoria un punto di partenza, una bellissima “scusa” per continuare ad andare avanti assieme, a fare rete, per il nostro territorio. Ecco perché chiederemo a ogni comune di iscriversi al FAI e di nominare un referente che si interfacci con la nostra organizzazione. E chiederemo a ogni istituto scolastico di legarsi e gemellarsi alla nostra organizzazione, attraverso le “Classi Amiche FAI”.

In ultimo, ecco quanto abbiamo vissuto qualche giorno addietro. La promozione del nostro gruppo a Delegazione e la presentazione della squadra in pubblico. Ringrazio anche da questo palco tutto il mio Gruppo FAI PUGLIA e i vertici della nostra Fondazione per la fiducia riposta nei nostri confronti.

Beniamino Attoma Pepe, Delegato regionale Luoghi del Cuore FAI Puglia – Virgilio Provenzano, Capo Delegazione FAI Salento Jonico

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