61 luoghi salvati; 34 Beni regolarmente aperti; 17 Beni tutelati; 10 Beni in restauro; 69.900 mq di edifici storici tutelati; oltre 120 milioni di euro raccolti e investiti in restauri al servizio della collettività.
oltre 8.850.000 di visitatori nei nostri beni; 170.000 iscritti; 229 impiegati full time; 120 Delegazioni; 88 Gruppi FAI; 86 Gruppi FAI Giovani in 20 regioni italiane; 5 gruppi esteri; oltre 7.500 volontari.
340.000 mq di terreni agricoli produttivi; 2.670.000 mq di boschi; 1.250.000 mq di pascoli di montagna; 465.000 mq di giardini e parchi storici; oltre 2.500 esemplari arborei di pregio; 4.000 ulivi in tutta Italia.
32.000 libri antichi; 22.000 oggetti d’arte catalogati e protetti.
2.300.000 di studenti coinvolti; più di 500.000 studenti iscritti al FAI con la loro classe.
18 anni di corsi di storia dell’arte organizzati per 11 edizioni; 600 lezioni; quasi 10.500 partecipanti; più di 2.600 studenti;500 relatori coinvolti;100 pubblicazioni curate dal FAI; 50 tesi di laurea sui Beni FAI
26 edizioni; 10.000.000 di visitatori complessivi; più di 12.000 luoghi aperti al pubblico e valorizzati; oltre 5.100 città coinvolte; 130.000 volontari partecipanti.
Più di 38.000 Luoghi del Cuore votati in otto edizioni del Censimento; oltre 5.000.000 di voti raccolti; 1.573.032 voti e oltre 6.000 Comuni coinvolti all’ottava edizione del Censimento I Luoghi del Cuore (2016); 92 Luoghi del Cuore in 17 regioni italiane a favore dei quali il FAI ha promosso un intervento.
148 casi ambientali segnalati nell’ambito del programma “SOS Emergenza Paesaggio”; 45 casi ambientali risolti; 75 luoghi rappresentativi dell’identità collettiva a rischio, su cui le Delegazioni FAI si attivano per la loro tutela attraverso il progetto “Puntiamo i riflettori”.
Più di 500 aziende sostenitrici ogni anno; oltre 300 aziende iscritte al programma Corporate Golden Donor; collaborazioni con centinaia di istituzioni, dal Ministero alle Regioni, dai Comuni alle Associazioni locali.
Da molti anni sono un donatore fedele del FAI. Un impegno che mi sono assunto, felice di avere la possibilità attraverso la Fondazione di fare un gesto concreto in difesa del patrimonio artistico e culturale del nostro Paese. Una risorsa essenziale per l'Italia troppo spesso trascurata e sottovalutata. Per questo ho scelto di sostenere numerosi progetti del FAI, tra cui per l'esempio l'adozione di 4 stanze del Castello di Masino impegnandomi così in prima persona perché la loro ricchezza non andasse perduta insieme alle storie che vi sono conservate. A chi mi chiede se non ritengo che spetterebbe allo Stato assumersi questo impegno, rispondo che ognuno di noi deve fare la propria parte ed io ogni anno sono sempre più felice di impegnarmi in prima persona insieme al FAI. Vivo infatti la mia donazione come un investimento volto a proteggere qualcosa che mi appartiene e che parla anche di me.
Ho adottato un affresco perché l'arte è la sola cosa che rimane all'uomo quando ha dimenticato tutto.
Villa Panza è stata aperta al pubblico, dopo impegnativi lavori, per consegnare alla collettività un patrimonio straordinario. Mi è sembrato meraviglioso poter partecipare a questo miracolo adottando, insieme a Renato, mio marito, una delle "stanze di luce" di Dan Flavin da intitolare a mio padre Giulio.
Oggi c’è un modo nuovo per sostenere i beni culturali aperti al pubblico: ART BONUS, un’agevolazione fiscale che permette di recuperare il 65% delle erogazioni liberali effettuate a favore del patrimonio culturale.