Fino al 6 gennaio i visitatori dei nostri Beni rivivono l’esperienza di chi era ricevuto nei castelli, nelle ville e nelle case da calorosi ospiti che aprivano le porte delle loro dimore per trascorrere le festività insieme ai propri cari.
Ghirlande, tavole imbandite, alberi decorati e soprattutto il presepe, centro della tradizione del Natale in famiglia. La presenza del presepe invita al raccoglimento, permette di fermarsi e di ammirare la grotta del Bambino, eliminando così la distanza tra l’evento che si compie e quanti ne diventano partecipi. Un presepe, quello dei Beni FAI, che racconta il luogo, custodisce la memoria di chi lo ha vissuto e la consegna ai visitatori di oggi: una tradizione che lega il passato e il presente.
L'importanza del presepe è stata ricordata anche da Papa Francesco, che il primo dicembre ha firmato la lettera apostolica "Admirabile signum" (scaricala qui):
"[…] vorrei sostenere la bella tradizione delle nostre famiglie, che nei giorni precedenti il Natale preparano il presepe. Come pure la consuetudine di allestirlo nei luoghi di lavoro, nelle scuole, negli ospedali, nelle carceri, nelle piazze... È davvero un esercizio di fantasia creativa, che impiega i materiali più disparati per dare vita a piccoli capolavori di bellezza. Si impara da bambini: quando papà e mamma, insieme ai nonni, trasmettono questa gioiosa abitudine, che racchiude in sé una ricca spiritualità popolare. Mi auguro che questa pratica non venga mai meno; anzi, spero che, là dove fosse caduta in disuso, possa essere riscoperta e rivitalizzata." Papa Francesco