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ALTARINO MADONNA DELLA NEVE

ALTARINO MADONNA DELLA NEVE

NICOLOSI, CATANIA

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ALTARINO MADONNA DELLA NEVE
Altare votivo alla Madonnina della Neve - a 1920 di altitudine - sull'Etna. Costruito dai Giovani di Azione Cattolica della Diocesi di Catania nel 1945. Distrutto durante l'eruzione dell'Etna del Marzo 1983. Ricostruito nell'Agosto del 2007 Alla fine della guerra, nel giugno 1945, il Presidente Diocesano della GIAC (Gioventù italiana azione Cattolica) della Diocesi di Catania, Nicola Cavallaro lanciò lidea di ricordare i gloriosi caduti dellassociazione, con la realizzazione sullEtna di un tempietto dedicato alla Madonna. La proposta fu accolta con entusiasmo e si passò alla realizzazione. Lidea fu condivisa dallAssistente Ecclesiatico del tempo, Mons.Nicolò Ciancio. Il progetto dellIng.Francesco Costarelli e la statua fu realizzata dal Prof.Francesco Juvara. La Vergine piega dolcemente il volto verso il Bambino Gesù,riposante nelle sue braccia,Gesù tiene in mano una stella alpina. L'entusiasmo dei giovani della GIAC ha consentito di raccogliere i fondi necessari per realizzare l'opera: in meno di due mesi hanno raccolto circa 100.000 lire, sufficienti per coprire i costi di costruzione. La prima Domenica di Settembre del 1945, verso le otto, al suono delle campane della Cattedrale un carro infiorato portante la Statua della Madonna iniziò la salita sul'lEtna, benedetta da Mons. Carmelo Patanè, Arcivescovo di Catania. Il corteo di auto passò da Barriera, Gravina, Mascalucia, Tremestieri Etneo, San Giovanni la Punta, Trecastagni, Pedara e Nicolosi. Lo spettacolo fu commovente e solenne.La Madonna passò fra la gente dei Paesi etnei,salutata dal suono delle campane e dalle bande locali e accolta con spontanei lanci di fiori. Ad ogni tappa un breve saluto da parte di un giovane e una devota preghiera della popolazione. L'altarino della Madonnina delle Nevi divenne punto di preghiera e di raccoglimento prima di iniziare l'escursione al cratere centrale dell'Etna. Mons Salvatore Russo,Vescovo di Acireale, benedisse il tempietto e celebrò la prima Messa la seconda Domenica di Settembre del 1945. Fu meta preferita da Mons. Guido Luigi Bentivoglio, Arcivescovo di Catania , il quale ogni anno il 5 Agosto, Festa Della Madonna della Neve, e il 22 Agosto, Festa del Cuore Immacolato di Maria, celebrava la festa liturgica con la S. Messa. Si ricorda che nel 1962 l'allora Arcivescovo di Cracovia, Karol Woitila, si fermò a pregare davanti alla Madonnina delle Nevi. Durante la sua escursione sull'Etna. Don Rosso, fondatore della Pro Civitate Cristiana, salutò la nostra Madonnina con il titolo Madonna del Vulcano in un articolo, scritto da lui in occasione di una sua sosta sull'Etna e pubblicato dallOsservatore Romano nel 1946 alcuni mesi dopo la costruzione dell'Altarino. Nel Marzo 1983 l'altarino venne sommerso dalle colate laviche e scomparve sotto una coltre spessissima di lava. Alcuni dopo ex Dirigenti di A.C. proposero al compianto Arcivescovo Mons.Domenico Picchinenna di ricostruire l'Altarino votivo. La proposta fu accolta e condivisa. Fu incaricato Mons. Ciancio di presiedere un piccolo Comitato per la ricostruzione dell'Altarino costituito da alcuni ex dirigenti Diocesani Azione e da un devoto di Belpasso. Questo Comitato a proprie spese ha rifatto la Statua della Madonnina delle Neve nella identica forma delle precedente sulla base di un modello esistente nella sede della GIAC in Arcivescovado, a Catania. La Statua rimase esposta per alcuni anni nella navata laterale della Cattedrale e poi trasferita in attesa di collocazione nella Chiesa matrice di Nicolosi. Il Comitato ha formulato un progetto di ricostruzione fedele dell'Altarino, i cui lavori sono stati ultimati nell'estate del 2008. La Statua della Madonnina delle Neve è stata collocata nella nicchia dell'Altarino e il 22 Agosto 2007 è stata celebrata dall'Arcivescovo di Catania, mons. Salvatore Gristina la S.Messa di ringraziamento e la benedizione del nuovo Altarino.

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Altare votivo alla Madonnina della Neve - a 1920 di altitudine - sull'Etna. Costruito dai Giovani di Azione Cattolica della Diocesi di Catania nel 1945. Distrutto durante l'eruzione dell'Etna del Marzo 1983. Ricostruito nell'Agosto del 2007 Alla fine della guerra, nel giugno 1945, il Presidente Diocesano della GIAC (Gioventù italiana azione Cattolica) della Diocesi di Catania, Nicola Cavallaro lanciò lidea di ricordare i gloriosi caduti dellassociazione, con la realizzazione sullEtna di un tempietto dedicato alla Madonna. La proposta fu accolta con entusiasmo e si passò alla realizzazione. Lidea fu condivisa dallAssistente Ecclesiatico del tempo, Mons.Nicolò Ciancio. Il progetto dellIng.Francesco Costarelli e la statua fu realizzata dal Prof.Francesco Juvara. La Vergine piega dolcemente il volto verso il Bambino Gesù,riposante nelle sue braccia,Gesù tiene in mano una stella alpina. L'entusiasmo dei giovani della GIAC ha consentito di raccogliere i fondi necessari per realizzare l'opera: in meno di due mesi hanno raccolto circa 100.000 lire, sufficienti per coprire i costi di costruzione. La prima Domenica di Settembre del 1945, verso le otto, al suono delle campane della Cattedrale un carro infiorato portante la Statua della Madonna iniziò la salita sul'lEtna, benedetta da Mons. Carmelo Patanè, Arcivescovo di Catania. Il corteo di auto passò da Barriera, Gravina, Mascalucia, Tremestieri Etneo, San Giovanni la Punta, Trecastagni, Pedara e Nicolosi. Lo spettacolo fu commovente e solenne.La Madonna passò fra la gente dei Paesi etnei,salutata dal suono delle campane e dalle bande locali e accolta con spontanei lanci di fiori. Ad ogni tappa un breve saluto da parte di un giovane e una devota preghiera della popolazione. L'altarino della Madonnina delle Nevi divenne punto di preghiera e di raccoglimento prima di iniziare l'escursione al cratere centrale dell'Etna. Mons Salvatore Russo,Vescovo di Acireale, benedisse il tempietto e celebrò la prima Messa la seconda Domenica di Settembre del 1945. Fu meta preferita da Mons. Guido Luigi Bentivoglio, Arcivescovo di Catania , il quale ogni anno il 5 Agosto, Festa Della Madonna della Neve, e il 22 Agosto, Festa del Cuore Immacolato di Maria, celebrava la festa liturgica con la S. Messa. Si ricorda che nel 1962 l'allora Arcivescovo di Cracovia, Karol Woitila, si fermò a pregare davanti alla Madonnina delle Nevi. Durante la sua escursione sull'Etna. Don Rosso, fondatore della Pro Civitate Cristiana, salutò la nostra Madonnina con il titolo Madonna del Vulcano in un articolo, scritto da lui in occasione di una sua sosta sull'Etna e pubblicato dallOsservatore Romano nel 1946 alcuni mesi dopo la costruzione dell'Altarino. Nel Marzo 1983 l'altarino venne sommerso dalle colate laviche e scomparve sotto una coltre spessissima di lava. Alcuni dopo ex Dirigenti di A.C. proposero al compianto Arcivescovo Mons.Domenico Picchinenna di ricostruire l'Altarino votivo. La proposta fu accolta e condivisa. Fu incaricato Mons. Ciancio di presiedere un piccolo Comitato per la ricostruzione dell'Altarino costituito da alcuni ex dirigenti Diocesani Azione e da un devoto di Belpasso. Questo Comitato a proprie spese ha rifatto la Statua della Madonnina delle Neve nella identica forma delle precedente sulla base di un modello esistente nella sede della GIAC in Arcivescovado, a Catania. La Statua rimase esposta per alcuni anni nella navata laterale della Cattedrale e poi trasferita in attesa di collocazione nella Chiesa matrice di Nicolosi. Il Comitato ha formulato un progetto di ricostruzione fedele dell'Altarino, i cui lavori sono stati ultimati nell'estate del 2008. La Statua della Madonnina delle Neve è stata collocata nella nicchia dell'Altarino e il 22 Agosto 2007 è stata celebrata dall'Arcivescovo di Catania, mons. Salvatore Gristina la S.Messa di ringraziamento e la benedizione del nuovo Altarino.
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