I Luoghi del Cuore
Il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare
CAFFÈ GALANTE

CAFFÈ GALANTE

PATTI, MESSINA

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CAFFÈ GALANTE
Il Caffè Galante è un caffè storico in stile liberty aperto a Patti, in Sicilia, negli anni venti del secolo scorso. È l'ultimo e unico caffè storico siciliano che si conservi ancora con gli arredi e i decori originari dell'epoca in cui venne aperto. Fino al 1992 venne gestito dalla famiglia Galante, che ne è ancora proprietaria, e sin dall'apertura fu un'apprezzata, e per questo frequentata, caffetteria, pasticceria e gelateria in cui era possibile gustare i rinomati prodotti tipici della gelateria e della pasticceria locali (tra cui i celebrati gelati e le granite, i ricercati ed esclusivi pasticciotti di carne e i cardinali). Divenne da subito luogo d'incontro eletto dagli intellettuali del posto che vi fondarono un giornale, "Vita Nostra", che oltre alla cronaca locale, ospitò tra le proprie pagine le poesie del premio Nobel per la letteratura (nel 1959) Salvatore Quasimodo, che pure frequentò il Caffè Galante, ospite degli amici pattesi della "lieve brigata" di "Vento a Tindari" (una delle sue liriche più celebri), e di Vann'Antò, poeta ed esponente del Futurismo siciliano, nonché i saggi di estetica del celebre umanista e giurista Salvatore Pugliatti, anch'essi amici fraterni di Quasimodo e parte della "lieve brigata" (Pugliatti fu anche uno dei più influenti mentori del Nobel Salvatore Quasimodo). Fu frequentato anche dal drammaturgo Beniamino Joppolo, che fu tra i padri dello Spazialismo, di cui Lucio Fontana fu l'esponente più autorevole e, alla fine degli anni sessanta, dal giovane filosofo Salvatore Natoli. Dal 2005, dopo avverse vicende, il Caffè Galante è chiuso e viene aperto, dal 2008, solo per ospitare occasionalmente eventi socio-culturali (comunque più di un centinaio in questi dieci anni) che hanno visto il passaggio di molti personaggi autorevoli, tra cui citiamo, Alberto Cottica, ex musicista dei Modena City Ramblers, economista, autore del saggio Wikicrazia e fondatore della prima comunità italiana che si occupi di open data e trasparenza, Fabio Fornasari, architetto museale, coprogettista, insieme ad Italo Rota, del Museo del Novecento di Milano, Antonio Presti, mecenate e fondatore del parco d'arte contemporanea Fiumara d'Arte, Antonio Calabrò, scrittore e giornalista, attuale direttore della Fondazione Pirelli, Melo Freni, anch'egli famoso e apprezzato scrittore e giornalista, e molti altri ancora. Caffè Galante è stato negli ultimi dieci anni anche luogo di sperimentazioni innovative nel campo del digitale (con i primi collegamenti in streaming, già nel 2008, sulla rete internet e l'utilizzo degli ambienti virtuali tridimensionali), dell'attivismo civico (a favore dell'ambiente, della tutela del patrimonio culturale, della trasparenza in campo politico e amministrativo), della diffusione degli open data (prima summer school in Sicilia, nel 2015, e sede di uno dei raduni della comunità regionale Open Data Sicilia, nel 2017), della promozione dell'imprenditorialità tra i giovani creativi (sede in Italia del primo Kublai in Campo, nel 2013, organizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico). Per dieci anni almeno, dal 2004 al 2014, il Caffè Galante ha subito le infiltrazioni d'acqua provenienti dalle tubazioni fatiscenti dell'acquedotto comunale delle vie confinanti ed è stato da queste gravemente danneggiato. Per poter riaprire e tornare a svolgere la funzione di caffetteria, gelateria e pasticceria e per riprendere la produzione dei prodotti tipici ed esclusivi di cui si conservano le antiche ricette, oltre che per continuare a svolgere la funzione di primario centro di promozione culturale e sociale, il Caffè Galante ha bisogno di un importante restauro che ne blocchi il degrado e ripari i danni subiti.

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Il Caffè Galante è un caffè storico in stile liberty aperto a Patti, in Sicilia, negli anni venti del secolo scorso. È l'ultimo e unico caffè storico siciliano che si conservi ancora con gli arredi e i decori originari dell'epoca in cui venne aperto. Fino al 1992 venne gestito dalla famiglia Galante, che ne è ancora proprietaria, e sin dall'apertura fu un'apprezzata, e per questo frequentata, caffetteria, pasticceria e gelateria in cui era possibile gustare i rinomati prodotti tipici della gelateria e della pasticceria locali (tra cui i celebrati gelati e le granite, i ricercati ed esclusivi pasticciotti di carne e i cardinali). Divenne da subito luogo d'incontro eletto dagli intellettuali del posto che vi fondarono un giornale, "Vita Nostra", che oltre alla cronaca locale, ospitò tra le proprie pagine le poesie del premio Nobel per la letteratura (nel 1959) Salvatore Quasimodo, che pure frequentò il Caffè Galante, ospite degli amici pattesi della "lieve brigata" di "Vento a Tindari" (una delle sue liriche più celebri), e di Vann'Antò, poeta ed esponente del Futurismo siciliano, nonché i saggi di estetica del celebre umanista e giurista Salvatore Pugliatti, anch'essi amici fraterni di Quasimodo e parte della "lieve brigata" (Pugliatti fu anche uno dei più influenti mentori del Nobel Salvatore Quasimodo). Fu frequentato anche dal drammaturgo Beniamino Joppolo, che fu tra i padri dello Spazialismo, di cui Lucio Fontana fu l'esponente più autorevole e, alla fine degli anni sessanta, dal giovane filosofo Salvatore Natoli. Dal 2005, dopo avverse vicende, il Caffè Galante è chiuso e viene aperto, dal 2008, solo per ospitare occasionalmente eventi socio-culturali (comunque più di un centinaio in questi dieci anni) che hanno visto il passaggio di molti personaggi autorevoli, tra cui citiamo, Alberto Cottica, ex musicista dei Modena City Ramblers, economista, autore del saggio Wikicrazia e fondatore della prima comunità italiana che si occupi di open data e trasparenza, Fabio Fornasari, architetto museale, coprogettista, insieme ad Italo Rota, del Museo del Novecento di Milano, Antonio Presti, mecenate e fondatore del parco d'arte contemporanea Fiumara d'Arte, Antonio Calabrò, scrittore e giornalista, attuale direttore della Fondazione Pirelli, Melo Freni, anch'egli famoso e apprezzato scrittore e giornalista, e molti altri ancora. Caffè Galante è stato negli ultimi dieci anni anche luogo di sperimentazioni innovative nel campo del digitale (con i primi collegamenti in streaming, già nel 2008, sulla rete internet e l'utilizzo degli ambienti virtuali tridimensionali), dell'attivismo civico (a favore dell'ambiente, della tutela del patrimonio culturale, della trasparenza in campo politico e amministrativo), della diffusione degli open data (prima summer school in Sicilia, nel 2015, e sede di uno dei raduni della comunità regionale Open Data Sicilia, nel 2017), della promozione dell'imprenditorialità tra i giovani creativi (sede in Italia del primo Kublai in Campo, nel 2013, organizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico). Per dieci anni almeno, dal 2004 al 2014, il Caffè Galante ha subito le infiltrazioni d'acqua provenienti dalle tubazioni fatiscenti dell'acquedotto comunale delle vie confinanti ed è stato da queste gravemente danneggiato. Per poter riaprire e tornare a svolgere la funzione di caffetteria, gelateria e pasticceria e per riprendere la produzione dei prodotti tipici ed esclusivi di cui si conservano le antiche ricette, oltre che per continuare a svolgere la funzione di primario centro di promozione culturale e sociale, il Caffè Galante ha bisogno di un importante restauro che ne blocchi il degrado e ripari i danni subiti.
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