Sulla sua facciata è incastonata targa in ferro "100" metri altezza dal livello del mare dell'Istituto geografico militare- livellazione di alta precisione.
Ad aula unica, coperta con volte a spigolo, scandita da nicchie disposte sulle pareti laterali.
La facciata è semplice: due lesene lisce ai lati terminanti con due pinnacoli e un paramento centrale, anch’esso liscio e sormontato da croce metallica.
Non si conosce la data esatta della sua costruzione ma certamente luogo di sosta e di ristoro per i pellegrini che un tempo percorrevano molti chilometri a piedi diretti al Santuario di Santa Maria di Leuca.
L'immagine della madonna sull'altare centrale è simile alla Madonna del Santuario di Leuca.
All'interno anche una statua in pietra di Sant’Antonio da Padova. Statua che i cittadini di Surano all'inizio del secolo scorso presero la decisione di portarla in paese... ma non ci riuscirono perchè passando vicino ad un masso si fece improvvisamente pesante, costringendo a ritportarla indietro.
Inoltre le leggi napoleoniche emanate con l'editto di Saint Cloud nel 1804 vietarono le tumulazioni all’interno dei centri abitati, da qui fu utilizzata come luogo di sepoltura, a partire dal 1840 e fino al 1912, quando fu costruito il cimitero adiacente.