I Luoghi del Cuore
Il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare
CASA DEL MUTILATO

CASA DEL MUTILATO

ANCONA

574°

POSTO

21

VOTI
Condividi
CASA DEL MUTILATO
La bella e gloriosa ex Casa del Mutilato è diventata un fantasma urbanistico. Un edificio di pregio nel pieno centro di Ancona, sprangato da alcuni anni, vittima di crescente degrado e dell'attacco dello smog, abbandonato di fatto e per troppo tempo dalla proprietà, che fa capo allente Regione Marche. Alto tre piani, l'immobile presenta sul fronte principale decorazioni scultoree, bassorilievi, fregi e stemmi. Su tutti, prevale per eleganza e valenza artistica l'Arengario, ovvero il balcone opera del celebre scultore anconetano Mentore Maltoni. E conserva al suo interno almeno altre due gemme: la statua della Vittoria Alata, in marmo di Carrara, firmata dall'altrettanto celebre collega anconetano Sanzio Blasi; l'altorilievo raffigurante San Sebastiano, in una nicchia del salone per le cerimonie nel piano rialzato. Ma nessuno conosce, attualmente, lo stato di salute di questi importanti reperti. Fino alla seconda metà degli anni 70 si tratta effettivamente, in tutto e per tutto, della Casa del Mutilato. In quando il prestigioso edificio non solo è storica proprietà dell’Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra e ne ospita la sede della sezione di Ancona; la sezione ha a disposizione tutti gli ampi spazi e uffici disposti su più quote e raggiungibili grazie ad eleganti scalinate, e soprattutto il grande e sontuoso salone al piano rialzato, teatro di eventi, cerimonie e celebrazioni. Ma proprio la Regione, nel dicembre 1977, affitta il Palazzo, insediandovi il Consiglio regionale con relative assemblee e occupando per le sue necessità istituzionali gran parte della superficie dei locali pari a 1670 metri quadri (lorda) e a 1255 (calpestabile). Poi, il 27 marzo 1991 (a seguito di una legge regionale mirata) il massimo ente locale acquista l’edificio per 1 miliardo e 800milioni di lire e lo sottopone a imponenti lavori di riqualificazione e riadattamento del piano seminterrato e del piano terra, necessari perché sia perfettamente adeguato a sede di rappresentanza del Consiglio regionale. E l’ex proprietaria Associazione mutilati? Pur conservando la sede nella sua ormai ex Casa, sebbene ridotta (con ingresso in via Astagno), inizia dopo un po ad accusare crescenti disagi logistici. Nel 2007 la svolta: la Regione trasferisce il Consiglio regionale nell’ex Palazzo delle Ferrovie in piazza Cavour; poi nello stesso edificio (piano terra, lato accanto alla sede Inps) ricava la nuova residenza per l’Associazione mutilati. Che quindi, nel dicembre 2009, viene sfrattata da corso Stamira. Uno sfratto annunciato: nella primavera precedente, la Regione le aveva disattivato l’ascensore di servizio e nel 2008 l’impianto di riscaldamento. E uno sfratto più che necessario, sebbene un po’ traumatico: perché la Regione, già il 4 dicembre 2006, aveva messo in vendita la Casa del Mutilato al prezzo di 2 milioni e 826mila euro. Ma l’asta pubblica era andata deserta. Un flop che si ripete altre due volte, con lasta del 27 luglio 2010 e quella del 6 dicembre 2011, sebbene il prezzo di vendita sia sceso a 2 milioni e 420mila euro. Dati e cifre fornitici in una nota dall’assessorato regionale al Patrimonio, che ringraziamo. Nella stesa nota due notizie: In considerazione che per ben tre volte lasta ha avuto esito negativo, si effettuerà una nuova proposta di vendita pubblica con la riduzione del prezzo a base di gara di un ulteriore 10%. E la conferma che in passato non sono stati effettuati interventi di restauro, che sono invece oggi previsti conservativi.

Gallery

Scheda completa al 95%
Arricchisci o modifica questa scheda

Esiste già una scheda per questo luogo?
Segnalaci se questa scheda è un duplicato.

I contenuti di questa scheda sono generati dagli utenti e non riflettono un giudizio del FAI sul luogo.
Il FAI non è responsabile dell’eventuale violazione di copyright delle immagini pubblicate.
Contenuti impropri e utilizzi non corretti delle immagini possono essere segnalati a: iluoghidelcuore@fondoambiente.it.
Questo luogo è stato votato anche nel:
Censimento 2022

574° Posto

21 Voti
Censimento 2020

25,279° Posto

4 Voti
Censimento 2018

8,351° Posto

10 Voti
Censimento 2016

3,617° Posto

17 Voti
Censimento 2014

5,085° Posto

4 Voti
0

Scopri altri luoghi vicini

566°
29 voti

Edificio civile

ARCO DI TRAIANO

ANCONA

593°
2 voti

Area naturale

PATERNO

ANCONA

584°
11 voti

Teatro

CASTELLO DI PITICCHIO - TEATRINO PRIVATO DI PALAZZO CARLETTI GIAMPIERI

ARCEVIA, ANCONA

568°
27 voti

Grotta

ANCONA SOTTERRANEA E LA CHIOCCIA LEGGENDARIA

ANCONA

Scopri altri luoghi simili

25,350 voti

Edificio civile

CASA DEL MUTILATO

ALESSANDRIA

28°
8,217 voti

Edificio civile

CIRCOLO COMBATTENTI E REDUCI

MILANO

58°
4,717 voti

Edificio civile

OSPEDALE SERBELLONI

GORGONZOLA, MILANO

78°
4,015 voti

Edificio civile

VILLA SULTANA, PRIMO CASINO D'ITALIA

OSPEDALETTI, IMPERIA

Registrati alla newsletter
Accedi alle informazioni per te più interessanti, a quelle inerenti i luoghi più vicini e gli eventi organizzati

CASA DEL MUTILATO

ANCONA

Condividi
CASA DEL MUTILATO
La bella e gloriosa ex Casa del Mutilato è diventata un fantasma urbanistico. Un edificio di pregio nel pieno centro di Ancona, sprangato da alcuni anni, vittima di crescente degrado e dell'attacco dello smog, abbandonato di fatto e per troppo tempo dalla proprietà, che fa capo allente Regione Marche. Alto tre piani, l'immobile presenta sul fronte principale decorazioni scultoree, bassorilievi, fregi e stemmi. Su tutti, prevale per eleganza e valenza artistica l'Arengario, ovvero il balcone opera del celebre scultore anconetano Mentore Maltoni. E conserva al suo interno almeno altre due gemme: la statua della Vittoria Alata, in marmo di Carrara, firmata dall'altrettanto celebre collega anconetano Sanzio Blasi; l'altorilievo raffigurante San Sebastiano, in una nicchia del salone per le cerimonie nel piano rialzato. Ma nessuno conosce, attualmente, lo stato di salute di questi importanti reperti. Fino alla seconda metà degli anni 70 si tratta effettivamente, in tutto e per tutto, della Casa del Mutilato. In quando il prestigioso edificio non solo è storica proprietà dell’Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra e ne ospita la sede della sezione di Ancona; la sezione ha a disposizione tutti gli ampi spazi e uffici disposti su più quote e raggiungibili grazie ad eleganti scalinate, e soprattutto il grande e sontuoso salone al piano rialzato, teatro di eventi, cerimonie e celebrazioni. Ma proprio la Regione, nel dicembre 1977, affitta il Palazzo, insediandovi il Consiglio regionale con relative assemblee e occupando per le sue necessità istituzionali gran parte della superficie dei locali pari a 1670 metri quadri (lorda) e a 1255 (calpestabile). Poi, il 27 marzo 1991 (a seguito di una legge regionale mirata) il massimo ente locale acquista l’edificio per 1 miliardo e 800milioni di lire e lo sottopone a imponenti lavori di riqualificazione e riadattamento del piano seminterrato e del piano terra, necessari perché sia perfettamente adeguato a sede di rappresentanza del Consiglio regionale. E l’ex proprietaria Associazione mutilati? Pur conservando la sede nella sua ormai ex Casa, sebbene ridotta (con ingresso in via Astagno), inizia dopo un po ad accusare crescenti disagi logistici. Nel 2007 la svolta: la Regione trasferisce il Consiglio regionale nell’ex Palazzo delle Ferrovie in piazza Cavour; poi nello stesso edificio (piano terra, lato accanto alla sede Inps) ricava la nuova residenza per l’Associazione mutilati. Che quindi, nel dicembre 2009, viene sfrattata da corso Stamira. Uno sfratto annunciato: nella primavera precedente, la Regione le aveva disattivato l’ascensore di servizio e nel 2008 l’impianto di riscaldamento. E uno sfratto più che necessario, sebbene un po’ traumatico: perché la Regione, già il 4 dicembre 2006, aveva messo in vendita la Casa del Mutilato al prezzo di 2 milioni e 826mila euro. Ma l’asta pubblica era andata deserta. Un flop che si ripete altre due volte, con lasta del 27 luglio 2010 e quella del 6 dicembre 2011, sebbene il prezzo di vendita sia sceso a 2 milioni e 420mila euro. Dati e cifre fornitici in una nota dall’assessorato regionale al Patrimonio, che ringraziamo. Nella stesa nota due notizie: In considerazione che per ben tre volte lasta ha avuto esito negativo, si effettuerà una nuova proposta di vendita pubblica con la riduzione del prezzo a base di gara di un ulteriore 10%. E la conferma che in passato non sono stati effettuati interventi di restauro, che sono invece oggi previsti conservativi.
Campagne in corso in questo luogo
Storico campagne in questo luogo
I Luoghi del Cuore
2014, 2016, 2018, 2020, 2022
Registrati alla newsletter
Accedi alle informazioni per te più interessanti, a quelle inerenti i luoghi più vicini e gli eventi organizzati
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te