Lungo la Strada Statale 28, da sempre fondamentale arteria viaria dal Piemonte al mare del ponente ligure, poco prima dell’abitato di Pieve di Teco, uno strano edificio spunta nel mezzo dello svincolo. Ignoto addirittura alla maggior parte dei residenti, custodisce all’interno una serie di colorati affreschi e una storia decisamente inattesa.
Sebbene nessuno studio approfondito sia stato fatto, gli storici interpellati concordano nell’attribuirgli il ruolo di casello del dazio, confermato dalla posizione strategica lungo una delle arterie viarie più importanti del Ponente Ligure. Forse dal XVII secolo in tale posto di controllo si regolarizzava il transito richiedendo un dazio ai mercanti di passaggio e, probabilmente, si controllava il buono stato di salute dei passanti: era d’uso, durante le pestilenze, rilasciare attestati personali “di sanità”.
Oggi versa in stato di completo abbandono: il tetto è compromesso e l'acqua ha fatto cedere una delle travi che reggono la pavimentazione danneggiando gli affreschi.
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