I Luoghi del Cuore
Il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare
CASTELLO BARRESI

CASTELLO BARRESI

PIETRAPERZIA, ENNA

585°

POSTO

10

VOTI
Condividi
CASTELLO BARRESI
«[] Pietraperzia, forte castello e valido fortalizio, ha confini estesi, distretti prosperi ed acque abbondanti. []» Di ciò che descrisse Edrisi, e tradotto da Michele Amari, oggi rimane ben poco, o quasi nulla se non laria di un passato effettivamente glorioso, ridotto a uno stato di rudere. Esso sorge su una rocca a strapiombo che nei secoli è stata la sua fortuna e il suo punto di forza maggiore in senso egemonico. Domina lintera valle dellHimera offrendo un panorama unico. Secondo gli studi dello storico locale Lino Guarnaccia (1920-2004), il fronte nord del castello misurava 122 metri per quattro piani di altezza, suddiviso in tre parti distinte che rispecchiavano le diverse epoche di costruzione normanna, sveva, catalana. Venne più volte demolito e ricostruito, o ampliato. Con larrivo dei Normanni esso fu assegnato al milite francese Abbo Barresi intorno al 1090, anche se i pareri sono discordanti, per via degli esigui documenti che riguardano i due secoli successivi a questa data. Ebbe un ruolo fondamentale durante laspra contesa tra angioini e aragonesi per il dominio della Sicilia, mostrandosi un presidio inespugnabile; una delle poche sconfitte registrate, risale al 1298, quando i Barresi si dovettero arrendere per fame e per sete, a Manfredi Chiaramonte, uomo di Federico; infatti i Barresi, nella contesa tra i due figli di Pietro III, re dAragona, si schierarono sempre dalla parte di Giacomo, fratello di Federico, e questultimo trionfando, fece distruggere il castello dal suo esercito. I Barresi ne ripresero possesso nel 1302, con la pace di Caltabellotta, rientrando dal loro esilio da Napoli e provvedendo alla ricostruzione del maniero. Da allora i Barresi iniziarono un continuo abbellimento del palazzo, creando un notevole movimento artistico e culturale, abbandonando così il carattere militare del castello per assumere sempre più laspetto di palatium rinascimentale. Con la caduta del feudalesimo nel 1812 la struttura cadde nelloblio, soffrendo una contesa (secondo il Guarnaccia) tra il Comune di Pietraperzia e Donna Caterina Branciforte, la quale aveva concesso laffitto al comune, con lintento di questultimo di adibirlo a carcere mandamentale fino al 1906. Mancati pagamenti e mancati interventi di manutenzione da ambo le parti furono complici della distruzione, oltre a un terremoto avvenuto tra 1883 e il 1885 e lincuria delle amministrazioni comunali, provinciali e regionali che seguirono; senza trascurare lo sciacallaggio della popolazione lasciata libera di agire; esso inoltre fu adibito a lazzaretto e rifugio dei senza tetto fino agli anni del secondo conflitto mondiale. Ciò che rimane oggi è comunque degno di nota e meriterebbe le dovute attenzioni, necessitando di una premurosa messa in sicurezza per preservare il più possibile le poche tracce rimaste, trattandosi di uno dei maggiori esempi di architettura castellana della Sicilia, oltre a portare con se un bagaglio storico-culturale cospicuo.

Gallery

Scheda completa al 100%
Arricchisci o modifica questa scheda

Esiste già una scheda per questo luogo?
Segnalaci se questa scheda è un duplicato.

I contenuti di questa scheda sono generati dagli utenti e non riflettono un giudizio del FAI sul luogo.
Il FAI non è responsabile dell’eventuale violazione di copyright delle immagini pubblicate.
Contenuti impropri e utilizzi non corretti delle immagini possono essere segnalati a: iluoghidelcuore@fondoambiente.it.
Questo luogo è stato votato anche nel:
Censimento 2022

585° Posto

10 Voti
Censimento 2020

25,279° Posto

4 Voti
Censimento 2018

4,583° Posto

18 Voti
Censimento 2016

4,743° Posto

13 Voti
Censimento 2014

74° Posto

4,817 Voti
Censimento 2012

2,178° Posto

6 Voti
Censimento 2010

133° Posto

353 Voti
Censimento 2004

1,388° Posto

1 Voti
0

Scopri altri luoghi vicini

590°
5 voti

Chiesa

CHIESA SAN DOMENICO DEL ROSARIO

PIETRAPERZIA, ENNA

585°
10 voti

Area archeologica

PIRAMIDE DI PIETRA

PIETRAPERZIA, ENNA

591°
4 voti

Chiesa

CHIESA SANTA MARIA DI GESU'

PIETRAPERZIA, ENNA

590°
5 voti

Chiesa

CHIESA MADRE - SANTA MARIA MAGGIORE

PIETRAPERZIA, ENNA

Scopri altri luoghi simili

17°
13,011 voti

Castello, rocca

CASTELLI TAPPARELLI D'AZEGLIO

LAGNASCO, CUNEO

57°
4,794 voti

Castello, rocca

CASTELLO DI CAPACCIO E CAPUTAQUIS MEDIEVALE

CAPACCIO, SALERNO

61°
4,665 voti

Castello, rocca

CASTELLO CHIANOCCO

CHIANOCCO, TORINO

120°
2,617 voti

Castello, rocca

CASTELLO TRAMONTANO

MATERA

Registrati alla newsletter
Accedi alle informazioni per te più interessanti, a quelle inerenti i luoghi più vicini e gli eventi organizzati

CASTELLO BARRESI

PIETRAPERZIA, ENNA

Condividi
CASTELLO BARRESI
«[] Pietraperzia, forte castello e valido fortalizio, ha confini estesi, distretti prosperi ed acque abbondanti. []» Di ciò che descrisse Edrisi, e tradotto da Michele Amari, oggi rimane ben poco, o quasi nulla se non laria di un passato effettivamente glorioso, ridotto a uno stato di rudere. Esso sorge su una rocca a strapiombo che nei secoli è stata la sua fortuna e il suo punto di forza maggiore in senso egemonico. Domina lintera valle dellHimera offrendo un panorama unico. Secondo gli studi dello storico locale Lino Guarnaccia (1920-2004), il fronte nord del castello misurava 122 metri per quattro piani di altezza, suddiviso in tre parti distinte che rispecchiavano le diverse epoche di costruzione normanna, sveva, catalana. Venne più volte demolito e ricostruito, o ampliato. Con larrivo dei Normanni esso fu assegnato al milite francese Abbo Barresi intorno al 1090, anche se i pareri sono discordanti, per via degli esigui documenti che riguardano i due secoli successivi a questa data. Ebbe un ruolo fondamentale durante laspra contesa tra angioini e aragonesi per il dominio della Sicilia, mostrandosi un presidio inespugnabile; una delle poche sconfitte registrate, risale al 1298, quando i Barresi si dovettero arrendere per fame e per sete, a Manfredi Chiaramonte, uomo di Federico; infatti i Barresi, nella contesa tra i due figli di Pietro III, re dAragona, si schierarono sempre dalla parte di Giacomo, fratello di Federico, e questultimo trionfando, fece distruggere il castello dal suo esercito. I Barresi ne ripresero possesso nel 1302, con la pace di Caltabellotta, rientrando dal loro esilio da Napoli e provvedendo alla ricostruzione del maniero. Da allora i Barresi iniziarono un continuo abbellimento del palazzo, creando un notevole movimento artistico e culturale, abbandonando così il carattere militare del castello per assumere sempre più laspetto di palatium rinascimentale. Con la caduta del feudalesimo nel 1812 la struttura cadde nelloblio, soffrendo una contesa (secondo il Guarnaccia) tra il Comune di Pietraperzia e Donna Caterina Branciforte, la quale aveva concesso laffitto al comune, con lintento di questultimo di adibirlo a carcere mandamentale fino al 1906. Mancati pagamenti e mancati interventi di manutenzione da ambo le parti furono complici della distruzione, oltre a un terremoto avvenuto tra 1883 e il 1885 e lincuria delle amministrazioni comunali, provinciali e regionali che seguirono; senza trascurare lo sciacallaggio della popolazione lasciata libera di agire; esso inoltre fu adibito a lazzaretto e rifugio dei senza tetto fino agli anni del secondo conflitto mondiale. Ciò che rimane oggi è comunque degno di nota e meriterebbe le dovute attenzioni, necessitando di una premurosa messa in sicurezza per preservare il più possibile le poche tracce rimaste, trattandosi di uno dei maggiori esempi di architettura castellana della Sicilia, oltre a portare con se un bagaglio storico-culturale cospicuo.
Campagne in corso in questo luogo
Storico campagne in questo luogo
I Luoghi del Cuore
2004, 2010, 2012, 2014, 2016, 2018, 2020, 2022
Registrati alla newsletter
Accedi alle informazioni per te più interessanti, a quelle inerenti i luoghi più vicini e gli eventi organizzati
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te