Il castello sorge a strabiombo lungo il corso della fiumara galizzi, a cinque chilometri dalla costa, sulla sommità del promontorio roccioso dove nel corso dei secoli ebbe inizio lo sviluppo dell'abitato gioiosano. Il castello è a pianta più o meno triangolare e presenta due torri dislocate agli angoli esposti ad oriente e occidente. L'ingresso è posto sull'antico fossato, presso la parete meridionale,e immette in un lungo corridoio che separava le due ali del complesso, l'orientale e l'occidentale. A tale ingresso si accede attraverso un ponte in muratura con annessa scalinata.
Al di qua del fossato si trova un edificio signorile che, a partire dalla metà del seicento, è stato adibito a palazzo baronale e dimora del feudatario. L'ultimo tratto di strada pubblica che conduceva a tale abitazione e allo stesso castello venne recintata da un muro trasversale edificato ai piedi della torre orientale nel quale si inserì un ampio portale corredato da un cancello. Lungo la vecchia strada venne realizzato un giardino e il fossato fu trasformato in un cortile che costruì il raccordo tra i ruderi della fortificazione e il palazzo baronale.
L'analisi delle fonti induce a ritenere che la costruzione del castello vada collocata durante il periodo svevo (1194-1265) o nei primi decenni del dominio angioino (1266-1443).
Il castello, appartenuto alle famiglie Caraccciolo e Carafa, dalla fine dell'ottocento è di proprietà dei marchesi Pellicano.