I Luoghi del Cuore
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CASTELLO NORMANNO

CASTELLO NORMANNO

STRONGOLI, CROTONE

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CASTELLO NORMANNO
Il castello di Strongoli sorge nella parte alta del colle e sovrasta la città. A pianta quadrilatera con quattro torri angolari, tra cui tre similari a forma cilindrica ed una scarpata, è circondato per tre parti da precipizi mentre un fossato artificiale, ora riempito, lo separava dalla città dalla quale vi si accedeva attraverso un ponte levatoio. La fortificazione ha subito nei secoli numerosi rifacimenti come si rileva dallo stile diverso delle sue torri e dai differenti sistemi di costruzione e dai materiali usati. La struttura dominante è un robusto torrione a base quadrata (mastio) che si innalza nel mezzo della cortina rivolta verso la città. In esso si apriva la porta principale di accesso a cui si accedeva attraverso il ponte levatoio che metteva in comunicazione il piano del castello con il cortile interno. Poche le notizie relative alla sua costruzione e ai rifacimenti. Strongoli fu terra murata già in periodo normanno-svevo; rifacimenti alle sue fortificazioni sono senzaltro avvenuti durante il periodo aragonese. Il castello di proprietà baronale ebbe allora una certa importanza militare specie in occasione della Congiura dei Baroni e della discesa di Carlo VIII. Successivamente alla conquista spagnola, tutti i castelli feudali della zona furono disarmati. Durante il Viceregno il castello di Strongoli ebbe soprattutto la funzione di mettere al sicuro la vita del feudatario o dei suoi rappresentanti. Infatti più che come abitazione feudale fino a che non fu utilizzato a questo scopo il casino di Fasana. Altri rifacimenti alle fortificazioni e costruzioni di torri sono segnalati alla metà del Cinquecento per difendere la città dai Turchi. Il castello seguì i passaggi di proprietà del feudo passando dai Sanseverino ai Campitelli e quindi ai Pignatelli. Usato anche come carcere allinizio dellOttocento, nel 1831 il castello ex baronale in gran parte distrutto (cera ancora una cantina ) fu venduto fa Francesco Pignatelli principe di Strongoli assieme ai beni feudali di Strongoli e Melissa a Nicola e Leonardo Giunti. Da un inventario compilato allinizio del 700 possiamo ricavarne la sua struttura interna, che era costituita da due parti o quarti, uno vecchio e uno nuovo. Il quarto vecchio era formato dalle seguenti stanze: scrivania con camerino, sala, anticamera e altre sette camere (di cui una grande, una nella torre, una usata per dispensa e una per il forno). Sotto le camere cerano i corrispondenti bassi. Il quarto o la parte nuova era composto da una sala, unanticamera, due camere e un camerino e sotto da un camerone, dalla camera detta del cavalcatore da cucina, stalla, guardaroba, dessi per la legna e cantina con cellaro. Completava il cortile con cisterna. Nel 1945 il castello fu venduto dal barone Giunti ai Romano. Da questi ultimi, a quanto pare, fu donato allamministrazione comunale di Strongoli nel 1986. A causa delle piogge insistenti, nel novembre di quellanno crollò lintera parete do nord-ovest.

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Il castello di Strongoli sorge nella parte alta del colle e sovrasta la città. A pianta quadrilatera con quattro torri angolari, tra cui tre similari a forma cilindrica ed una scarpata, è circondato per tre parti da precipizi mentre un fossato artificiale, ora riempito, lo separava dalla città dalla quale vi si accedeva attraverso un ponte levatoio. La fortificazione ha subito nei secoli numerosi rifacimenti come si rileva dallo stile diverso delle sue torri e dai differenti sistemi di costruzione e dai materiali usati. La struttura dominante è un robusto torrione a base quadrata (mastio) che si innalza nel mezzo della cortina rivolta verso la città. In esso si apriva la porta principale di accesso a cui si accedeva attraverso il ponte levatoio che metteva in comunicazione il piano del castello con il cortile interno. Poche le notizie relative alla sua costruzione e ai rifacimenti. Strongoli fu terra murata già in periodo normanno-svevo; rifacimenti alle sue fortificazioni sono senzaltro avvenuti durante il periodo aragonese. Il castello di proprietà baronale ebbe allora una certa importanza militare specie in occasione della Congiura dei Baroni e della discesa di Carlo VIII. Successivamente alla conquista spagnola, tutti i castelli feudali della zona furono disarmati. Durante il Viceregno il castello di Strongoli ebbe soprattutto la funzione di mettere al sicuro la vita del feudatario o dei suoi rappresentanti. Infatti più che come abitazione feudale fino a che non fu utilizzato a questo scopo il casino di Fasana. Altri rifacimenti alle fortificazioni e costruzioni di torri sono segnalati alla metà del Cinquecento per difendere la città dai Turchi. Il castello seguì i passaggi di proprietà del feudo passando dai Sanseverino ai Campitelli e quindi ai Pignatelli. Usato anche come carcere allinizio dellOttocento, nel 1831 il castello ex baronale in gran parte distrutto (cera ancora una cantina ) fu venduto fa Francesco Pignatelli principe di Strongoli assieme ai beni feudali di Strongoli e Melissa a Nicola e Leonardo Giunti. Da un inventario compilato allinizio del 700 possiamo ricavarne la sua struttura interna, che era costituita da due parti o quarti, uno vecchio e uno nuovo. Il quarto vecchio era formato dalle seguenti stanze: scrivania con camerino, sala, anticamera e altre sette camere (di cui una grande, una nella torre, una usata per dispensa e una per il forno). Sotto le camere cerano i corrispondenti bassi. Il quarto o la parte nuova era composto da una sala, unanticamera, due camere e un camerino e sotto da un camerone, dalla camera detta del cavalcatore da cucina, stalla, guardaroba, dessi per la legna e cantina con cellaro. Completava il cortile con cisterna. Nel 1945 il castello fu venduto dal barone Giunti ai Romano. Da questi ultimi, a quanto pare, fu donato allamministrazione comunale di Strongoli nel 1986. A causa delle piogge insistenti, nel novembre di quellanno crollò lintera parete do nord-ovest.
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