Se pensi a Scilironi pensi al Natale, alle sue casette illuminate e viste e riviste da tutti i turisti!
Come altri nuclei abitativi valtellinesi, il “paese contrada” di Scilironi è caratterizzato da un agglomerato di case, costruite una a ridosso dell’altra, che conferisce agli abitanti del piccolo paese sensazioni di sicurezza, difesa e reciproco aiuto. Più che di un insieme di abitazioni si può addirittura parlare di un’unica grande casa per più famiglie di pastori, contadini e artigiani con locali, focolari, forni, stalle e fienili utilizzati in comune. Scilironi si può considerare una razionale unità produttiva legata alla terra.
La contrada è posta a grappolo lungo la linea di massima pendenza della montagna, poco sopra il torrente Mallero, con abitazioni molto vicine fra loro, piccole e tutte costruite a secco con grandi massi irregolari.
Balconate, spazi coperti comuni, passaggi, viottoli, tutto lascia pensare ad un forte senso di comunità e di apertura ai rapporti con i vicini. Gli edifici possono raggiungere i tre piani di altezza con i locali collegati da scale e balconi esterni in legno. Su questi ultimi compare spesso la graticciata per essiccare i prodotti agricoli. Alla funzione di essiccatoi per il foraggio, ma anche per le castagne, era dedicata buona parte degli spazi superiori posti sotto il tetto.
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