La chiesa, già citata in un documento del 1489, venne annessa al monastero delle clarisse dedicato a Santa Chiara nel XVI secolo. Nel 1721 venne commissionata all’architetto Giuseppe Mariani la sua radicale ristrutturazione a pianta centrale e la sua decorazione in stucco venne contestualmente affidata a Giacomo Serpotta, il quale realizzò due statue allegoriche raffiguranti la Carità e la Giustizia. Transitarono nella nuova chiesa ristrutturata due importanti tele opera di Andrea Carrera: “La Madonna del Rosario” del 1658 e “La Madonna degli Angeli” del 1669. La pala d’altare raffigurante la Vergine Immacolata, risalente al 1722, è invece opera di Gugliemo Borremans autore peraltro di una Madonna con il Bambino Gesù e i Santi posta su un altare laterale della stessa chiesa.