I Luoghi del Cuore
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CHIESA DEI SS. GIOVANNI E PAOLO

SPOLETO, PERUGIA

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CHIESA DEI SS. GIOVANNI E PAOLO

L’Ospedale Civile Ss.Giovanni e Paolo di Venezia è uno dei maggiori complessi monumentali della città; è anche un compendio architettonico-artistico che abbraccia quasi nove secoli; è una realtà morale e medico-scientifica indispensabile per conoscere e vivere la straordinaria civiltà veneziana. Al suo interno è presente, infatti, il mondo ospedaliero della cura contemporanea ma anche il mondo della cultura, della storia, dell’arte, della spiritualità.

Dalla laguna settentrionale si approda direttamente agli edifici sanitari più recenti; mentre sul Rio dei Mendicanti si affaccia uno dei tre istituti accorpati, quello cinquecentesco di San Lazzaro con l’originale chiesa a doppia facciata; sul Campo Ss.Giovanni e Paolo invece si specchia la più bella facciata rinascimentale di un edificio laico veneziano, è questo uno degli spazi urbani più importanti della storia e civiltà veneziane, con la grande Basilica domenicana del XIII secolo e lo stupefacente monumento equestre di Andrea Del Verrocchio, maestro di Leonardo.

Attraverso un fastoso protiro (già ingresso trionfale della medievale Scuola Grande di San Marco) si accede da duecento anni all’Ospedale Civile di Venezia. È un complesso di cura e assistenza alla persona che ha segnato la storia della medicina italiana ed europea, dall’epoca dei lazzaretti e dalle prime dissezioni anatomiche in poi.

Da alcuni anni all’interno del perimetro ospedaliero, si coltiva in modo articolato la cultura storica e museale avvalendosi dell’ex-Convento domenicano Ss.Giovanni e Paolo, dell’antico Ospedale dei Mendicanti, della Scuola Grande di San Marco vero “santuario identitario” della Serenissima. È particolarmente importante il Museo di storia della medicina, ricchissimo di strumenti medico-chirurgici, con la sua Biblioteca monumentale dotata di diverse migliaia di opere antiche di tutti gli autori della medicina occidentale, da Ippocrate all’Ottocento europeo.

Nelle sale imponenti della Scuola marciana, sotto un impressionante soffitto dorato, è collocato un ciclo pittorico incentrato sulla vita del santo, a cui Venezia è devota, oltre a opere di Domenico Tintoretto, Palma il Giovane,  Paris Bordone, Donato Veneziano e l’intera riproduzione del disperso ciclo alessandrino di Gentile e Giovanni Bellini, Giovanni Mansueti, Vittore Belliniano e un grande Crocifisso di Francesco Terrilli.

Accessibile dall’esterno attraverso un portale minore si scopre un’antica Farmacia con i suoi arredi ottocenteschi, risalente al periodo in cui Napoleone  prese possesso di questi spazi per farne un ospedale militare, e il Museo Vesalio con incredibili reperti anatomopatologici che documentano numerosi temi di paleopatologia.

Di grande interesse è anche sul rio dei Mendicanti la chiesa di S. Lazzaro di impronta palladiana, un mausoleo della carità, con il famoso memoriale bilaterale di Alvise Mocenigo, che nel Settecento fu anche un famoso tempio della musica. Contiene pale di altare di Guercino, Salviati, Veronese, Jacopo Tintoretto oltreché opere di Le Court “il Bernini dell’Adriatico”.

La complessità storica dell’Ospedale è fortemente delineata dai grandiosi ambienti dell’ex-Convento domenicano, uno dei primi d’Europa. È in questo ambito, che mantiene ancora la presenza di attività sanitarie, che viene esaltata la feconda relazione cura-cultura, proposta ogni giorno dalla memoria della biblioteca bizantina contenuta nella sala della Libreria tuttora visitabile.

Un Ospedale di valore per una città di valore.

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CHIESA DEI SS. GIOVANNI E PAOLO

SPOLETO, PERUGIA

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CHIESA DEI SS. GIOVANNI E PAOLO
La piccola chiesa sorge nell'area dell'antica Vaita Filittèria, il quartiere bizantino della Spoleto medievale. Fu consacrata nel 1174 e divenne una delle chiese parrocchiali della città; per la sua costruzione furono utilizzate pietre conce e materiale di spoglio di epoca romana. La chiesa sorge infatti su un’area di antico insediamento; il primo nucleo dell’edificio ha riutilizzato una struttura romana, che aveva l’ingresso verso la piazzetta e che in seguito è divenuta la cripta di una chiesa successiva. L'esterno, di linee molto semplici, è impreziosito nel muro sinistro da un grande affresco raffigurante la Madonna e quattro Santi datato al XIII-XIV secolo, purtroppo assai rovinato; l'interno è ad aula unica con presbiterio rialzato e cripta, oggi non più accessibile. La decorazione pittorica è riferibile ad un arco temporale compreso tra il XII e il XVI secolo. Particolarmente degno di nota è un affresco ubicato nel muro sinistro che rappresenta il Martirio di Thomas Becket da Canterbury, databile al primo quarto del XIII secolo. Esso è uno dei più antichi esempi raffiguranti la scena dell'assassinio del vescovo inglese e si riferisce alla controversia tra quest'ultimo e il Cancelliere del regno d'Inghilterra Enrico II. La vicenda, tuttavia, può essere collegata ad un fatto di storia locale: la lotta tra Papato ed impero per il possesso del Ducato di Spoleto. La zona presbiteriale, aggiunta nel 500, conserva affreschi dello stesso secolo realizzati da Pier Matteo Piergili, prelato e pittore locale. Fonti bibliografiche per approfondimenti L'Umbria, Manuali per il Territorio, Spoleto, Roma 1978; W. Gaeta, La pittura a Spoleto nell'età romanica, in Spoletium, 1.
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